Negli USA si contano, ad
oggi, oltre 118mila morti di Covid 19 dall'inizio dell'emergenza
sanitaria e oltre 2 milioni di contagi. Numeri preoccupanti e che non
tendono a scendere.
Gli USA, vista la
situazione, avrebbero potuto e potrebbero chiedere aiuto a Cuba e ai
suoi medici all'avanguardia nella risoluzione di tali emergenze.
Medici cubani che – non a caso – sono stati inviati dal Paese
caraibico in ogni Stato che ne abbia fatta rischiesta, in primis
nella nostra Italia, ovvero nelle regioni più colpite di Lombardia e
Piemonte.
Ciò – negli USA - non
solo non avviene, ma accade di peggio. Ovvero, oltre a confermare
l'embargo contro Cuba, che dura da tempo immemorabile, aggravando le
condizioni della popolazione cubana, la classe politica statunitense
rincara la dose.
Tre senatori USA - Marco
Rubio, Ted Cruz e Rick Scott – hanno infatti presentato un progetto
di legge che vorrebbe sanzionare ogni Paese che ha ricevuto aiuti
medici da Cuba. Detti senatori chiedono, infatti, al Dipartimento di
Stato, di pubblicare l'elenco dei Paesi che hanno ricevuto gli aiuti
sanitari da Cuba e di includere detti Paesi nientemeno che nel
rapporto annuale sulla tratta di esseri umani (sic !).
Assurdo, paradossale,
vergognoso. Atto funzionale unicamente agli USA per sanzionare
ulteriormente l'Isola.
Atto che, peraltro, getta
ulteriore discredito sulla classe politica USA, già ampiamente
screditata nell'ambito della pessima gestione dell'emergenza
sanitaria (al pari del Brasile, dell'Ecuador, del Cile e della
Bolivia, attualmente – guarda caso - tutti Paesi governati da
politici liberal capitalisti); dai recenti avvenimenti legati
all'uccisione dell'afro-americano George Floyd e dall'aver perso da
tempo il primato economico e geopolitico globale, essendo gli USA
stati surclassati dalla Cina.
Quella Cina che la classe
politica USA vorrebbe sanzionare e alla quale vorrebbe chiedere i
danni per il Covid 19.
I politici USA, dunque,
eletti e sostenuti più dalle lobby economico-finanziarie che dai
cittadini (visto che la maggioranza di costoro alle elezioni si
astengono), anziché dare la colpa alle loro nefaste politiche –
che includono, fra le altre cose, una sanità appannaggio solamente
dei più ricchi – cercano sempre altrove il capro espiatorio,
evitando di assumersi le proprie responsabilità e mancanze.
E' evidente che ciò non
sta andando né nell'interesse del popolo statunitense, né tantomeno
nell'interesse della comunità internazionale, che merita un
equilibrio mondiale fondato sul multipolarismo, sulla cooperazione
internazionale (nel commercio, nella sanità, nella ricerca
scientifica, ad esempio) e sul rispetto della dignità e delle scelte
di ciascun popolo.
Luca Bagatin
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