sabato 29 giugno 2019

Crescita illimitata, deportazione di esseri umani, odio, violenza. Occorre una alternativa. Di Amore e Libertà. Riflessioni sparse di Luca Bagatin

L'uso smodato dei condizionatori in estate è una metafora.
Se li usate smodatamente togliete risorse a tutti. E la luce si spegne.
È esattamente ciò che fanno i ricchi.
Accumulano ricchezze, vivono nella bambagia, fanno le ferie a Saint Tropez.
Mentre i popoli vengono schiacciati e privati delle loro risorse.
La crescita economica illimitata è il problema. I ricchi sono il problema.
Solo una vita modesta permette a tutti di vivere dignitosamente.
Altrimenti la luce si spegne. Per tutti.

Non ho voluto né voglio prendere parte a show mediatici che vedano protagonisti i governi, le opposizioni e le ONG.
Posso solo dire che, nel mio ultimo saggio, ho scritto anche di immigrazione quale fenomeno padronale e conseguenza del capitalismo assoluto.
E ho scritto anche di panafricanismo e di lotte per un'Africa agli africani.
Tutto il resto è mediaticità politica.
Per nulla interessante o utile ai poveri e ai popoli (spegnete le TV, smettete di comprare i giornali, è spesso molto meglio).

Quella di cui parlo nel mio ultimo saggio - "Amore e Libertà - Manifesto per la Civiltà dell'Amore" - non è una società aperta, ma una civiltà socialista e populista. Ovvero una civiltà democratica, persino cristiana.
Illiberale in quanto il liberalismo ha messo in vendita ogni cosa, persino i sentimenti, in nome del profitto.
E in nome del profitto ha propagandato l'odio fra le genti e le comunità.
La mia è una denuncia del totalitarismo liberale, il più pericoloso dei tempi odierni.
È una nuova ricerca del Sacro e del Divino.
È il trionfo degli ideali di Giordano Bruno, Garibaldi, D'Annunzio, Hugo Chávez
, Gesù detto "Il Cristo".
E' infatti anche un saggio che racchiude le vicende di Hugo Chávez, Evo Morales, Evita e Juan Peron, José Pepe Mujica, Eduard Limonov, Angelica Balabanoff, Thomas Sankara, Mu Ammar Gheddafi, Ernst Niekisch, Mario Bergamo, Anita e Giuseppe Garibaldi, Pier Paolo Pasolini, Alain de Benoist, Gabriele D'Annunzio, Jean-Claude Michéa, Aleksandr Dugin, Christopher Lasch, ma anche di Mario Appignani, Riccardo Schicchi e Moana Pozzi.
Ma non solo.
Parla di Socialismo e Populismo, appunto.
Di alternativa alla destra e alla sinistra.
Di liberAzione.
Un saggio militante.
 



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