lunedì 11 luglio 2016

Riceviamo e, volentieri, pubblichiamo la nota stampa dell'Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Ambasciatore Rodríguez: “Per l’ALBA l’integrazione non deve essere una conseguenza dei mercati”.

L’Ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Julián Isaías Rodríguez Díaz ha
tenuto una conferenza dal titolo "L'ALBA e gli scambi di beni e merci" presso l'Università Sapienza
di Roma, durante il seminario "Recenti sviluppi nella legislazione economica e commerciale in
America Latina" organizzato dal Master in International Business Law.
Il seminario è stato introdotto Il seminario è stato introdotto dal professor Daniele U. Santtosuosso,
che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza dei processi di cambiamento attivi in America
Latina, il cui obiettivo è consolidare l'unione dei popoli secondo i principi di uguaglianza e giustizia
sociale.
Per il più alto rappresentante del Venezuela in Italia, Julián Isaías Rodríguez, l’Allenza Bolivariana
per i Popoli della Nostra America "non persegue benefici economici ma sociali per i nostri popoli" e
quindi per ALBA "integrazione non dovrebbe essere conseguenza dei mercati”.
Rodríguez ha evidenziato che i più grandi successi di ALBA sono stati ottenuti in ambito sociale,
grazie soprattutto alla complementarietà dei popoli. Secondo l'ambasciatore del Venezuela, il
MERCOSUR e l’ALBA sono processi integrazionisti che si completano se si unisce l’aspetto
economico al sociale, soprattutto se in questo legame l’aspetto sociale non è trascurato.
Secondo Rodríguez “l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America ha come obiettivo
principale il sociale. Per questo motivo non applica in maniera identica a tutti i suoi membri, le
politiche commerciali ed economiche. Prende in considerazione le differenze tra di essi in modo
che ciascuno apporti ciò che è nelle sue potenzialità, in modo che i paesi più forti sostengano i più
deboli”.
Durante il suo discorso, Rodríguez ha sostenuto che una caratteristica dei latinoamericani è la
sensibilità e che su questa base e sul riconoscimento dell'altro si devono costruire nuovi rapporti
d’integrazione che a loro volta abbiano come obiettivo principale l’essere umano non come oggetto
ma come soggetto di cambiamento, partecipativo e protagonista.
Per i ragazzi del master in economia, l'intervento del diplomatico venezuelano ha aperto nuovi
orizzonti facendo capire che la creazione di nuove strutture geopolitiche è ancora possibile. È
ancora possibile creare un mondo in cui le culture e gli stili di vita dei popoli siano rispettati e in cui
l'economico non è il fattore chiave che s’impone sui diritti dei cittadini

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