martedì 31 dicembre 2013

"Tra Napolitano e Grillo, meglio Amore e Libertà ?" intervista di Gabriele Maestri a Luca Bagatin

Fra un comunista di Palazzo (che nel 1956 sosteneva che l'Urss in Ungheria portasse la pace...con i carrarmati, sic !) ed uno pseudo-comico cresciuto in Rai (e sostenuto da un imprenditore della comunicazione) ecco inserirsi AMORE E LIBERTA'.
Che alle spalle ha Anita Garibaldi (il cui vero nome era Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva), un'eroina straniera italianizzata, morta a soli 28 anni combattendo per la Repubblica.
Quella vera.
Non per la burletta che ci trasciniamo dal 1948 ad oggi.

L.B.


"Tra Napolitano e Grillo, meglio Amore e Libertà ?"
intervista di Gabriele Maestri a Luca Bagatin


Dunque il conto alla rovescia è iniziato: mancano poche ore allo scontro all'OK Corral di fine anno. Prima del cenone, si consumerà un duello silenzioso, senza spargimento di sangue. Da una parte, coloro che continueranno a seguire come sempre il discorso di Giorgio Napolitano, dall'altra quelli che preferiranno il controdiscorso di Beppe Grillo. E dall'altra ancora tutti quelli che non seguiranno né l'uno né l'altro, magari per pensare solo al cibo, o perché non li soddisfa nessuno dei due. E se l'alternativa tra l'istituzione e la controistituzione fosse votarsi all'amore e alla libertà, anche come proposito per il nuovo anno? La chiave la fornisce Luca Bagatin, che di Amore e Libertà è il fondatore e presidente. Un partito? Nient'affatto. Casomai un "pensatoio pubblico" per battaglie ideali con l'individuo rigorosamente al centro.

 

Gabriele Maestri: Luca, cos'è Amore e Libertà?
Luca Bagatin: Amore e Libertà è un progetto culturale, alternativo ai partiti ed ai movimenti politici. E' una “tendenza politica”, se vogliamo, un po' come lo furono il “partito d'azione” fondato da Giuseppe Mazzini nel 1853, oppure il “partito comunista” ideato da Marx ed Engels e spiegato nel calebre Manifesto del 1848.
Il Manifesto di Amore e Libertà (scaricabile all'indirizzo  http://www.amoreeliberta.altervista.org/html/manifesto.htm, ndi) ne spiega l'idea ed i punti fondanti. Punti programmatici che si sostanziano nella ricerca o, meglio, nella tendenza della ricerca di una Civiltà dell'Amore (come Mazzini il cui scopo ultimo era la “società repubblicana” o Marx il cui fine ultimo era il “socialismo”). 

Gabriele Maestri: Bello il fine, ma rischia di essere un po' utopico, sbaglio?
Luca Bagatin: Forse è una grande utopia, come quella della ricerca del Socialismo o del Repubblicanesimo, appunto, ma un'utopia necessaria all'individuo, da sempre. In particolare oggi in cui le ideologie messianiche sono crollate e non hanno effettivamente arricchito l'individuo delle uniche cose di cui ha davvero bisogno, ovvero: amicizia, fratellanza e libertà, che solo un sentimento come l'Amore vero può rendere attuabili.

Gabriele Maestri: Il programma è interessante: gli italiani potrebbero sceglierlo votandolo sulla scheda elettorale?
Luca Bagatin: Amore e Libertà non è né sarà né diventerà mai un partito politico e non apparirà mai in alcuna scheda elettorale. Ciò semplicemente perché non crede alla politica dei partiti, dei parlamenti e dei governi. E crede che sia proprio la politica, ovvero l'antipolitica basata sulla divisione fra fazioni e sulla ricerca del potere, del dominio, del danaro (tipica della società mediatica e dei bisogni/consumi indotti) l'origine della vera crisi che stiamo attraversando ormai da decenni. Una crisi che è prima di tutto umana e civile.

