lunedì 22 gennaio 2018

Sulla libertà. Articolo di Luca Bagatin

A chi mi chiede perché io abbia abbandonato i miei ideali liberali del passato e sia diventato profondamente anti-liberale rispondo: perché sono sempre stato dalla parte delle libertà. Ma ciò presuppone rispetto e amore. Allorquando mi sono reso conto che il liberalismo economico ha distrutto ogni valore sentimentale, per trasformarlo in valore mercantile; allorquando mi sono reso conto che il liberalismo ha distrutto il mondo antico dell'onore e del dovere nei confronti dei nostri simili, per trasoformarlo in edonismo e sfruttamento dell'essere umano sull'essere umano (magari condito da mera compassione), allora ho capito che la libertà non è dei liberali.La libertà è altrove.
La libertà non è nella modernità.
La libertà non è mettere in vendita la propria verginità, sia essa fisica o mentale.
La libertà non è andare in giro a picchiare il prossimo per "sentirsi fighi" o parte di un "gruppo".
La libertà non è nemmeno quella di acquistare in un centro commerciale o cambiare il proprio piano telefonico con una tariffa più vantaggiosa.
La libertà non è quella di avere un lavoro ed esserne sfruttato o di avere un lavoro e sfruttarlo per il proprio profitto e tornaconto personale.
La libertà non è nemmeno quella di dire ciò che ci pare scrivendo dei commenti sui social network.
La libertà non è fare il turista a vita prendendo a prestito usi e costumi altrui, senza conoscere i propri.
La libertà non è sfruttare l'emigrante qui o nella sua terra d'origine.
La libertà è amore per il prossimo. E' la libertà di conviersare con il prossimo al bar. Conoscerlo. Parlargli di persona. Confrontarsi con lui o con lei. Non perdere tempo con chicchessia attraverso lo schermo di un computer o di uno smartphone.
La libertà è anche identità, recupero e rispetto per le proprie radici e origini e per quelle altrui. E' quindi libertà da ogni razzismo e recupero di ciò che i nostri avi ci hanno lasciato nei secoli.
Ed è rispetto per l'origine altrui, appunto, e per la sua terra d'origine.
Libertà è socialità autentica non "social". E' socialismo, ma socialismo vero. E' dunque socializzazione di tutto. E' comunità. E' comunismo senza dittatura, volendo riprendere una frase che utilizzò il Vate Gabriele D'Annunzio all'epoca della Reggenza del Carnaro.
La libertà è autogestione, ma, come scrisse il sociologo Christopher Lasch: "Quando il mercato esercita il diritto di prelazione di qualsiasi spazio pubblico e la socializzazione deve "ritirarsi" nei club privati, la gente corre il rischio di perdere la capacità di divertirsi e quella di autogovernarsi" (da "La rivolta delle élite").
Libertà è qualche cosa che può essere ricercata e mai ottenuta sino alla fine.
Così come l'amore.
E' un incessante processo di evoluzione interiore che si riverbera, inevitabilmente, anche nel mondo della materia.
Ma non è materia. E' spirito. E' conoscenza. E' libertà dal bisogno. E quindi dal mercato.

Luca Bagatin

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