domenica 19 novembre 2023

Amore non può essere ossessione. Articolo di Luca Bagatin

Si confonde l'amore con l'ossessione.

Si dice di amare, ma in realtà si è ossessionati.

Personalmente non punto il dito contro nessuno.

Perché a nessuno è stato dato il libretto delle istruzioni alla nascita (nascita che nessuno di noi ha chiesto, va detto).

Ma una cosa la vorrei dire.

Chi uccide o commette violenza, credendosi “innamorato”, in realtà è solamente ossessionato.

Questa estrema differenza va sottolineata, perché drammaticamente diffusa.

Drammaticamente, anche fra le persone più insospettabili.

Quindi, quando parlate di “amore”, non fatelo con leggerezza.

Chiedetevi piuttosto se siete ossessionati dalla persona che credete di amare.

Rifletteteci bene.

Se ne siete ossessionati, fatevi e fate alla persona amata un favore: lasciatela in pace e mettete il vostro cervello in pace.

Il problema non è essere maschi o femmine (scatenare nuove guerre fra i sessi, come fra i popoli, è la prima cosa che viene in mente, ma anche la più fuorviante e pericolosa), ma essere possessivi e, quindi, insicuri.

Nessuno vuole ammetterlo.

Si fa fatica ad ammettere le proprie debolezze.

Ma la vita (che non è buona, ma è spietata, anche se non è, in sé, cattiva) è anche questo.

Personalmente, da molti anni, penso che le persone non siano fatte per stare assieme a lungo (almeno non più di qualche ora, giorno, al massimo massimo, qualche mese).

Pensare di stare assieme “per tutta la vita” lo trovo un concetto aberrante e contro natura. Forse romantico, ma nemmeno.

Essere romantici, per me (che sarò anche un po' cinico e fin troppo pragmatico, ma spero di essere un romantico), significa amare in modo libero, sereno, ovvero con pieno rispetto per l'altra persona e quindi essere liberi da ogni forma di possesso.

Bisognerebbe prima di tutto imparare a convivere con sé stessi. Il che non è facile, ma nemmeno impossibile.

L'altro è uno specchio di te stesso. Ma se conosci te stesso, l'altro non ha più segreti per te.

Perché l'altro è già te stesso.

Il problema è che, per conoscere noi stessi, ci vogliono moltissimi anni. Forse decenni.

Abbiamo solo bisogno di non avere fretta.

E la fretta è la patologia della nostra epoca.

Tanto quando l'egoismo e il possesso, che sono le patologie dell'umanità intera, da millenni.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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