Gabriele Maestri: Qual è, secondo te, il vero male della politica oggi e come si potrebbe rimediare?
Luca Bagatin: I partiti ed i conseguenti governi dividono e gestiscono gli individui a loro esclusivo piacimento. Amore e Libertà vorrebbe spezzare questo circolo vizioso e restituire all'individuo consapevole la possibilità di autogestirsi e di vivere in armonia con il cosmo, senza mediazioni dall'alto. In questo senso Amore e Libertà crede nella possibilità che le singole intelligenze possano parlarsi, confrontarsi, approfondire, autogestirsi, attraverso il buonsenso tipico delle Agorà dell'Antica Grecia. In questo senso Amore e Libertà trova interessante il sistema elettivo tipico di quel periodo, ovvero la nascita di assemblee popolari estratte a sorte, fra tutti i cittadini compresi fra i 18 ed i 65 anni, oppure, proprio come avveniva nell'Antica Grecia, fra i maggiori di 30 anni. La visione politica di Amore e Libertà è peraltro tipica dei movimenti libertari e beatnik, sviluppatisi in particolare negli USA negli Anni '60 e che si sostanzia nella ricerca della libertà e dunque della responsabilità individuale, sul rispetto reciproco e sul rispetto della natura e di ogni forma vivente.

Gabriele Maestri: Quali sono allora i punti fondamentali del vostro agire?
Luca Bagatin: I punti cardine di AeL sono i seguenti:
- piena trasparenza delle Istituzioni (anche attraverso l'Anagrafe pubblica degli eletti)
- che ogni carica pubblica/istituzionale torni ad essere al servizio del cittadino, ovvero percepisca uno stipendio onesto, in linea con la professione svolta prima del precedente incarico e non eccedente.
- che la meritocrazia, l'onestà intellettuale e l'amore universale diventino non solo o non tanto "termini di moda", ma siano praticati quotidianamente
- lotta ad ogni forma di discriminazione, ovvero lotta al razzismo, all'omofobia, alla massonofobia e all'odio religioso
- attuazione di politiche in favore della disabilità, con accesso delle strutture pubbliche e private da parte dei disabili, anche per quanto concerne l'aspetto ludico e sessuale
- introduzione di una legislazione che consenta il matrimonio omosessuale e che garantisca a tutte le coppie i medesimi diritti delle coppie sposate. Adozioni comprese.
- introduzione di una legislazione che consenta l'eutanasia legale ed il suicidio assistito, in apposite strutture e con personale medico specializzato, anche sotto il profilo psicologico, sull'esempio svizzero.
- introduzione di una legislazione che legalizzi cannabis e derivati, con tutti i benefici che ne possono derivare anche sotto il profilo industriale e ambientale.
-istituzione dei parchi dell'amore
- lotta alla vivisezione, rispetto di ogni forma di vita e difesa dell'ambiente
- legalizzazione della prostituzione
-introduzione, nelle scuole, dell'ora di educazione sessuale
-introduzione, nelle scuole, in luogo dell'”ora di religione”, l'”ora di Storia delle religioni”
- abolizione degli enti inutili quali Province, consorzi, comunità montane
- abolizione del diritto d'autore al fine di eliminare il monopolio intellettuale e liberare così la creatività.

Gabriele Maestri: Hai scelto che a rappresentare Amore e Libertà fosse Anita Garibaldi: perché?
Luca Bagatin: Per almeno tre ragioni: 1) Anita è un'eroina dimenticata, che morì a soli 28 anni per la Repubblica, quella vera, quella Romana, fondata sul Popolo Sovrano. Una Repubblica diametralmente opposta rispetto alla Repubblica dei partiti imposta da essi nel 1948; 2) Anita fu moglie del primo Socialista e Repubblicano senza tessere e/o ideoligie di partito e come lui lottò per tutta la vita per la libertà e l'emancipazione umana e spirituale degli individui; 3) La vicenda storico-affettiva di Anita e Giuseppe Garibaldi sono esempio per tutti di ricerca incessante di Amore e di Libertà, senza condizionamenti esterni, pur fra mille peripezie e sofferenze.

Gabriele Maestri: Quali altre figure metteresti "nel pantheon" di Amore e Libertà?
Luca Bagatin: Oltre ad Anita, Amore e Libertà ha, fra i suoi “ispiratori”, moltissime altre figure che vanno dal già citato Giuseppe Mazzini sino a Gandhi, passando per Cristo e Buddha, sino ad arrivare ad attivisti ed attiviste per le libertà civili e sessuali quali Peter Boom, Moana Pozzi ed Ilona Staller. Figure che – come scritto nel Manifesto d'Intenti – sono solo apparentemente slegate fra loro. Figure rivoluzionarie e trasgressive che hanno fatto della loro vita una costante ricerca evolutiva di Amore e di Libertà.

Gabriele Maestri

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