lunedì 15 luglio 2019

Riflessioni beatnik e pasoliniane di Luca Bagatin

Occorre essere sovversivi.
Prima di tutto con noi stessi.
Occorre sovvertire prima di tutto noi stessi.

Il mondo non può essere cambiato. Il cuore umano sì.

Il problema è sempre il potere.
Quel potere che mette tutto in vendita.
Il potere delle corporazioni, delle multinazionali, del privato che corrompe finanche la politica. E distrugge ciò che di buono poteva esserci nel pubblico.
Ecco che allora si fomentano i razzismi, anche attraverso deportazioni di esseri umani.
Viviamo in una sorta di totalitarismo, solo che pensiamo di essere liberi.
Il totalitarismo di oggi è il potere del capitale. È il cuore umano indurito dall'egoismo.
È un totalitarismo dell'anima che sta generando morti.
E tanta disperazione.
Il problema vero sarà quando, alla disperazione, si sostituirà la rassegnazione.
Allora non ci sarà più scampo, per i puri di cuore.



Amo profondamente la conservazione e l'anti modernità, come Kerouac e Pasolini.
Perché il progresso materiale ha distrutto e ucciso ogni forma di spiritualità e interiorità, violandola e piegandola al potere del danaro, del consumo, del controllo dell'essere umano sull'essere umano.
Come Kerouac e Pasolini amo profondamente l'eresia, che è la libertà della purezza del cuore. Liberato dalla materia.



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