lunedì 12 aprile 2021

Contro l'ideologia del lavoro (che non rende né liberi, né da dignità) e il produttivismo


"Adesso ci rendiamo perfettamente conto, per quello che riguarda il lavoro, cioè questo duro impegno da mattino a sera, che costituisce la migliore delle misure di polizia, che tiene tutti imbrigliati e ostacola pesantemente lo sviluppo della ragione, dei desideri, e il gusto dell’indipendenza, perché consuma una straordinaria quantità di forza nervosa e la sottrae alla riflessione, alla meditazione, al sogno, ai pensieri, all’amore e all’odio. Mette sempre davanti agli occhi un meschino fine e assicura soddisfazioni facili e regolari. Così una società in cui si lavora sempre e duramente godrà di una grande sicurezza: e al giorno d’oggi adoriamo la sicurezza come divinità suprema"
 
(Friedrich Nietzsche)
 
"Non amo i ricchi borghesi (oltre che i loro "valori" fra i quali l'ideologia del lavoro, del consumo e del produttivismo), non tanto per la loro condizione, quanto per la mentalità che creano e finiscono per diffondere.
La mentalità dell'accumulo di risorse, della crescita economica illimitata e della modernità, che distrugge ogni valore arcaico, ogni senso di comunità, ogni senso di identità collettiva, ogni aspetto Sacro, oltre che l'ecosistema e la Natura.
Penso che non si dovrebbe mai permettere a nessuno di arricchirsi, oltre un certo limite, proprio per evitare degenerazioni capaci di guastare la società intera e di corromperla nella sua essenza più profonda"
 
(Luca Bagatin) 
 

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