La Massoneria, nella Storia
dell'emancipazione dell'America Latina, ha sempre giocato un ruolo
cruciale, così come in tutti i Paesi latini ove il peso
dell'aristocrazia e della Chiesa cattolica hanno oppresso i popoli,
lasciandoli nell'ignoranza e nella più cieca povertà.
Meglio, si potrebbe dire, che taluni
massoni latini – probabilmente proprio grazie agli insegnamenti
Libero Muratori di Libertà, Fratellanza e Uguaglianza e di
adogmaticità massonica – hanno provveduto ad emancipare quei
popoli oppressi, garantendo loro un futuro.
E' così che nelle file massoniche
annoveriamo figure quali Simon Bolivar (1783 – 1830), che nel 1806
divenne Gran Maestro della Loggia Madre di San Alessandro di Scozia
all'Oriente di Parigi; José Martì (1853 – 1895) , eroe
dell'indipendenza cubana ed affiliato ad una Loggia di Madrid; José
de San Martin (1778 – 1850), eroe dell'indipendenza di Argentina,
Cile e Perù, iniziato alla Massoneria in Inghilterra e
successivamente affiliato alla Loggia Lautaro, composta da militari
indipendentisti e fondata dal già patriota venezuelano e combattente
assieme a Bolivar Francisco de Miranda (1750 - 1816); il nostro
Giuseppe Garibaldi (1807 – 1882), iniziato nella Loggia “L'Asil
de la Vertud” e successivamente affiliato alla Loggia “Les Amis
de la Patrie” di Montevideo, in Uruguay, ed anch'egli, assieme alla
moglie Anita, contribuì all'indipendenza di quelle terre.
L'elenco, come possiamo notare, è
lungo se consideriamo che abbiamo qui citato solo alcune delle
personalità massoniche più illustri fra gli emancipatori latini.
In epoca più recente l'America Latina
ha annoverato massoni illustri in Augusto César Sandino (1895 –
1934) eroe nicaraguense in lotta contro il dittatore Somoza e
fondatore del sandinismo, oggi al governo del Nicaragua; Salvador
Allende (1908 – 1973), già Presidente del Cile; numerosissimi
rivoluzionari castristi cubani, fra cui, pare, anche Che Guevara
(1928 - 1967) e l'indimenticato Presidente dell'Argentina Juan
Domingo Peron (1895 - 1974), nei suoi ultimi anni di vita.
Anche il compianto Presidente del
Venezuela moderno, Hugo Chavez (1954 - 2013), confessa – in uno dei
suoi interventi, nel 2008 - di essere stato massone affiliato alla
Gran Loggia di Ciudad Bolivar. Del resto i suoi principi cristiani ed
al contempo libertari, lo pongono quale continuatore dell'opera di
Bolivar (al quale egli stesso e la sua Rivoluzione si ispirarono),
San Martin e de Miranda, così come peraltro anche dichiarato dal
Gran Maestro della Gran Loggia di Francia Michel Barat in
un'intervista ad un giornale venezuelano.

Diverso, invece, il discorso della
Massoneria di matrice anglosassone, più legata alla tradizione
latomistica ed esoterica e meno propensa ad avere, nelle sue fila,
liberomuratori impegnati politicamente e socialmente.

Tutte cose purtroppo sconosciute ai più
o, meglio, negate dai media sempre pronti a dipingere massoni e
Massoneria quali agenti di un sedicente Nuovo Ordine Mondiale a
vantaggio dei potenti.
Ebbene, si sappia che la Massoneria è
quanto di più lontano vi sia dal potere. Al massimo e senza affatto
discostarci dalla realtà, possiamo dire che essa è un
contro-potere. Iniziatico, spirituale, civico e civile.
La Storia, le donne e gli uomini che
l'hanno fatta, ad ogni livello, ce lo insegnano. Anche se si studia
poco e se viene oscurata dai tanti, troppi “operatori della
comunicazione” nostrani e dai tanti, troppi autori di libri da
supermercato o di trasmissioni televisive gossippare e ciarlatane che
deformano la realtà. Gettando fango sugli eroi.
Luca Bagatin
Nessun commento:
Posta un commento