Il sinistrismo borghese vede fascisti ovunque.
Il destrismo borghese vede comunisti ovunque.
Entrambi si guardano bene dal denunciare il peggiore, aberrante e più pericoloso totalitarismo (che genera alienazione, violenza, odio, noia, sfruttamento sia fisico che mentale e persino sessuale....), ovvero il liberal capitalismo.
Perché entrambi, sinistrismo e destrismo borghesi, sono parti integranti di questo totalitarismo.
E sono il nuovo nazifascismo.
Viva il Socialismo!
Abbasso il liberal capitalismo!
(Luca Bagatin)
Per essere davvero libero devi isolarti da tutto, ma farlo progressivamente.
Devi distaccarti da ogni cosa.
Essere consapevole che, nel mondo, prevalgono ipocrisia, egoismo, stupidità e ignoranza.
Devi essere consapevole che non potrai sradicarle, ma potrai osservarle e evitare che ti contaminino.
Potrai affrontarle, anzi, dovrai affrontarle, ma con il giusto distacco. E con pari determinazione.
Non lasciarti prendere dal vortice delle passioni rabbiose, ad ogni modo, ma l'unica passione alla quale dovresti abbeverati è quella erotica. Ovvero mistica.
La libertà è dentro di te, non là fuori.
Là fuori c'è solo menzogna.
Osservala, come un film comico.
Perché la gran parte di coloro i quali si prendono troppo sul serio o credono di farlo, sono attori. Comici.
(Luca Bagatin)
La libertà assoluta non è di questo mondo.
Penso sia anche per questo che a me, di vivere, non è mai interessato granché.
Un giorno penso ci scriverò un lungo articolo (testamento?).
In realtà, in ogni mio articolo, riflessione, saggio, c'è questa spasmodica volontà di andare oltre la banalità, oltre l'ideologia, la retorica, l'ipocisia.
Ero così anche quando ero bambino e riflettevo su ogni cosa.
Perché ero curioso e vorace di tutto quanto il mondo avesse da offrirmi.
Ero però spesso triste, perché il mondo mi metteva regole e paletti.
Che derivavano dalla stupidità e del pregiudizio, che ho scoperto essere, al pari dell'ego, le malattie ataviche dell'umanità.
Ma ero felice ogniquavolta abbattevo regole e paletti.
E facevo di testa mia.
Anche crescendo è sempre stato così.
Alla lunga però, la vita, le persone, mi sono venute a noia.
Perché ragionano per compartimenti stagni e i paletti li hanno nel cervello.
Dubito che, alla lunga, in quest'epoca di stupidità, ignoranza e censura, avrò voglia di proseguire.
(Luca Bagatin)
Detesto la banalità,
l'ignoranze e l'ipocrisia.
Profondamente.
Al punto dall'aver
imparato a selezionare moltissimo le persone da frequentare.
Penso
che banalità, ignoranza e ipocrisia siano malattie umane molto gravi
e che possano essere debellate solamente isolando chi ne è
affetto.
Invitandolo, ovviamente, a curarsi.
Ma raramente chi è
banale, ignorante e ipocrita, vorrà curarsi.
Meglio escluderlo
dalle frequentazioni, quindi.
(Luca Bagatin)


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