martedì 2 settembre 2025

La Repubblica Popolare Cinese e un nuovo ordine mondiale multilaterale, più equo, giusto e ordinato. Articolo di Luca Bagatin

 

L'equilibrio e la razionalità della Repubblica Popolare Cinese è sempre più evidente anche nell'ambito del 25esimo vertice del Consiglio dei Capi di Stato dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO), tenutosi nei giorni scorsi nella città di Tianjin, nella Cina settentrionale.

Il Presidente cinese Xi Jinping, che ha presieduto il vertice, ha sottolineato la necessità di una Global Governance Initiative, atta ad “aiutare la comunità internazionale a condividere opportunità di sviluppo, costruire un sistema di governance globale più giusto ed equo e procedere congiuntamente verso una comunità umana dal futuro condiviso”.

Una iniziativa, in sostanza, non già volta a contrapporsi a un Occidente ormai alla deriva, vista l'inadeguatezza della sua classe dirigente, come scritto da tanta grande stampa di casa nostra, ma impegnata a sostenere l'uguaglianza della sovranità dei vari Paesi, aderendo allo Stato di diritto internazionale, in modo da praticare un autentico multilateralismo e promuovere un approccio fondato sulle persone.

La Cina, del resto, è da tempo impegnata a dare voce e a cooperare con i Paesi del Sud del mondo; fin dall'inizio della crisi ucraina è impegnata a gettare acqua sul fuoco (già nel marzo 2022, il Ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, si era espresso alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza nella ricerca di: “una soluzione pacifica che garantisca sicurezza e stabilità in Europa”, sottolineando come “nessuno è al di sopra del diritto internazionale”. In particolare, relativamente all'Ucraina, aveva affermato – ammonendo tanto gli USA che la Russia e l'UE - che “L'Ucraina deve essere un ponte che unisce Est e Ovest e non una linea di fronte per una competizione tra diverse potenze”); è fermamente impegnata nella cooperazione internazionale (sempre nel marzo 2022, il Ministro Wang aveva ribadito due concetti fondamentali: il primo affermando: “si è tornati ad una mentalità da Guerra Fredda, ma è sbagliato riportare indietro le lancette della Storia. Per trasformare il mondo in un posto migliore, i Paesi devono lavorare insieme, in un clima fondato sulla cooperazione, non sulla competizione”. Il secondo facendo riferimento alla lotta mondiale contro una pandemia difficile: “Dopo la pandemia l'economia mondiale si sta riprendendo lentamente e, per avviarci verso un progresso sostenibile, ci appelliamo a tutti i Paesi per agire insieme”) ed anche per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, ha una posizione di lungimiranza e equilibrio senza equivoci ed è da sempre per il riconoscimento dello Stato della Palestina e ha sempre denunciato il regime di Netanyahu per i bombardamenti contro i civili.

In tal senso, la Repubblica Popolare Cinese, guidata da Xi Jinping, Segretario del Partito Comunista Cinese e grande leader socialista riformista, come i suoi predecessori, da Deng Xiaoping a Hu Jintao, innalza la bandiera del multilateralismo e del sostegno alla pace mondiale, verso la costruzione di un ordine internazionale, che ponga al centro la sicurezza globale, la prosperità e il progresso a beneficio di tutta l'umanità.

Egli, nel suo discorso, fra le altre cose, ha affermato che: “Siamo stati i primi a istituire un meccanismo di rafforzamento della fiducia militare nelle regioni di confine, trasformando la vasta frontiera in un legame di amicizia, fiducia reciproca e cooperazione. Siamo stati pionieri nell'adottare misure multilaterali per combattere le 'tre forze del male', gestire adeguatamente conflitti e divergenze e opporci con fermezza alle interferenze esterne, mantenendo così la pace e la stabilità nella regione.

