martedì 27 giugno 2023

"Alla fine "Temptation Island" l'ho visto anch'io". Racconto (radio-televisivo) di Luca Bagatin

Alla fine "Temptation Island" l'ho visto anch'io.

Da molto tempo voglio guardare solo cose totalmente leggere e trash televisivo.
Non ho assolutamente voglia di cose pesanti.
Lo faccio come esperimento sociale. Per osservare e approfondire il comportamento delle persone. Sono uno scrittore e questo fa parte del mio mestiere. Che è come quello dello psicologo.

Nella fattispecie mi interessa capire il comportamento delle coppie di oggi e mi interessa anche osservare come vengono costruiti e scritti certi programmi televisivi. Perché la televisione mi ha sempre affascinato e l'ho sempre studiata.
In quattro ore di trasmissione ho preso così tanti appunti che potrei scriverne un paio di articoli, ma non lo farò.
Però potrei scriverne un racconto che comincia così:
"Alla fine "Temptation Island" l'ho visto anch'io.
Da molto tempo voglio guardare solo cose totalmente leggere e trash televisivo".
Il racconto è infatti quello che segue.

Sono più che altro pensieri sparsi. Una sorta di cosciente flusso d'incoscienza che mi fa pensare che:

a) un uomo che perde il suo tempo ad allenare i bicipiti e totalmente privo di pancia non sia affatto naturale. Tanto più se non sa parlare in italiano, ma farfuglia frasi da mercato del pesce, con rispetto per il mercato e soprattutto per il pesce;

b) penso la stessa cosa di una donna che perde il suo tempo ad apparire, anziché risultare il più naturale possibile, esteticamente dico e magari che cercasse di curare un po' di più la sua interiorità;

c) che la stragrande maggioranza delle coppie non è fatta per stare assieme e non lo è per almeno un motivo valido: non puoi mettere in gabbia l'amore. Non puoi possedere nessuno. Noi non possediamo nemmeno noi stessi. Figuriamoci un'altra persona, a noi estranea o che, anche se ci conviviamo da 11 anni, finirà, presto o tardi, per esserci estranea;

d) che le coppie del programma hanno nemmeno 30 anni (la maggior parte è attorno ai 25 anni), mentre io di anni ne ho 44 e – fisicamente e nel modo di vestire - sembro pressappoco loro coetaneo (questo me lo dicono sempre tutti e molti di venticinque anni sono convinti che io sia loro coetaneo, mentre potrei essere loro padre). Sarà che me ne sono sempre fregato del fisico. Che ho mangiato grassi saturi, insaturi e idrogenati fino a un'ora fa. Che fumo e bevo birra radler al limone. Che ho scelto di non farmi stressare da nessuna donna, ma amo tutte le donne, più o meno indistintamente perché sì, cazzo, ogni donna – almeno una volta nella vita – merita di essere amata. Così come ogni uomo. Forse (tranne mio padre e qualche altro stronzo più o meno come lui, voglio dire);

e) che una sola delle sette (mi pare siano sette) coppie del programma, nell'edizione di quest'anno, può salvarsi e quindi tornare a vivere più o meno serenamente per i prossimi anni che le restano (finché l'amore sarà destinato – fisiologicamente – a svanire. O forse non era amore o forse era un calesse, come diceva Massimo Troisi. O forse è stato bello stare assieme, anche solo per un po' di anni).

f) che dovrei fare il consulente di coppia e per un periodo l'ho anche fatto e con un discreto successo. Perché tanto sai sempre come andrà a finire, dove andranno a parare. La gran parte delle persone – donne o uomini che siano – è prevedibile. E solitamente prevedo sempre dove andranno a parare;

g) il punto G è sempre un punto difficile da trovare e da eviscerare, anche quando fai un elenco di punti. Mi fermo qui.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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