L'Unione Europea - in
linea con quanto sostenuto da Trump - vara nuove sanzioni contro il
Venezuela.
In risposta, il
Presidente socialista Nicolas Maduro invita l'Ambasciatrice dell'UE –
Isabel Brilhante Pedrosa – a lasciare in Paese entro 72 ore.
La querelle è nata dopo
che l'UE ha sanzionato, il 29 giugno scorso, le autorità
dell'Assemblea Nazionale venezuelana, nonché i funzionari
governativi del Paese, per presunta “azione contro l'opposizione”.
Tra i colpiti dalle
sanzioni vi sono Luis Parra, Presidente dell'Assemblea Nazionale;
Franklyn Duarte, primo vicepresidente del potere legislativo e José
Gregorio Noriega, secondo vicepresidente. Tutti e tre membri di
partiti dell'opposizione, ma non - guarda caso – sotenitori
dell'autoproclamatosi Presidente Juan Guaidó, sostenuto dagli USA e
dall'UE in chiave anti-socialista e anti-Maduro.
Secondo l'UE, detti
membri, oltre che altri funzionari della Repubblica Bolivariana del
Venezuela, hanno contribuito a mettere fuori gioco Juan Guaidó e i
ripetuti tentativi – peraltro non democratici - di cambio di
governo.
Il Presidente Maduro –
riaffermando la sovranità del suo Paese - ha dichiarato: “Ho
deciso di dare 72 ore all'Ambasciatrice dell’UE a Caracas per
abbandonare il nostro Paese (…). Ne abbiamo abbastanza del
colonialismo europeo contro il Venezuela, ne abbiamo abbastanza
dell'interventismo suprematista e del razzismo” (...). “Possiamo
prestarle un aereo purché se ne vada. Adesso sistemiamo le cose con
l’UE. Se non ci vogliono, possono andare via. Se non rispettano il
Venezuela, via. Bisogna rispettare il Venezuela nella sua integrità,
come nazione, come istituzione”.
Maduro ha altresì
criticato il ruolo giocato dalla Spagna relativamente al
coinvolgimento del leader dell'opposizione Leopoldo Lopez, il quale
avrebbe organizzato il recente piano di invasione militare golpista
denominato Operazione Gideon, per rovesciare il governo socialista.
Piano di invasione attuato da terroristi mercenari provenienti dalla
Colombia e fermato sul nascere dalle forze speciali bolivariane, il 4
maggio scorso.
Secondo Maduro,
l'Ambasciatore spagnolo a Caracas, Jesus Silva, avrebbe sostenuto il
piano golpista di Lopez e - per tale motivo - questi sarebbe ospitato
nell'ambasciata del 1 maggio 2019, dopo aver violato gli arresti
domiciliari.
Luca Bagatin
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