martedì 17 marzo 2015

Alain de Benoist e il suo Pensiero Ribelle

Alain de Benoist contro l'oligarchia del danaro, della modernità, delle diseguaglianze sociali: oltre la destra e la sinistra.
Un saggio che vi consigl
iamo caldamente.

La modernità ha sostituito delle costrizioni visibili, individuabili, con alienazioni astratte e coercizioni strutturali. Pretendeva di rendere l’uomo meno dipendente, ma lo ha isolato, reso più vulnerabile, più estraneo che mai ai suoi simili. Convinta delle virtù pacificatrici dell’uguaglianza e del commercio, ha gettato l’uomo in una corsa mimetica infinita. Alle disuguaglianze legate alla nascita, ha sostituito l’oligarchia del denaro. Ha provocato la distruzione dell’ambiente, l’omogeneizzazione attraverso l’economia e la tecnoscienza, la folclorizzazione dei popoli, la generalizzazione della solitudine e dell’anonimato.

In questo suo libro, Alain de Benoist dimostra come l’Occidente sia oggi portatore – in opposizione all’Europa – di un modello di società che corrisponde al nichilismo. Un modello in cui le tradizioni si trasformano in folklore per i turisti, il legame sociale si disfa, i comportamenti divengono utilitaristici e interessati, la lingua, le immagini e le musiche americane impregnano le menti, la passione del denaro sommerge ogni cosa.

Nel mondo postmoderno, il cambiamento avviene per implosione. La vita comincia a cambiare quando un sufficiente numero di cittadini si distoglie dal gioco istituzionale perché ritiene che la vera vita sia altrove. Oggi non abbiamo bisogno di rivoluzionari – figure emblematiche della modernità – ma di ribelli.
 (tratto da  http://www.controcorrentedizioni.it/pensiero-ribelle-p-138.html)

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