
È quel limite che porta, nel breve ma anche lungo periodo all'odio, anziché all'apertura. E l'odio è quell'aspetto umano che porta a distruggere, anziché costruire.
A distruggere persino
legami di lunga data. E ciò, se ci pensate bene, è molto triste e
drammatico persino.
Si vive in realtà opulente e ci si bea di
questo finto benessere. Senza vedere quanto tale benessere sia
effimero.
Però lo si difende. Taluni lo difendono addirittura con accanimento, con rabbia, anche se – in realtà - tale finto benessere è fonte di sofferenza per molti popoli, che vengono sfruttati, deportati, sradicati, vilipesi, proprio per mantenere tale benessere nelle società opulente, liberal capitaliste, borghesi.
Però lo si difende. Taluni lo difendono addirittura con accanimento, con rabbia, anche se – in realtà - tale finto benessere è fonte di sofferenza per molti popoli, che vengono sfruttati, deportati, sradicati, vilipesi, proprio per mantenere tale benessere nelle società opulente, liberal capitaliste, borghesi.
E tale benessere
effimero, fatto di opulenza materiale, di sfruttamento del lavoro e
del salario, di crescita economica, di immigrazione e emigrazione
forzata, di apparenza più che di sostanza, è anche fonte di
sofferenza per chi vive in questa dimensione di finto benessere.
Ovvero in una bolla di apparenti certezze, destinate, presto o tardi
a crollare.
E a travolgerci tutti.

Mi definirei un socialista originario, un populista originario, un nazionalbolscevico. Un estremista di centro, perché al centro si trova la Natura, di cui l'essere umano e i suoi simili sono una delle importanti componenti.
Volendo usare i termini destra e sinistra, anche se non amo per nulla farlo, potrei al massimo dire che sono un conservatore di sinistra e un progressista di destra.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it
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