Abbiamo assunto un ruolo guida nel lancio della cooperazione nell'ambito dell'Iniziativa Belt and Road, la quale ha ulteriormente rafforzato l'impulso allo sviluppo e alla prosperità regionale. L'obiettivo di superare i 2,3 trilioni di dollari di scambi commerciali cumulativi tra la Cina e i Paesi dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai è stato raggiunto in anticipo rispetto al previsto. Sono stati aperti quasi 14.000 chilometri di linee internazionali di trasporto stradale tra gli Stati membri e con un totale di oltre 110.000 servizi ferroviari merci della China Railway Express.

Siamo stati i primi a stabilire un trattato a lungo termine di buon vicinato, amicizia e cooperazione, dichiarando amicizia e un impegno eterno alla non ostilità. L'istituzione e il pieno utilizzo di meccanismi come il Comitato di Buon Vicinato, Amicizia e Cooperazione della SCO hanno promosso l'amicizia e la comprensione reciproca tra i popoli degli Stati membri.

Siamo stati i primi a proporre il concetto di governance globale basato su ampie consultazioni, contributi congiunti e benefici condivisi, praticando un vero multilateralismo. L'approfondimento della cooperazione con le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali ha svolto un ruolo positivo nel promuovere la pace e lo sviluppo nel mondo”.

Il primo a credere nella Repubblica Popolare Cinese – che ha sempre giocato un ruolo importante, oltre i blocchi contrapposti USA-URSS - fu il nostro caro leader socialista Pietro Nenni, che nel 1955 incontrò Mao Tse-Tung ed ebbe lunghi rapporti di amicizia con Zhou Enlai, capo di governo della Cina socialista dal 1949 al 1976.

Grande importanza alla Cina socialista e alle sue riforme, la diede anche il già indimenticato Segretario e Presidente del Consiglio del PSI Bettino Craxi e il Ministro degli Esteri socialista Gianni De Michelis.

Ma non solo.

Pensiamo al Senatore della Democrazia Cristiana, Vittorino Colombo, più volte Ministro e Presidente del Senato.

Il Sen. Colombo, oltre ad essere stato fondatore della rivista “Mondo Cinese”, nel 1973, quale pubblicazione dell'Istituto Italo Cinese, fu in contatto diretto con Deng Xiaoping e Zhou Enlai e nel suo saggio fondamentale, ovvero “La Cina verso il 2000 – Il socialismo dal colori cinesi”, edito nel 1986 dalle Edizioni del Sole24 Ore, ci spiegò nel dettaglio il nuovo corso modernizzatore intrapreso dalla Cina socialista.

Una modernizzazione socialista – spiegava già il Sen. Colombo negli Anni '80 - fondata sull'armonia in ogni ambito; sul servizio della comunità; sulla non-egemonia e sulla non ingerenza negli affari interni dei singoli Stati e che coniuga confucianesimo e marxismo, aspetti che mirano a “distruggere l'egoismo”, cuore pulsante della concezione borghese del mondo, per far prevalere l'interesse comune.

E che permette la libertà religiosa, ma la considera un fatto privato.

E già allora il Sen. Colombo racconta di come Zhou Enlai, Primo Ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese, parlava di “superamento di un mondo bipolare”, auspicando la fondazione di un nuovo ordine, fondato sull'amicizia fra le nazioni, sulla base del mutuo rispetto.

Il caro amico prof. Giancarlo Elia Valori, importante manager e analista geopolitico, da moltissimi anni ci parla della Cina socialista, della necessità di studiarne il sistema e di cooperare con essa, promuovendo il sistema del BRICS.

In un suo importante articolo, il prof. Valori ha scritto: La modernizzazione cinese non è una visione che la Repubblica Popolare vuole imporre ad altri Paesi, come il caso dei tentativi d’occidentalizzazione che a tutti i costi quel sistema di produzione cerca d’imporre al mondo. Cercare la soddisfazione per il popolo cinese e il ringiovanimento della nazione è la missione base della modernizzazione cinese” (...) L’era del socialismo con caratteristiche cinesi fornisce una garanzia istituzionale più completa, una base materiale maggiormente solida, nonché una forza spirituale più attiva verso la modernizzazione nazionale. Si combinano i principi fondamentali del marxismo con caratteristiche cinesi attraverso la realtà specifica della Cina e con la sua cultura tradizionale. La spinta alla modernizzazione, l’approfondimento della sua comprensione teorica, la continua maturazione strategica e l’arricchimento della pratica, sono state avanzate in una serie di idee, nuovi punti di vista e lungimiranti conclusioni, che arricchiscono e sviluppano teorie modernizzatrici. Essa è una nuova analisi delle teorie che hanno promosso da anni le conquiste e i cambiamenti storici del Paese”.

