lunedì 1 aprile 2019

Sulla famiglia, la modernità e il capitalismo. Riflessioni brevi di Luca Bagatin

Non amo il concetto di famiglia propagandato, perché mi sa di ipocrisia. E l'ipocrisia è il massimo dell'immoralità.
Se una persona crede nella famiglia dovrebbe assumere l'obbligo morale, con la sua coscienza, di non tradirla MAI e di non sfasciarla MAI. Se lo fa non può certo parlare di famiglia.
Quante persone si sono assunte tale obbligo morale e sono riuscite a portarlo a termine ?
Solo un congresso di tali persone può essere credibile.
Altrimenti non può esserlo affatto.

Una famiglia può esistere solo se fondata sull'amore. Il resto è mera propaganda.

Sono fra quelli che considerano:
il liberal-capitalismo il male assoluto;
l'immigrazione un fenomeno negativo e padronale;
l'europeismo di oggi una follia;
la modernità un capriccio;
il populismo una politica di popolo e in favore del popolo;
il socialismo autogestionario l'unica via per superare l'odio e l'ineguaglianza;
la conservazione (dei sentimenti) una alternativa alla decadenza di oggi.

II capitalismo è una malattia.
Se ci sono poche persone ricche e molte povere, vuol dire che le prime hanno sottratto risorse alle altre.
È molto semplice da capire.
E qui l'ideologia c'entra poco. È una questione di logica.

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