giovedì 29 aprile 2021

Russia. Il Partito Comunista Operaio Russo elegge il suo nuovo Primo Segretario. Articolo di Luca Bagatin

Tempo di Congressi, in Russia, per i partiti della sinistra patriottica, in opposizione al governo liberal conservatore autoritario di Putin, anche in vista delle elezioni dell'autunno prossimo.

Dopo i Congressi dei Comunisti di Russia (CPKR), del Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF) e dei nazionalbolscevichi de L'Altra Russia di Eduard Limonov, anche il Partito Comunista Operaio Russo (RCWP-PCUS) ha tenuto il suo XII Congresso, a Mosca.

Primo Segretario del partito è stato eletto Stepan S. Malentsov, che va a sostituire Viktor Tyulkin.

Malentsov, classe 1962, è ingegnere meccanico, oltre che sindacalista di lunga data.

Al Congresso, che si è tenuto il 24 e 25 aprile, presso il museo Gorki Leninskye di Mosca, hanno preso parte 102 delegati di 47 realtà territoriali del partito e non sono mancate discussioni accese.

Il Partito Comunista Operaio Russo, fondato nel 1999 ha, come obiettivo, quello di ristabilire il socialismo e ricostituire l'URSS. E' di stretta ortodossia marxista-leninista ed è critico sia nei confronti delle elezioni borghesi, sia nei confronti del Partito Comunista della Federazione Russa, che considera revisionista, moderato e riformista.

Conta, in Russia, oltre 50.000 iscritti e pubblica due organi d'informazione: “Russia dei Lavoratori” e “Unione Sovietica”.

Nel 2010 prese parte alla fondazione della coalizione Fronte Unito del Lavoro, assieme all'Avanguardia della Gioventù Rossa e al Fronte di Sinistra. La coalizione, ad ogni modo, è stata dissolta dalla Corte Suprema russa su richiesta del Ministero della Giustizia, nel 2020, nonostante non le sia mai stato permesso – con vari pretesti - di essere presente alle elezioni (esattamente come accaduto ai nazionalbolscevichi di Limonov).

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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