E, nell'agosto del 2023, il prof. Valori scrisse, confermandosi ancora una volta profetico: “il gruppo BRICS è aperto ad aiutare i Paesi a svilupparsi, così come a promuovere gli investimenti e il commercio, e non impone mai precondizioni.

Ancora più importante, il gruppo BRICS difende la multipolarizzazione e il multilateralismo. Difendendo il multilateralismo, i Paesi BRICS lottano contro il concetto di Guerra Fredda ed aprono alla possibilità di costruire un ordine economico internazionale più giusto ed equo, da cui il mondo può trarre beneficio”.

Ed ha concluso il suo intervento sottolineando come Le economie emergenti, in particolare i Paesi BRICS, hanno sperimentato un’economia di vigorosa crescita e sono diventati importanti motori dello sviluppo economico globale. Tuttavia, di fronte a questi cambiamenti, i Paesi europei non hanno risposto attivamente. A parte le aspirazioni della Francia alla ricerca dell'autonomia strategica europea, esempi dall'Italia e altri Paesi parlano da soli: opportunità di sviluppo mancate, ostacoli terroristici, ignoranza e incompetenza politica”.

E siamo sempre lì.

Con una UE la cui classe dirigente non ne ha azzeccata una.

Una UE la cui classe dirigente sostiene una autocrazia di destra guidata da un comico che non vuole minimamente il dialogo; una UE che sostiene un riarmo inutile e costoso (mentre il comparto pubblico viene sempre più ridotto all'osso); una UE e una classe dirigente italiana che non fa nulla per arginare e colpire con forza il fenomeno delle baby gang e non fa nulla per combattere una violenza dilagante e gratuita che colpisce i settori più indifesi della società (dalle donne agli anziani) e non fa nulla per porre un argine a una società sempre più consumista, sempre meno moralizzata, sempre meno ordinata e civile.

E' facile sbandierare per anni, in campagna elettorale, lo slogan “sicurezza, sicurezza”. E parlare di “sicurezza internazionale”, ma in entrambi i casi senza sradicare le ragioni che portano all'instabilità e al caos.

La Repubblica Popolare Cinese, su questo, ha moltissimo da insegnare, ma occorre approfondire senza pregiudizio, con spirito pragmatico e da costruttori di ponti, come lo erano Nenni, Craxi, De Michelis, il Sen. Colombo e come lo è il prof. Valori.

Costruttori di ponti nel senso più serio del termine e non da boutade da fiction televisiva quale è quella del “ponte sullo Stretto di Messina”, intendiamoci.

A parlare, del resto, saranno i fatti, geopolitici ed economici, come sempre.

Spiace certo, che l'Italia, un tempo governata con serietà dal Centro-Sinistra (unico e autentico, quello formato da PSI – PSDI – PRI – DC - dal 1948 al 1993), sia finita molto male, con una classe dirigente di eredi del post PCI e del post MSI non adeguata alle necessità del Paese e della Storia.

Spiace altrettanto che l'UE, sognata da Ernesto Rossi, Altiero Spinelli e Eugenio Colorni e sostenuta un tempo da ideali socialisti, repubblicani, democratici, sia finita ben presto nelle mani di euro-burocrati e di fondamentalisti di un atlantismo irresponsabile e fuori tempo massimo.

Molti di noi rimpiangono Silvio Berlusconi, certo. Nel bene o nel male, molte cose le aveva dette e comprese. Nemmeno i suoi, alla fine, lo hanno ascoltato.

