Il Partito Comunista di
Marco Rizzo denuncia la messa al bando dei simboli comunisti e la
risoluzione votata oggi – a maggioranza - dal Parlamento Europeo,
la quale equipara il comunismo al nazifascismo.
“Una distorsione della verità storica,
sostituita con falsità e menzogne, professata con spudorata
ipocrisia dai promotori che, criminalizzando l’URSS e l’Armata
Rossa, omettono in modo ipocrita il fatto che questo paese ha pagato
il più alto tributo di sangue alla sconfitta del nazifascismo,
insieme con i movimenti partigiani di tutto il continente, guidati e
composti in maggioranza proprio dalle forze comuniste”, incalza
Rizzo, che prosegue: “Nessun cenno invece alle profonde
corresponsabilità delle “democrazie liberali” nell’affermazione
del fascismo, dell’aperto sostegno in chiave anticomunista che
allora ricevettero i movimenti nazi-fascisti, ai numerosi accordi e
patti tra i paesi occidentali e la Germania nazista, anche a danno
della sovranità di stati oggi membri della UE. Nessun riferimento
allo spudorato utilizzo di personalità apertamente legate ai regimi
nazi-fascisti in chiave anticomunista da parte degli apparati
politici e militati all’indomani della fine della guerra”.
Rizzo ritiene peraltro che “Le risoluzioni
anticomuniste della UE sono già state utilizzate per mettere fuori
legge i Partiti Comunisti in molti paesi dell’est europeo, e ben
presto potrebbero essere utilizzate in tutti i paesi dell’Unione
per limitare la libertà democratica di azione delle forze comuniste
e anticapitaliste, gli spazi per la propaganda e la diffusione delle
nostre idee su piattaforme pubbliche e private”.
Il Partito Comunista, in crescita negli ultimi
sondaggi, intende così combattere, nelle parole dello stesso Rizzo
“questa ennesima provocazione in ogni luogo di lavoro e
specialmente tra le nuove generazioni, verso le quali la propaganda
anticomunista mira a criminalizzare la più grande esperienza di
liberazione dei popoli del mondo. Il capitalismo non è e non sarà
mai l’unico orizzonte possibile di costruzione della società
umana”.
La risoluzione del Parlamento Europeo è stata
approvata con 535 voti (facendo convergere forze di destra e
sinistra - PD in testa - come ormai sempre più spesso accade), 66 contrari e 52
astenuti.
Luca Bagatin
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