sabato 17 aprile 2021

Valori arcaici, leggi morali (non moraliste) interiorizzate, spiritualità applicata alla politica

Come poeta coltivo i valori più arcaici che ci siano. Risalgono al tardo Paleolitico: la fertilità della terra, la magia degli animali, la visione di potere nella solitudine, l'iniziazione terrificante e la rinascita, l'amore e l'estasi della danza, il lavoro comune della tribù.
 
(Gary Snyder)
 
Per principio non ho mai disciminato nessuno e mi sono sempre schierato dalla parte di chi era disciminato.
Non perché sono buono, ma perché non sono né un romipalle, né un bigotto o un moralista.
Non ho necessità di una legge per questo e, anzi, mi preoccupano sempre eventuali normative.
Che certamente finiranno per discriminare qualcuno.
Sono perplesso di fronte a ogni norma scritta e, allo stesso tempo, sono per la cultura del buonsenso (privo di moralismo) e delle norme interiorizzate.
Anche sull'eutanasia e il suicidio assistito, che mi hanno sempre visto più che favorevole, sono sempre stato perplesso sulle normative scritte.
Che, temo, finirebbero per mettere assurdi paletti.
 
(Luca Bagatin)
 
Sin da quando ero alle scuole elementari ho sempre rispettato le regole, ma non perché mi erano state imposte.
Ad esempio, non facevo casino e rispondevo solo se interrogato e in modo educato.
Sin da allora, però, non ho mai amato le regole scritte e imposte (nemmeno dagli adulti, mia madre compresa). Così come non ho mai amato le "verità rivelate" delle religioni e tutte le assurdità inventate dagli esseri umani (che ho sempre ritenuto i più imperfetti fra gli esseri).
Questo perché le regole imposte creano confusione, alienazione, controllo, umiliazione.
Mentre quelle interiorizzate sono frutto dell'elevazione. Morale, intellettuale e spirituale.
Una condizione alla quale l'essere umano dovrebbe tendere, sin dalla sua (ri)nascita.
Di qui il mio interesse per la spiritualità applicata alla politica e il mio disprezzo per la politica in sé.
 
(Luca Bagatin)

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