Siamo al punto in cui siamo. Ma i fatti parlano.

Chi, come la Cina, ha saputo imparare dalla Storia e dai suoi errori, ha oggi molto da dire e anche molto da insegnare. Chi non ha imparato... presto o tardi finirà per imparare, purtroppo a spese di tutti noi.

Luca Bagatin

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lunedì 1 settembre 2025

Venezuela e Colombia si oppongono allo spiegamento di forze militari USA. Articolo di Luca Bagatin

 

Il Ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Yván Gil, ha denunciato – nell'ambito della riunione straordinaria della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) - il crescente dispiegamento di forze militari USA nelle acque caraibiche.

Un dispiegamento che configura una violazione dello status di Zona di Pace, siglato dalla CELAC nel 2014 e del Trattato di Tlatelolco, del 1967.

Gil ha affermato che il Venezuela si trova di fronte a una situazione senza precedenti, sottolineando che Stiamo parlando di otto navi militari, con oltre 1.200 missili a bordo e quasi 4.200 soldati addestrati e pronti a intervenire”.

Egli ha respinto al mittente la giustificazione USA relativa alla presenza militare al fine di combattere il narcotraffico.

Il Ministro Gil ha sottolineato come il Venezuela sia libero da coltivazioni di droga, anche grazie alle operazioni di eradicazione condotte dalle forze armate bolivariane.

L'87% del traffico di cocaina in partenza dalla Colombia verso gli Stati Uniti utilizza la rotta del Pacifico”, ha sottolineato il Ministro – riportando dati dell'ONU - aggiungendo che solamente il 5% delle rotte del traffico tenta di attraversare il territorio venezuelano e che, di tale percentuale, “il 70% viene sequestrato dalle nostre forze”.

Il Ministro Yván Gil ha pertanto invitato il regime di Washington a ritirare le sue forze militari.

Dello stesso avviso anche il Presidente socialista della Colombia, Gustavo Petro, che nei giorni scorsi aveva fatto schierare 25mila soldati al confine con il Venezuela, per combattere il narcotraffico e rafforzare la sicurezza nella regione, ricevendo il plauso del Presidente socialista del Venezuela, Nicolas Maduro.

Gustavo Petro, nei giorni scorsi, relativamente all'azione statunitense, aveva ribadito il principio democratico di autodeterminazione dei popoli e l'opposizione a qualsiasi interferenza esterna.

Luca Bagatin

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RITRATTI DEL SOCIALISMO. Per comprendere il come e il perché in Occidente il socialismo è stato volutamente distrutto, ma anche il come e il perché sta rinascendo e dando vita a un nuovo ordine mondiale multipolare, più giusto e inclusivo

 

È in atto, a partire dai primi Anni '90, una distruzione sistematica del socialismo nel mondo.
In Italia lo abbiamo sperimentato con la falsa rivoluzione chiamata "Tangentopoli" (e prima con il falso scandalo P2, preludio di Tangentopoli, come spiegò anche il prof. Aldo A. Mola). 
Una distruzione voluta dal mondo liberal capitalista, con sede a Washington, Bruxelles, Berlino....
Tutte cose già ampiamente denunciate anche da Bettino Craxi.
Nel mio ultimo saggio, RITRATTI DEL SOCIALISMO, con prefazione di Ananda Craxi, parlo di questo.
Ma anche del riscatto socialista nel mondo extraeuropeo. E dell'avvenuto di un nuovo ordine mondiale multipolare, più equo e giusto, che sta soppiantando i vecchi regimi occidentali liberal capitalisti, antisocialisti e suprematisti.
 
