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giovedì 9 luglio 2020

"Riflessioni brevi sulla decadenza dell'Occidente opulento, liberale e industrializzato" by Luca Bagatin

Nell'Occidente liberale c'è chi pensa che il ritorno del comunismo, ad Est, sia impossibile.
Ciò lo si pensa in quanto non si fa riferimento al fatto che il comunismo, ad Est, è stato edificato sulla base della mentalità e delle caratteristiche storiche, sociali e geopolitiche dei popoli dell'Est.
Sì è, in sostanza, andati ben oltre a Marx.
Più che di comunismo, ad Est, infatti, bisognerebbe parlare di nazionalbolscevismo, che è concetto estraneo all'Occidente liberale. 
Un Occidente fondato sul materialismo, il danaro e il cosmopolitismo.
L'unico ostacolo a un rinnovato socialismo nazionalbolscevico, ad Est, è l'attaccamento al danaro da parte delle neo-oligarchie liberali. Di cui ad esempio Putin è parte integrante.

Se ci fate caso, i suicidi sono più numerosi nel mondo capitalista, progredito, industrializzato.
Nella tradizione arcaica, al massimo, si è assistito a suicidi che avevano, piuttosto, un significato simbolico o rituale (ad esempio quello di Yukio Mishima).
Ciò dovrebbe far riflettere.
L'ansia di diventare qualcuno. La smania di diventare grandi e non esserlo abbastanza. L'individualismo che porta all'isolamento e alla depressione.
L'accumulo compulsivo di ricchezza; l'alienazione lavorativa; l'ideologia del lavoro; l'ansia e conseguente depressione presenti in chi non lavora. La competizione e la "crescita" a ogni costo.
Quando finalmente ci si sveglierà da tutto ciò, ci si renderà conto che il nostro mondo è una delle peggiori schiavitù che l'essere umano ha creato per l'essere umano.
I desideri legano, non liberano le persone.
L'opulenza è una droga che uccide. 
L'alienazione è l'esatto opposto della libera-azione.

Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it 

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