giovedì 30 novembre 2023

Una società che giudica, senza approfondire, è una società malata e inquietante. Riflessioni di Luca Bagatin

 

Trovo sia molto miope avere una visione, al 100%, negativa su Henry Kissinger.

Certo, molte sono le ombre sul suo modo di operare. Ad ogni modo, personalmente, vorrei invitare ad approfondirne il pensiero e, guarda il caso, proprio in questo periodo sto ultimando di leggere il suo saggio "Ordine Mondiale", utilissimo per approfondire la geopolitica dal 1600 ad oggi ed il punto di vista statunitense.

Perché ogni punto di vista deve essere sempre conosciuto e approfondito, per avere una visione più ampia della realtà che ci circonda.

Kissinger fu fra i primi (secondo solo al leader socialista italiano Pietro Nenni), sin dagli Anni '70, a individuare nella Repubblica Popolare Cinese, il futuro di un nuovo ordine mondiale di stabilità e prosperità, ovvero Henry Kissinger comprese la necessità di dialogo e cooperazione fra USA e Cina, anziché ricercare sciocche, infantili, anacronistiche, irrazionali contrapposizioni.

Al punto che la sua visita al Presidente Xi Jinping risale all'estate appena trascorsa.

In mezzo a tanti, troppo incompetenti, negli USA come in UE, oggi, una personalità come quella di Kissinger mancherà.

(Luca Bagatin)

A me ciò che inquieta, da sempre, è la società.

Quella che giudica e punta il dito.

Mi spaventa.

Leggo che c'è chi punta il dito contro la sorella di quella povera ragazza.

Giudica perché vuole dare fiato alla sua bocca o togliere la polvere dalla sua tastiera.

Giudica sulla base di immagini.

È inquietante.

Giudicare sulla base di immagini, percezioni, è da persone piccine e ignoranti.

Ignoranti nel senso che non approfondiscono.

A me, una società così, inquieta.

Perché secoli fa si bruciavano le streghe.

E lo si faceva sulla base di giudizi lapidari e di morali religiose.

Ovvero sulla base di ignoranza e stupidità, che sono alla base della violenza e della cattiveria umana. Assieme all'egoismo.

Purtroppo si preferisce non riflettere, non studiare, non approfondire.

Così come ogni singolo individuo riflette poco su sé stesso.

Preferendo dare giudizi sommari sul prossimo.

E questo sì, mi fa paura.

E penso, da moltissimi anni, che i veri mostri siano attorno a noi.

(Luca Bagatin)

Il problema della gran parte delle persone è di giudicare, evitando di approfondire.

Giudicare è semplice e immediato.

Fornisce immediata e apparente soddisfazione esteriore.

Approfondire costa tempo e fatica. Ma dà profonda soddisfazione, in termini di crescita interiore.

Personalmente sono sempre per seguire la via più lunga, quella che richiede tempo, ma appagamento sicuro.

(Luca Bagatin)

Si tende ad analizzare i fenomeni (storici, politici, geopolitici ecc...) facendo riferimento alla propria realtà.

E così si finisce per andare fuori strada.

Mi spiego meglio.

In Europa il termine "populismo" viene indicato in modo negativo/spregiativo.

Il che è totalmente fuorviante, visto che in moltissimi Paesi (USA compresi, che hanno conosciuto il Populist Party nel '900) è aspetto totalmente positivo e popolare.

Oppure il termine "peronismo", che qualcuno si ostina ancora ad accostare, in modo totalmente errato, al fascismo.

Ma potremmo continuare.

Il problema è non volersi mettere NEI PANNI DEGLI ALTRI. Ovvero non provare minimamente ad approfondire realtà diverse, ma rimanere con il cervello fermi al proprio orticello.

È molto triste, secondo me.

Perché la conoscenza è fatta di apertura e approfondimento mentale, prima di tutto.

(Luca Bagatin)

Non ho mai amato chi ricerca la carriera facile o gli scoop.

L'ambizione, a mio modo di vedere, mal si concilia con l'approfondimento e la capacità di analisi.

L'ambizione è mera esteriorità.

E' roba, a parer mio, per persone umanamente piccine e che valgono molto poco.

Non consiglierei a nessun giovane di ricercare l'ambizione, la carriera, ma sempre l'approfondimento e la conoscenza.

Chi approfondisce e conosce, erediterà il Regno dei Cieli, ovvero si eleverà un po' di più, rispetto alle bassezze del mondo.

(Luca Bagatin)

Uno dei problemi della modernità, che non si vuol vedere?

La vita facile, comoda, i genitori che la danno vinta ai figli, i professori che giustificano tutto.

Scomodità. autorità e ordine.

Questo si è perso.

E solo scomodità, autorità e ordine possono formare persone che, a quel punto, si rimboccheranno le maniche e cercheranno di risollevarsi.

Diversamente alleveremo delinquenti e annoiati.

(Luca Bagatin)

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