RITRATTI DEL SOCIALISMO è disponibile a questo link: https://ilmiolibro.kataweb.it/libro/saggistica/670930/ritratti-del-socialismo/
 
Luca Bagatin
  
 

venerdì 29 agosto 2025

OLTRE LA NATURA e SOLE DI MOSCA. Poesie di Luca Bagatin

OLTRE LA NATURA

Poesia di Luca Bagatin

Musa nella foto: Vasilisa Semiletova 
Autore della foto: Andrey Bondarenko

Nel bosco 

Vestita di bianco 

Scalza 

Lo sguardo smarrito 

Un po' triste

Perché triste è il mondo 

Oltre la Natura 

Che ti avvolge 

Di cui tu sei parte 

Perché sei libera 

Selvaggiamente libera 

Di gridare al mondo 

La tua essenza 

Ed io ti osservo 

Sono l'albero 

Il vento 

L'acqua che ti rinfresca 

Sono il testimone 

Il narratore 

Che cerca di trasmettere 

Ciò che tu stessa trasmetti. 

Luca Bagatin

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SOLE DI MOSCA 

Poesia di Luca Bagatin

Musa nella foto: Vasilisa Semiletova 
Autore della foto: Stas Shchukin
 

Tu sei il sole.

Occhi chiari intensi

Capelli rossi

Morbidi come

La seta

Che avvolge

La tua Anima.

Labbra rosa o rosse...

Sembri un dipinto di Tamara de Lempicka,

Una poesia dannunziana.

Una notte ti sognai,

Ragazza di Mosca

Dall'anima romantica e guerriera.

Mi ricordi Lada, la Dea della bellezza e dell'Amore.

Ma anche Vesna, Dea della primavera, della gioventù e della vittoria.

Ti sognai, con me, sotto la pioggia.

E al risveglio

Scrissi

Dedicandoti questa poesia:

Ragazza sotto la pioggia.

Attraversando le strade della città.

Mi tolgo la giacca

Per coprirti.

Insieme, camminiamo per la strada.

Dove ci porterà?

Verso il futuro”

Luca Bagatin

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La Repubblica Popolare Cinese celebra l'80esimo anniversario della vittoria nella lotta antifascista. Articolo di Luca Bagatin

 

Il prossimo 3 settembre, a Pechino, si terranno le celebrazioni dell'80esimo anniversario della vittoria nella Guerra di Resistenza del Popolo Cinese contro l'aggressione giapponese e nella Guerra Mondiale Antifascista.

Nell'occasione, si terrà una grande parata militare alla presenza di 26 capi di Stato e di governo, invitati dal Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping.

Fra i principali invitati, il Presidente russo Vladimir Putin e il leader della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Jong Un, i cui Paesi hanno storicamente dato un forte contributo alla lotta antifascista e contro l'aggressione del Giappone militarista.

Saranno presenti i leader di Kazakistan, Kirghizistan, Uzbekistan, Tagikistan, Turkmenistan, Bielorussia, Armenia, Azerbaigian, ovvero ex Repubbliche dell'URSS che hanno dato il loro importante contributo nella Grande Guerra Patriottica contro il nazifascismo.

Presenti anche i leader di Paesi amici e fraterni della Repubblica Popolare Cinese, ovvero i Presidenti di Vietnam, Laos, Cuba, Cambogia, Indonesia, Malesia, Myanmar, Maldive, Mongolia, Pakistan, Nepal, Zimbabwe, Repubblica del Congo, Iran, Serbia e Slovacchia. Quest'ultima, guidata dal socialista Robert Fico, peraltro membro dell'Unione Europea e della NATO.

Il Viceministro degli Esteri cinese, Hong Lei, in merito alla Guerra di Resistenza del Popolo Cinese, ha ricordato come questa sia stata la prima vittoria completa nella lotta di liberazione nazionale della Cina e come questa abbia profondamente ispirato i popoli dei Paesi colonizzati di tutto il mondo, al fine di lottare contro l'oppressione e la liberazione dall'imperialismo.

Egli ha sottolineato come l'ascesa dei Paesi del Sud del mondo sia evidente e come questa stia “rimodellando radicalmente il panorama globale”.

Oggi, infatti, il Sud del Mondo rappresenta una nuova forza di speranza e di emancipazione per tutti i popoli oppressi.

Egli ha spiegato come, negli ultimi quarant'anni, la quota del PIL globale dei Paesi del Sud del Mondo sia aumentata dal 24% a oltre il 40% e come questi abbiano contribuito fino all'80% della crescita economica globale.

