lunedì 12 novembre 2018

Amministrative russe: ancora una vittoria per il Partito Comunista. Articolo di Luca Bagatin

L'introduzione dell'aumento dell'Iva e dell'età pensionabile hanno segnato profondamente il partito di governo Russia Unita, espressione di Vladimir Putin e dell'autoritario liberal-capitalismo russo, che per la prima volta ha visto subire forti arretramenti alle elezioni amministrative del settembre scorso.
In tutte le regioni il Partito Comunista della Federazione Russa (KPFR), ovvero i comunisti patriottici duri e puri, guidati da Gennady Zjuganov, ha infatti incrementato i suoi voti, attestandosi fra il 17% e il 27% circa - e in alcune ha addirittura superato il partito putiniano Russia Unita, come ad esempio nella regione di Ulyanovsk, (ottenendo il 36,3%, mentre Russia Unita si è fermata al 34%); nella regione di Irkutsk (34% ai comunisti contro il 28% dei putiniani) e nella città di Togliattigrad, Russia Unita è passata addirittura dal 65% al 28,7%, mentre i comunisti si sono attestati al primo posto con il 35,8%.
Nella Repubblica di Chakassia il KPFR - candidando il trentenne Vladimir Konovalov - aveva ottenuto il 44,8% contro il 32,4% del candidato Viktor Zimin di Russia Unita, il quale al ballottaggio tenutosi domenica 11 novembre scorso, ha ben pensato di evitare addirittura di candidarsi, temendo una sonora sconfitta. Sulla scheda del ballottaggio, dunque, era presente solo il nome di Konovalov "contro tutti i candidati". Con una affluenza superiore rispetto al primo turno (43,3% contro il 41,8% del turno precedente), il candidato comunista ha ottenuto il 57,7% contro il 42,3% che ha votato contro.
Ancora non chiara la situazione a Primor'ye, ove al ballottaggio sembrava avesse vinto il candidato comunista con il 51,6%, ma la vittoria - subito contestata dal KPFR - era stata consegnata al candidato putiniano e dunque le elezioni dovranno essere ripetute entro la metà di dicembre.
I risultati ad ogni modo confermano un ottimo trend dei comunisti, i quali, assieme al partito nazionalbolscevico Altra Russia di Limonov e al Fronte di Sinistra di Udaltsov - partiti ai quali è sempre stata impedita la candidatura alle elezioni - sono stati in questi mesi in prima linea nella contestazione delle misure antisociali e di austerità introdotte dal governo Putin-Madvedev.

Luca Bagatin

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