giovedì 17 luglio 2025

Il Presidente socialista Gustavo Petro sostiene la costituzione di un esercito multilaterale contro la destabilizzazione globale. Articolo di Luca Bagatin

 

Da parecchio tempo vado scrivendo e affermando che occorrerebbe un'alleanza militare globale, comprendente Paesi di tutto il mondo e volta all'affermazione della stabilità internazionale.

Nel leggere le dichiarazioni dell'ottimo Presidente socialista della Colombia, Gustavo Petro (leader di “Colombia Humana”, partito nel cui simbolo campeggia un cuore, simbolo universale dell'amore), durante la Conferenza internazionale di Bogotà su Gaza, non posso dunque che ritrovare quella lungimiranza tipica del socialismo rettamente inteso, pragmatico e tipico anche di quel Sud del mondo che guarda al multilateralismo. E lontano anni luce da un liberal capitalismo in salsa USA e UE, neo colonialista, che da diversi anni fomenta guerre, divisioni e contrapposizioni ideologiche e fondamentaliste, danneggiando peraltro la sua stessa economia.

Gustavo Petro, infatti, ha sottolineato che “Dobbiamo creare un esercito della Luce con tutti i popoli del mondo che lo desiderano e dobbiamo dire all'Europa che, se vuole stare con l'America Latina o con l'Africa, deve smettere di aiutare i nazisti, e dobbiamo dire al popolo americano che deve smettere di aiutare i nazisti”.

Un “esercito di Luce”, bellissima espressione che richiama una spiritualità antica, teosofico-massonica, che molto ha contribuito, assieme al socialismo, all'emancipazione dell'America Latina sin dai tempi di Simon Bolivar, José Martì, Giuseppe Garibaldi, Augusto César Sandino e moltissimi altri.

Una forza multilaterale e composta, dunque, da militari di tutto il mondo con il compito di intervenire nei conflitti internazionali, garantendo la protezione dei civili, il rispetto dei diritti umani e la promozione di un clima pacifico.

Questa la proposta del socialista Petro, intervenendo sul conflitto a Gaza e prendendo non le difese del gruppo terroristico Hamas, ma le difese del popolo palestinese, colpito dal regime di Netanyahu.

Ed in questo senso ha criticato le scelte dei dirigenti della NATO, che difendono i bombardamenti contro i civili a Gaza. A tal proposito, essendo la Colombia partner globale della NATO, ha affermato che “Dobbiamo lasciare la NATO; non c'è altra via. E il nostro rapporto con l'Europa non può più essere governato da governi europei che tradiscono il proprio popolo e contribuiscono a sganciare bombe sui bambini”.

Di qui la sua proposta di un esercito multilaterale volto alla risoluzione dei conflitti.

Ancora una volta, risposte di buonsenso, arrivano dal mondo socialista autentico, latinoamericano, che dalla Storia ha tratto quegli insegnamenti che noi abbiamo, drammaticamente, dimenticato o perduto. Così come abbiamo perduto il socialismo, da almeno trent'anni a questa parte.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

Nessun commento:

Posta un commento