Ed ha sottolineato come, oltre 80 anni fa, i popoli amanti della pace in tutto il mondo si siano uniti per costituire un ampio fronte antifascista, contro i brutali aggressori e gettare le basi per l'ordine internazionale del dopoguerra.

Hong ha ribadito, pertanto, che la Cina è pronta a collaborare sia con i Paesi del Sud del mondo che con tutti gli altri Paesi, al fine di “promuovere un mondo multipolare più equo e ordinato” e “una globalizzazione economica inclusiva e benefica e contribuire congiuntamente alla giusta causa della pace, dello sviluppo e del progresso nel mondo”.

Luca Bagatin

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giovedì 28 agosto 2025

Riflessioni su Intelligenza Artificiale, sulla società fondata sul possesso e sul danaro e sulle dinamiche umane. Di Luca Bagatin

 

I social e internet sono divertenti, ma hanno trasformato la società in peggio.

Ovviamente nessuno vorrà mai ammetterlo.

Ma è un fatto.

Il social e internet annichiliscono il pensiero, la capacità di scrivere e quindi di ragionare.

Sdoganano voyeurismo e bassi istinti. Che sì, piaccia o non piaccia, anche quelli fanno parte dell'essere umano.

La tecnologia modifica la psicologia delle masse e quindi della società.

Le società cosiddette libere, in realtà, sono molto più esposte.

Non è un caso se l'attuale società Occidentale è degenerata ed è diventata meno colta e stupida e così la sua classe dirigente.

Quando demandi alla calcolatrice di fare i conti e perdi l'abitudine di farli tu stesso, a mente o con carta e penna, rinunci ad allenare la tua mente.

Sono un libertario assoluto (molto più di quanto si possa anche solo immaginare), ma sono anche un osservatore imparziale e critico.

Se così non fossi, probabilmente, finirei per distruggere ogni cosa, perché la libertà assoluta porta a questo.

Non sono mai stato per la proibizione delle droghe, ma so bene che esse sono deleterie.

La tecnologia funziona allo stesso modo e con gli stessi identici meccanismi.

Non è affatto vero che dipende da come la usi.

Perché, quando una cosa esiste, finirai presto o tardi per volerne sperimentare TUTTI gli usi possibili e immaginabili.

Non ho altra ricetta salvo il: pensa prima di creare le condizioni per il tuo stesso annientamento

(Luca Bagatin)

L'uso delle tecnologie moderne, come internet e I.A., senza adeguata formazione, potrebbe essere deleterio.

Che è ciò che è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno oserà mai limitarne l'utilizzo a chi non è adeguatamente formato (a iniziare dagli enormemente irresponsabili genitori, che permettono l'uso di internet e dello smartphone ai loro figli minorenni!!!!).

(Luca Bagatin)

Una società fondata sul danaro è una società fondata sulla prostituzione, delle menti e dei corpi.

(Luca Bagatin)

La società di Orwell la possiamo vedere nel sistema della pubblicità commerciale.

Ad esempio con le pubblicità "mirate" che ci appaiono su Facebook. O con il lavaggio del cervello operato dalla pubblicità commerciale stessa.

Un popolo civile e evoluto dovrebbe mettere al bando certi sistemi, che sono profondamente totalitari e all'origine del totalitarismo e del controllo della mente e delle abitudini delle persone.

(Luca Bagatin)

Siamo tutti e tutte uomini e donne oggetto, nella società liberal capitalista, commerciale e fondata sul danaro.

Non rendercene conto è la cosa peggiore e farà sì che, tale società, si riproduca in questo modo, nel corso nei secoli.

(Luca Bagatin)

Ciò che contesto alla sinistra borghese occidentale è l'idea di essere tutti universalmente uguali.

In realtà siamo tutti differenti (anche da area geografica a area geografica) e spesso persino incompatibili e inconciliabili.

Nulla di scandaloso, è una realtà incontrovertibile.

