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giovedì 14 settembre 2017

Giornate mondiali di sostegno al Venezuela sovrano ed alla Rivoluzione Bolivariana. Articolo di Luca Bagatin

Dal 15 al 19 settembre si terranno, in tutto il mondo, in contemporanea con Caracas, delle manifestazioni di sostegno alla Rivoluzione Bolivariana ed al Venezuela sovrano, minacciato dagli Stati Uniti d'America di Donald Trump, il quale ha annunciato contro il Paese sudamericano sanzioni economiche ed un intervento militare con l'obiettivo di rovesciare il governo venezuelano democraticamente eletto e guidato dal Presidente socialista Nicolas Maduro.
Non è la prima volta che gli USA, nella Storia, intervengono militarmente per destabilizzare l'America Latina ed il Terzo Mondo in particolare. E' solo di pochi giorni fa il ricordo del compianto Presidente socialista cileno democraticamente eletto Salvador Allende, il cui governo fu rovesciato da un Colpo di Stato fomentato dalla CIA l'11 settembre del 1973 e che portò al governo il dittatore liberista Augusto Pinochet.
L'America Latina socialista e sovrana merita di essere difesa da tutto il mondo autenticamente libero e democratico ed è per questo che il Venezuela ha organizzato un evento al Teatro Teresa Carreño di Caracas, che si terrà dal 16 al 19 settembre prossimi dal titolo "Todos somos Venezuela (Tutti siamo Venezuela) - dialogo mondiale per la pace, la sovranità e la democrazia bolivariana" e, dunque, in numerosi Paesi, fra i quali Italia (il 15 settembre alle ore 17.00 a Roma presso il Parco Simon Bolivar di Montesacro) e Gran Bretagna (il 17 settembre a Londra alle ore 12.00 presso l'Ambasciata del Venezuela), si terranno in quei giorni manifestazioni concomitanti in sostegno a tale iniziativa.
Va peraltro ricordato che già nei primi giorni di agosto, nel Consiglio di Diritti Umani dell'Onu riunito a Ginevra, 57 Stati firmarono un documento in appoggio al legittimo governo del Venezuela contro ogni ingerenza straniera.
All'evento di Caracas sarà in prima linea presente il Presidente socialista della Bolivia Evo Morales al seguito di numerosi movimenti sociali in difesa della Rivoluzione Bolivariana.
Non va dimenticato, peraltro, parlando di America Latina e nella fattispecie in questo caso di Argentina, che cresce il malumore e l'indignazione per la scomparsa dell'attivista Santiago Maldonado, il 28enne della provincia di Buenos Aires scomparso il 1 di agosto agosto dopo una manifestazione - repressa nel sangue dalla polizia - in sostegno agli indigeni Mapuche le cui terre sono minacciate dalle multinazionali straniere.
Santiago Maldonado sembra dunque il primo desaparecido di un governo, quello del liberale Mauricio Macri, cha già dal suo insediamento sta via via distruggendo ogni conquista sociale attuata dal peronismo kirchnerista, in particolare per quanto riguarda i diritti dei disabili e bloccando addirittura ogni sostegno all'associazione delle Nonne di Plaza de Mayo per identificare i bambini sottratti alle madri durante le dittature antiperoniste.
L'America Latina del Socialismo del XXI secolo, dal Venezuela all'Argentina, sembra dunque sempre più in pericolo. Non facciamole mancare la nostra vicinanza. Civile, democratica, socialista e libertaria.

Luca Bagatin

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