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venerdì 26 luglio 2024

La Repubblica Popolare Cinese per la pace in Medio Oriente e Ucraina. Articolo di Luca Bagatin


Mentre il Parlamento europeo rielegge l'irresponsabile e bellicista Ursula Von Der Leyen alla Presidenza della Commissione europea; mentre alle Presidenziali USA scende in campo l'altrettanto irresponsabile e bellicista Kamala Harris e mentre il nuovo governo pseudo “laburista” britannico di Starmer vuole aumentare le spese militari, la Repubblica Popolare Cinese si impegna, nuovamente, tanto quanto la diplomazia Vaticana e il governo socialista brasiliano di Lula, per la pace, sia in Medio Oriente che in Ucraina.

La Cina ha affermato di riconoscere come unico rappresentante del popolo palestinese l'Organizzazione per la Liberazione della Palestina (cosa che fece già – negli Anni '80 - il Presidente del Consiglio socialista Bettino Craxi), composto da 14 fazioni palestinesi riunitesi recentemente a Pechino, e di continuare a promuovere il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha, inoltre, ribadito che i palestinesi devono poter governare la Palestina e lavorare per “promuovere la governance postbellica”, oltre alla necessità di sostenere l'entrata della Palestina nelle Nazioni Unite e la soluzione a due Stati (Palestina e Israele), quale unica via d'uscita ad una crisi che si trascina da più di sette decenni.

La comunità internazionale dovrebbe sostenere le parti interessate nell’attuazione dell’approccio in tre fasi (il cessate il fuoco completo nella Striscia di Gaza; governo della Palestina da parte dei palestinesi; entrata della Palestina nelle Nazioni Unite e soluzione a due Stati) con un atteggiamento serio”, ha affermato il Ministro Wang, sostenendo la promozione di una conferenza di pace internazionale.

Dello stesso tenore anche sulla questione ucraina ove, secondo il Ministro Wang Yi: “La Cina ritiene che la risoluzione di tutti i conflitti debba passare dal tavolo dei negoziati e che le controversie si debbano risolvere attraverso mezzi politici (…). E anche se i tempi non sono maturi, noi sosteniamo tutti gli sforzi che contribuiscano alla pace”.

La Cina, in tal senso, continua a mantenere rapporti di amicizia sia con l'Ucraina che con la Russia, promuovendo, dunque, un atteggiamento costruttivo, responsabile e non bellicista, a differenza di USA e UE.

Il Ministro Wang aveva peraltro ribadito i punti cardine della politica estera cinese anche nell'ambito delle recenti celebrazioni del 70esimo anniversario dei Cinque Principi di Coesistenza Pacifica, affermando, fra le altre cose che occorre: Sostenere l'equità e la giustizia per contribuire alla proposta cinese di una migliore governance globale. È importante sostenere il vero multilateralismo, difendere l’autorità e il ruolo delle Nazioni Unite, seguire la visione di una governance globale caratterizzata da ampie consultazioni e contributi congiunti per benefici condivisi, continuare ad aumentare la rappresentanza e la voce dei Paesi in via di sviluppo e rendere la governance globale più equilibrata ed efficace”.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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