L'opposizione di sinistra, socialista e comunista, in Moldavia, si compatta e costituisce una coalizione per le elezioni parlamentari del 28 settembre prossimo.
L'obiettivo è quello di porre fine al governo liberal capitalista e guerrafondaio di Maia Sandu.
La coalizione comprenderà il Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM), guidato dall'ex Presidente della Repubblica di Moldavia Igor Dodon; il Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia (PCRM), guidato da Vladimir Voronin; il Partito Repubblicano Cuore della Moldavia (o Inima Moldovei), guidato dall'ex governatrice comunista della Gagauzia, Irina Vlah e il Futuro della Moldavia, guidato dall'ex Primo Ministro comunista Vasile Tarlev.
La coalizione, collocata nell'ambito della sinistra e del centrosinistra patriottico moldavo, ha una connotazione marcatamente sovranista, socialista originaria, fortemente impegnata sul fronte sociale e si propone di “risolvere i problemi economici e sociali interni, difendere la sovranità e l'indipendenza del Paese” e garantire la neutralità militare della Moldavia, ripristinando i rapporti con la Federazione Russa.
“Vogliamo la pace, non la guerra, vogliamo amicizia e commercio con i nostri vicini e partner tradizionali”, è stato – fra le altre cose - dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione della coalizione.
“Tutte le azioni e gli orientamenti di politica estera della Repubblica moldava devono essere allineate agli interessi nazionali del Paese, affinché il popolo moldavo possa vivere in prosperità, in un mondo garantito, e rimanere padrone delle proprie case. Senza abusi nella giustizia, senza distinzioni sociali ed etniche, con crescita demografica positiva, con prezzi accessibili di gas ed elettricità, con esportazione di prodotti agricoli, con scuole operative, asili e ospedali di quartieri e villaggi, senza minaccia di chiusura”.
Ed è stato sottolineato che: “Da un lato ci sono i partiti unionisti europei centristi. D'altra parte c'è la nostra proposta sovranista, il movimento per salvare il futuro della Moldavia, che cerca di porre fine alla dittatura di Soros e dei globalisti nella Repubblica moldava”.
Luca Bagatin
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