martedì 7 dicembre 2021

CONGIUNZIONI ASTRATTE. Racconto surRenale by Luca Bagatin

CONGIUNZIONI ASTRATTE

di Luca Bagatin

Il mio nome è Aceto.

Aceto Balsamico.

Sono di Cinisello Balsamo, città nota in quanto, i suoi abitanti, hanno i capelli particolarmente morbidi.

Sono un tipo cinico, ma amo vestire acetato.

Ero innamorato di Irene.

Una ragazza alta, bionda, bellissimi occhi azzurri e tutti gli annessi & connessi.

Irene era una Sacerdotessa del Tempio di Amon-Ra in incognito.

Irene conosceva un sacco di formule magiche, che aveva appreso da altrettanti grimori d'epoca sconosciuta.

Irene sembrava una ragazza piuttosto tenera, ma aveva le zanne.

Mentre io la mangiavo con gli occhi, lei mi avrebbe sbranato con i denti.

Sarei stato un tenero bocconcino, se non fosse che lei era vegetariana, oltre che appassionata di giardinaggio.

Fu così che mi feci forza (& coraggio!) e la invitai a una romantica cena a lume di candela e a base di tofu.

Il ristorante era gestito dai fratelli Sano & Salvo, una coppia di gemelli siamesi nani.

Sano & Salvo giunsero a prendere le nostre ordinazioni, miagolando (in quanto siamesi!).

Irene prese del tofu insaporito con noci di macadamia e frutti di bosco. Abbinamento insolitamente insolito. Specie per una donna con le zanne, sebbene Sacerdotessa del Tempio di Amon-Ra (ma in incognito!).

Io presi una pizza con i fichi. Abbinamento decisamente solito per un amante dei grassi saturi, insaturi e dei polisaccaridi, tutti mischiati assieme.

“La macadamia è un genere di piante perenni appartenente alla famiglia delle Proteaceae, endemico dell'Australia orientale, formato da quattro specie. Il nome del genere è un omaggio allo scienziato e uomo politico John Macadam, collega del botanico Ferdinand von Mueller che per primo le descrisse”, le dissi, d'un fiato, mostrandomi colto, mentre, in realtà, per fare colpo su di lei, mi ero imparato a memoria praticamente tutto l'elenco delle descrizioni delle piante presenti su Wikipedia, conoscendo la sua passione per il giardinaggio.

Avrei potuto imparare l'elenco di tutte le formule magiche relative ai grimori d'epoca sconosciuta presenti sulla terra. Ma Wikipedia, al momento, ne era sguarnita.

Irene sorrise, mostrando le zanne. Poi si fece seria e iniziò a raccontare.

Mi sono lasciata con il mio ex – mio ex dentista – a causa dei miei denti. Lui voleva a tutti i costi sistemarmeli, mentre io li ho sempre amati così come sono. Famelicamente famelici. Felicemente felinici”. Le scese una lacrima.

Le strinsi le mani e le dissi: “Secondo me i tuoi denti sono praticamente perfetti. Una ragazza dall'aria tenera come te, non può che avere dei denti come i tuoi. Per ammorbidire tutto ciò che mangia. Per incutere quel giusto terrore nelle prede. Per sfamare la prole nel momento del bisogno, disossando la carne altrui...”. Farneticai in un discorso che voleva essere romantico, ma risultò stucchevole.

Ciò, infatti, la lasciò di stucco.

Dici così solo perché vuoi consolarmi!”, si arrabbiò.

“Più che altro dico così perché voglio conquistarti, così come tu hai conquistato me. E mica per i denti, ma per tutti gli annessi & i connessi. Fra noi ci sono connessioni e congiuzioni astrali che ci uniscono, congiuntivi, avverbi e finanche proverbi. Tanto va la gatta al lardo, che preferisce quello di colonnata! Mica scema, la gatta! Il lardo di colonnata è stagionato in conche di marmo di Carrara, per dire!”.

Irene sorrise: “Sei un tipo buffo, mi piaci per questo”.

Mi avvicinai, ma, prima di darci un bacio (finalmente, questo sì, romantico), Sano & Salvo, ci portarono le pietanze o, meglio, inciampando entrambi (essendo siamesi!), ce le rovesciarono direttamente addosso.

Sano & Salvo non si erano fatti nulla. Erano praticamente sani e salvi. Le pietanze, l'esatto opposto, mentre Irene ed io fummo benedetti dal tofu insaporito con noci di macadamia e frutti di bosco, oltre che da una pizza con i fichi.

Fortunatamente senza lardo di colonnata.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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