Questo è un concetto molto diverso rispetto all'uguaglianza dei punti di partenza, che dovrebbe essere garantita a tutti.

Questa un'altra sostanziale differenza fra sinistrismo borghese e socialismo, che, rettamente inteso, è sviluppato, in ogni Paese, tenendo conto delle peculiarità dei rispettivi popoli e delle rispettive mentalità.

(Luca Bagatin)

Affidabilità.

Frequentate solo persone affidabili.

Vedrete che presto rimarrete soli.

Cercate di essere affidabili.

Vedrete che tutti vi cercheranno.

A quel punto, ignorateli.

(Luca Bagatin)

Uomini e donne gelosi/e non li ho mai capiti/e.

Noi siamo di noi stessi e di nessuno altro.

Non esiste una proprietà esclusiva.

Il sentimento, la passione, che diventa possesso si chiama malattia mentale.

E come tale va definita e trattata.

L'illusione, fornita, promossa e diffusa dalle empie religioni monoteiste istituzionalizzate spesso di matrice mediorientale (il cristianesimo fra queste), ha danneggiato profondamente l'amore libero e inculcato nelle menti questa patologia chiamata "gelosia".

È venuto il momento di trattarla con il giusto peso che merita.

(Luca Bagatin)

Le religioni monoteiste di matrice mediorientale (cristianesimo compreso ovviamente) e i loro libri cosiddetti "sacri" sono riuscite a produrre, nella Storia, abnormi aberrazioni e manipolazioni mentali.

Essendo per la libertà assoluta mi guarderei bene dal proibirle (tranne le loro manifestazioni pubbliche e esteriori, ovvero propagandistiche).

Uno studio critico su di esse andrebbe fatto, a partire dalle scuole, proprio per salvaguardare la sanità mentale delle comunità.

(Luca Bagatin)

Se lo volesse, Trump, avrebbe il potere di porre fine al regime di Zelensky e Nethanyau a partire da domani.

Se lo volesse potrebbe anche lavorare per costruire una NATO globale volta ad evitare la costituzione di governicchi destabilizzatori e potrebbe finalmente promuovere la lotta al terrorismo e cyber terrorismo internazionale.

Il fatto è che non vuole farlo.

Continua a nicchiare e a dire una cosa e a ritrattarla.

Sembra uno del vecchio PCI. Che dice una cosa, ne pensa un'altra e ne fa un'altra ancora. Doppiezza peraltro tipica anche dei fascismi.

(Luca Bagatin)

Non dare mai nulla per scontato.

Chi oggi è tuo amico, potrebbe diventare tuo nemico.

Chi oggi è tuo nemico, potrebbe diventare tuo amico.

Soprattutto, non dare mai per scontato te stesso.

E' l'unica persona sulla quale puoi contare.

Gli altri hanno più bisogno di te di quanto tu possa averne dagli altri. Ma non fidarti mai completamente degli altri.

Rimani distaccato.

(Luca Bagatin)

Nelle cose che dico e scrivo non cerco mai il consenso.

Faccio ragionamenti e cerco ragionamenti.

Preferisco scandalizzare (pur non dicendo nulla di cosi eclatante, anzi, ma c'è sempre chi si scandalizza), piuttosto che ricercare il consenso.

Se fossi popolare mi preoccuperei. Vuol dire che sto facendo ragionamenti sciocchi e banali, da dare in pasto a chi ama le cose semplici. Spesso vuote e senza costrutto.

Sarei infatti un pessimo politico, inteso come colui il quale percula le masse, per ottenere consenso.

E' così interessante il ragionamento e lo svisceramento dei problemi, invece! Ma ragionare non significa parteggiare per qualcuno o qualcosa.

Significa andare oltre.

Ecco, a me interessa quell'oltre.

(Luca Bagatin)

 

mercoledì 27 agosto 2025

Volevo tutto

"Volevo tutto. Non potendo avere tutto ciò che volevo, ho imparato a rinunciare anche a ciò che avrei potuto avere"

(Luca Bagatin)