Penso che a Garibaldi molti non perdonino la passione, l'aver agito più con il cuore che con la testa.
Per molti è incomprensibile gettarsi in battaglia solo per passione, per amore del prossimo, senza troppo pensarci.
Per molti è assurdo pensare che un uomo abbia aderito a molte
iniziative e poi, alla fine della sua vita, schifato dalla pochezza
degli uomini, abbia abbandonato tutte le cariche che questi gli avevano
attribuito ed abbia preferito ritirarsi nella sua Caprera a fare il
contadino.
Gli italiani capiscono di più Mazzini, che fu un
rivoluzionario intellettuale, ma capiscono meno Garibaldi, che fu un
rivoluzionario autodidatta, un uomo di fatica nato, vissuto e morto
povero.
Personalmente, senza nulla togliere a Mazzini, capisco di più Garibaldi. E per Garibaldi sarei morto volentieri.
Luca Bagatin
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