giovedì 31 marzo 2022

Berlino. Democristiani vorrebbero smantellere il monumento dedicato a Ernst Thälmann, comunista e antifascista. Articolo di Luca Bagatin

La CDU (Unione Cristiano Democratica) del distretto di Berlino, Pankow, come riportato già da numerosi giornali tedeschi il 24 marzo scorso - vorrebbe far fondere il monumento dedicato al leader comunista antifascista Ernst Thälmann (1886 – 1944) , che fu uno dei principali oppositori al nazismo hitleriano, negli Anni '20 e '30, tanto che sarà internato in un lager e, nel 1944, ucciso dalle SS.

Il monumento a Thälmann, progettato dallo scultore sovietico Lev Kerbel, negli Anni '80, si erge presso l'Ernst-Thälmann-Park, nel quartiere Prenzlauer Berg di Berlino.

La CDU berlinese ha presentato un'assurda mozione dal titolo “Nessun onore per i nemici della democrazia, smantellere il monumento a Ernst Thälmann”, chiedendo che i soldi della vendita del materiale fuso sia devoluto alle vittime della guerra in Ucraina.

Ad opporsi per primo alla richiesta della CDU, Matthias Zarbock, del partito socialista, anticapitalista e di sinistra DieLinke, il quale ha affermato: “Naturalmente, la fazione di sinistra rifiuterà la mozione. Troviamo irriverente usare la guerra criminale di Putin contro l'Ucraina e le sue terribili sofferenze come giustificazione per la richiesta che il monumento venga demolito. Ciò ignorerebbe il fatto che Thälmann fu assassinato dai nazisti nel campo di concentramento di Buchenwald. Non vogliamo cancellare le occasioni per affrontare la Storia dallo spazio pubblico, ma piuttosto affrontarle attivamente”, ha affermato Zarbock.

Di pari opinioni anche il socialdemocratico della SPD Roland Schröder, affermando – al Berliner Morgenpost – che “Il gruppo parlamentare SPD rifiuterà quindi la mozione”.

E anche Verdi e liberali della FDP hanno annunciato che respingeranno la mozione della CDU, pur rimanendo critici sulla presenza di tale monumento.

L'esponente berlinese del Partito Comunista Tedesco (DKP), Stefan Natke, ha ricordato come, alle elezioni presidenziali del 1932, in cui si candidarono Ernst Thälmann, Paul Von Hindenburg e Adolf Hitler, lo slogan di Thälmann fosse “Chi vota per Hindenburg vota per Hitler. Chi vota per Hitler, vota per la guerra” e così è andata, ha dichiarato Natke. Ricordando come Thälmann sia stato “un antimilitarista e antifascista” e che dunque, rimuovere il monumento a lui dedicato, in particolare in questo momento storico, sarebbe un vero scandalo.

Ernst Thälmann nacque ad Amburgo nel 1886, fu da sempre attivista contro ogni guerra, convinto – assieme a Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht e Lenin, che “Il nemico è in casa propria”, riferendosi al capitalismo.

Fu arruolato a forza a combattere, sul fronte occidentale, nella Prima Guerra Mondiale, ma si arrese nel 1918, tornò all'attivimo politico nel campo marxista-leninista e lottò per far cadere il governo del Kaiser.

Nel 1920 uscì dal Partito Socialdemocratico Indipendente e aderì al Partito Comunista Tedesco (KPD), guidando, nel 1923, l'insurrezione operaia di Amburgo. Nel 1925 fu nominato Segretario Generale del partito e si candidò alle elezioni presidenziali di quell'anno, ottenendo il 7% dei consensi, pari 1.871.815 voti.

Da sempre sostenitore di un'azione rivoluzionaria e di un fronte unico, nelle fabbriche, fra comunisti e socialdemocratici, si candidò anche alle elezioni presidenziali del 1932 contro Hindenburg e Hitler, ma pur sconfitto, ottenenne ben il 13,2% e 3.700.000 voti.

Con l'avvento di Hitler al potere, nel 1933, inizò la repressione contro i comunisti e tutti i partiti della sinistra e, in quell'anno, Thälmann venne arrestato e deportato nel campo di concentramento di Sonnenburg, passando i successivi undici anni, da una prigione all'altra.

Verrà ucciso, nel 1944, con un colpo alla nuca dalle SS, nel campo di concentramento di Buchenwald.

Un busto di Thälmann fu eretto a Cuba negli Anni '70, alla presenza di Fidel Castro e l'isola cubana di Cayo Blanco del Sur fu rinominata Isola Ernst Thälmann.

Dire – come fanno quelli della CDU berlinese - che Ernst Thälmann sia un “nemico della democazia” appare dunque, quantomeno, bizzarro e pretestuoso.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspt.it

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