sabato 3 aprile 2021

Catcalling, mousecalling and dogcalling. SurRenalità letterarie by Luca Bagatin

Oggi ho imparato che chiamare il gatto è considerata una molestia.
Ma ciò che mi chiedo è se anche chiamare il topo lo sia.
Ma, soprattutto, mi chiedo quale possa essere il verso giusto per chiamare il topo.
"Michey Mouse"? "SQUITT SQUITT"?
Mi dicono che "catcalling" sarebbe il fischio che molti tizi fanno alle belle ragazze per attirare la loro attenzione.
Ma per chiamare un gatto non fischi. Quindi "catcalling" de che?
Potrebbe essere un "beautiful Minnie calling" nel caso in cui si possa ancora chiamare "bella topa (Minnie style)" una bella ragazza.
Ma dubito che il politicamente corretto permetta ancora questo.
Personalmente, per chiamare i miei gatti, mandavo bacetti. Un po' come fanno tutti, per chiamare i gatti.
Un tempo mandavo bacetti anche alle belle tipe.
Un tempo.
Una cosa che comunque non ho mai capito è perché le ragazze non abbiano mai fischiato dietro anche a noi ragazzi.
Non abbiano mai usato il "cazcalling" (richiamo del ca...), in sostanza.
Mi sembra una forma di sessismo (come si dice oggi).
Sembro ironico, ma in realtà sono molto serio.
Peraltro mi chiedo anche se ci siano ragazze che fischiano dietro ad altre ragazze e personalmente non ci vedo né ci vedrei nulla di male.
Comunque, vorrei dire alla regia, che sono i cani che si chiamano con il fischio.
Non i gatti.
È chiaro che l'anglosassone che ha inventato la parola "catcalling" non capisce un cazzo di animali domestici.
L'attrice pornografica Riley Reid è una donna molto elegante. A dispetto (dispettosi!) dei moralisti, che considerano le pornostar piuttosto volgari. 
Penso che un apprezzamento sia sempre apprezzabile e sarebbe ipocrita non dirlo oppure non farlo.
Certo, c'è modo e modus.
Un modo (che è anche ormai un "modus operandi") per confondere le carte e le idee, ad esempio, è usare temini anglofoni che non vogliono dire un cazzo. Oppure che vogliono dire altro facendo finta che vogliano dire altro ancora.
Le allusioni sono spesso peggiori delle illusioni.
Che comunque sono migliori delle disillusioni.
Ma non è questo il punto, ma nemmeno la virgola.
Questi sono i due punti. 
Non ci credi?
Guarda qui [lo scrittore mostra ai lettori i due punti che ha apposto poco prima].
Due punti e a capo.
Ma non era punto e a capo? [chiede incuriosito il lettore].
Non è questo il punto!
Punto esclamativo.
Il cuoco ha un mandato di cottura. Beppe Grillo aveva un mandato affanc*** [asterischi di sospensione].
Moana Pozzi era una donna con le palle, ma non portava il sospensorio (cit.).
Il cuoco impallidì.
Snoopy lo dichiara in ARROSTO!
Sapete che vi dico? Sapete qual è il punto?
Mi è venuta fame!

Luca Bagatin

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