lunedì 17 settembre 2018

Riflessioni brevi di Luca Bagatin sul momento presente (settembre 2018)

Non vedo differenze fra ammiratori dell'Unione Europea, ammiratori degli USA e ammiratori di Putin.
Il perché l'ho scritto in innumerevoli articoli.
Chi è anticapitalista, populista nel senso originario del termine e socialista, non può che stare da un'altra parte.
Da quella dei popoli e dei poveri.
Dalla parte dell'Amore e della Libertà.


I ricchi e gli arricchiti non hanno una patria, non hanno un sentimento d'amore, non hanno valori spirituali. A loro è sufficiente guadagnare.
Il loro unico valore è il danaro e il potere.
Non godono, in generale, della mia simpatia.


I cosiddetti "social" sono l'esatto opposto dell'approfondimento.
Pensavamo che internet sarebbe stato una alternativa alla televisione.
Sbagliavamo. Ne è la prosecuzione.



La retorica televisiva è assai poco stimolante e non produce idee nuove, processi mentali originali atti a solleticare l'appetito intellettuale delle persone. Così la retorica da "social" - che di sociale non ha nulla - appare come un continuo ripetersi di slogan proferiti dai media. Privi di una base ideale frutto dello studio costante e/o dell'approfondimento. In questo senso il "social" diviene il nuovo luogo comune per eccellenza, che, anziché stimolare il dubbio, stuzzica lo sterile livore di colui il quale ritiene di avere la verità in tasca. Una verità spesso vuota e frutto di idee inculcate dai media o dalla retorica comune.

(Luca Bagatin)

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