Una
economia fondata sullo scambio
reciproco e sul dono - tanto cara ad antropologi quali Marcel Mauss - è
l'esatto opposto rispetto allo sfruttamento del
lavoro, tipico di una società capitalista, che antepone l'interesse
economico rispetto all'opera realizzata dall'essere umano la quale,
libera da ogni vincolo economico, è necessaria all'evoluzione della
comunità intera. Comunità che è il nucleo principale dell'umanità tutta e
che per evolvere in armonia necessiterebbe di cooperazione e di
autogestione e non già di competizione, antagonismo, sfruttamento.
L'abolizione del diritto d'autore libera, nella fattispecie, l'opera dell'ingegno da ogni vincolo economicistico e la restituisce alla sua funzione artistica più pura, donandola alla comunità intera, la quale può trarne spirituale e morale beneficio.
L'abolizione del diritto d'autore libera, nella fattispecie, l'opera dell'ingegno da ogni vincolo economicistico e la restituisce alla sua funzione artistica più pura, donandola alla comunità intera, la quale può trarne spirituale e morale beneficio.
Così
come un lavoro autogestito e non salariato, ovvero nel quale il
lavoratore è proprietario stesso del suo lavoro, in una società fondata
sull'economia del dono, potrebbe essere funzionale all'elevazione del
lavoratore stesso e della comunità nella quale vive.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it
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