Alain de Benoist e il suo Pensiero Ribelle
Alain de Benoist contro l'oligarchia del danaro, della modernità, delle diseguaglianze sociali: oltre la destra e la sinistra.
Un saggio che vi consigliamo caldamente.
La modernità ha sostituito delle costrizioni visibili, individuabili,
con alienazioni astratte e coercizioni strutturali. Pretendeva di
rendere l’uomo meno dipendente, ma lo ha isolato, reso più vulnerabile,
più estraneo che mai ai suoi simili. Convinta delle virtù pacificatrici
dell’uguaglianza e del commercio, ha gettato
l’uomo in una corsa mimetica infinita. Alle disuguaglianze legate alla
nascita, ha sostituito l’oligarchia del denaro. Ha provocato la
distruzione dell’ambiente, l’omogeneizzazione attraverso l’economia e la
tecnoscienza, la folclorizzazione dei popoli, la generalizzazione della
solitudine e dell’anonimato.
In questo suo libro, Alain de
Benoist dimostra come l’Occidente sia oggi portatore – in opposizione
all’Europa – di un modello di società che corrisponde al nichilismo. Un
modello in cui le tradizioni si trasformano in folklore per i turisti,
il legame sociale si disfa, i comportamenti divengono utilitaristici e
interessati, la lingua, le immagini e le musiche americane impregnano le
menti, la passione del denaro sommerge ogni cosa.
Nel mondo
postmoderno, il cambiamento avviene per implosione. La vita comincia a
cambiare quando un sufficiente numero di cittadini si distoglie dal
gioco istituzionale perché ritiene che la vera vita sia altrove. Oggi
non abbiamo bisogno di rivoluzionari – figure emblematiche della
modernità – ma di ribelli.
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