lunedì 20 gennaio 2020

Luis Arce e David Choquehuanca candidati del Movimento per il Socialismo alle presidenziali in Bolivia. Nel segno di Evo Morales. Articolo di Luca Bagatin

Sarà l'economista Luis Arce il candidato del Movimento per il Socialismo (MAS) alle elezioni presidenziali della Bolivia, che si terranno il 3 maggio prossimo, in accoppiata con il suo vice David Choquehuanca, ex Ministro degli Esteri di Evo Morales.
Arce e Choquehuanca sono stati eletti, dai rappresentanti del MAS, nell'ambito di un incontro di alto livello organizzato in Argentina, a Buenos Aires, ove si trova in esilio l'ex Presidente boliviano Evo Morales, destituito da un recente colpo di Stato di matrice liberale, fondamentalista religioso cristiano e anti indigeno, nel novembre 2019.
Luis Arce, 57 anni, è stato Ministro dell'Economia dei governi Morales dal 2005 sino all'avvento del golpe bianco. Professore universitario in numerose università pubbliche boliviane, ha garantito stabilità economica, al punto che la Bolivia – prima del golpe - è diventata una potenza economica, aumentando di nove volte i proventi delle esportazioni nazionali e dichiarando un suprlus fiscale; garantendo un PIL circa il 5% annuo, con una bassa inflazione stimata attorno al 3,5%, su base annuale.
David Choquehuanca, il candidato alla Vicepresidenza, 58 anni, è invece un leader sindacale della Confederazione dei contadini della Bolivia. Indigeno di etnia Aymara – come Evo Morales - è stato Ministro degli Esteri dei governi Morales dal 2006 al 2017 e fra il 2017 al 2019 è stato Segretario Generale dell'Alleanza ALBA, ovvero l'Alleanza economica Boliviariana fra i Paesi socialisti di Bolivia (prima del golpe del novembre 2019), Venezuela, Cuba, Granada, Nicaragua, Haiti, Dominica, Saint Kittis e Nevis e Saint Vincent e Grenadine.
Arce e Choquehuanca, assieme a Evo Morales, unitamente ad altri due candidati del Movimento per il Socialismo, ovvero Andronico Rodriguez e Diego Pary, hanno sottoscritto un documento unitario nel quale promettono di “mantenere una forte unità (…) al fine di promuovere una proposta elettorale che risponda agli interessi delle persone”.
L'obiettivo è dunque porre fine a quella che viene definita una “dittatura”, oggi guidata dalla liberale Jeanine Anez, che – sostenuta dalle forze armate - si è autoproclamata Presidente della Bolivia ad interim nel novembre 2019, dopo le dimissioni forzate di Evo Morales, il quale ha trovato asilo politico nell'Argentina oggi a guida peronista.
Gli ultimi sondaggi indicanvano il MAS in testa con il 20,7% dei consensi, la Anez al 15,6% e Carlos Mesa al 13,8%.

Luca Bagatin

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