venerdì 26 maggio 2017

DALL'ARCHIVIO: Intervista di Marzia Pomponio a Luca Bagatin dell'8 luglio 2014 per www.notiziebucate.blogspot.it

Blogger da dieci anni – con circa cinque milioni di visualizzazioni – firma del quotidiano nazionale “L’Opinione”  diretto da Arturo Diaconale, ha collaborato e collabora con diverse importanti testate e riviste, tra cui “La Voce Repubblicana”, “Politicamagazine.info”, “Terza Repubblica” diretta dall'editorialista Enrico Cisnetto, “Camicia Rossa”, “Il Pensiero Mazziniano”, “YR Magazine” organo ufficiale del Rito di York del Grande Oriente d'Italia e “Officinae”, la rivista ufficiale della Gran Loggia d'Italia degli ALAM, diretta da Luigi Pruneti.
"Universo massonico" edito dalla Bastogi
Gli studi risorgimentali sui banchi di scuola e l’ammirazione per il Generale Giuseppe Garibaldi lo avvicinano agli ideali e ai propositi della cultura repubblicana, laica e liberalsocialista. Simpatizzante della politica libertaria di Riccardo Schicchi, Moana Pozzi e Ilona “Cicciolina” Staller – sua grande amica nella vita con la quale ha di recente collaborato in progetti politici e culturali – entra in politica a soli 17 anni, prima nei Verdi  e successivamente come sostenitore di alcune battaglie dei Radicali (ad appena  20 anni, nel 1999, ha condotto la campagna Emma for President per Emma Bonino al Quirinale, partecipando anche, nella primavera dello stesso anno, alla campagna elettorale della Lista Bonino). Approdato al Partito Repubblicano Italiano per poi abbandonarlo, ha fondato alcuni anni dopo “Amore e Libertà”, un movimento che definisce “(anti)politico e (contro)culturale”, che al di fuori dei partiti e delle ideologie si propone di gettare le basi per una possibile “Civiltà dell'Amore”.
Luca Bagatin presenta "Ritratti di Donna" con Debdeashakti che ne ha curato la prefazione
Lui è Luca Bagatin, autore del recente “Ritratti di Donna”, Ipertesto Edizioni, e di “Universo Massonico”, il suo primo saggio, edito dalla Bastogi nel 2012 con prefazione del prof. Luigi Pruneti, ex Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia – anche lui suo grande amico. Bagatin è, infatti, un grande appassionato e studioso di massoneria ed esoterismo, tanto che diversi suoi articoli sono stati pubblicati nelle maggiori riviste e pubblicazioni massoniche italiane e citati sulle pagine di Wikipedia, dell’Enciclopedia on line più consultata al mondo.
Un cultore della materia che capita di conoscere proprio nel periodo in cui si è tornati a parlare di massoneria e massoni, identificazione sufficiente a far nascere diffidenza se non addirittura timore nell’opinione pubblica. Sfatiamo dunque alcuni falsi miti che ci aiutano a capire cosa c’è dietro quella che sembra essere una nuova “caccia alle streghe”.
D. Chi sono i massoni oggi? E cos’è la Massoneria?
R. La Massoneria è un'Istituzione di elevazione morale e spirituale che si fonda su tre principi: Fratellanza, Libertà e Uguaglianza, così come ci ricorda il conte Alessandro Cagliostro, Grande Iniziato. La Massoneria, oltre a praticare e predicare gli ideali di fratellanza e di emancipazione sociale, è un'istituzione essenzialmente spirituale in quanto studia e approfondisce il simbolismo arcaico e archetipico presente in noi da sempre. Lo psicanalista Carl Gustav Jung parla, infatti, di archetipi, che non sono altro che il bagaglio di simboli e allegorie insite nel nostro inconscio. È dunque un’Istituzione spirituale e culturale che ha fra i suoi scopi lo studio e l'interiorizzazione dei simboli arcaici, oltre che la fratellanza universale.
D. Universo Massonico” è il tuo primo saggio. Mi ha stupito la corposa bibliografia. 
R.  È essenzialmente una raccolta di articoli che ho scritto dal 2004 ad oggi. La bibliografia che ho raccolto è relativa ai saggi consultati in questi anni.
 D. Leggevo in questi giorni che la Massoneria sta per compiere tre secoli di vita…
R. Ufficialmente è nata a Londra nel 1717. Parliamo almeno della Massoneria cosiddetta speculativa, quella filosofica. Le prime logge massoniche operative, invece, sono precedenti e risalgono al Medioevo. Le logge operative erano formate da muratori, quindi da operai, maestri d'arte, ai quali dobbiamo la costruzione delle cattedrali gotiche. Attraverso le loro conoscenze gnostiche – che si rifacevano alla Geometria Sacra dell’Antica Grecia e dell’Antico Egitto – i massoni operativi hanno costruito le cattedrali gotiche con uno specifico simbolismo che ha precisi significati spirituali ed esoterici. Nel 1717, grazie all'interesse delle classi nobiliari per la Geometria Sacra e l'esoterismo, è stata costituita quella che adesso si chiama la Gran Loggia Unita d’Inghilterra.
D.   Cosa rende così longeva, immortale, questa istituzione? Qual è il motivo per cui dopo tre secoli di vita è ancora ben salda, tanto che proprio di recente si è tornato molto a parlare di Massoneria e massoni?
R. Perché l'uomo, fondamentalmente, ricerca la spiritualità. Le persone che non trovano la pace interiore nelle religioni, non riescono cioè a colmare le lacune spirituali,o a trovare risposte nella politica, trovano nella Massoneria il posto ideale, in quanto si tratta di un’istituzione che non impone nulla, è priva di dogmi. Questo è il motivo per cui moltissimi giovani si stanno avvicinando alla Massoneria. Diciamo che la Massoneria crede nel Grande Architetto dell’Universo che sarebbe il Dio universale. Però, di fatto, chi è questo Dio universale? Non è altro che l’anima umana, la ricerca del Divino che è in noi, come spiego diffusamente anche nel mio libro.
D. Ciò che non cambia nel corso dei secoli è l’attribuzione alla Massoneria di connotati negativi...
R. Diciamo che nel corso dei secoli c’è stata una sistematica operazione denigratoria nei confronti della Massoneria, in particolare da parte della Chiesa cattolica, la quale ha visto nella Massoneria – proprio per la sua incessante ricerca spirituale e gnostica – una potenziale concorrente. Il simbolismo che sottende tutte le religioni, in realtà, è un simbolismo che esiste da millenni. In Massoneria tale simbolismo è pane quotidiano, mentre la Chiesa cattolica se ne è appropriata, spesso per ragioni “politiche” e “mediatiche”. La Santa Inquisizione, nel XVIII secolo, ha quindi deciso di perseguitare i massoni, costringendoli a riunirsi segretamente. Si trattava solo di un pregiudizio della Chiesa cattolica nei confronti di chi ricercava una spiritualità gnostica, neopagana si direbbe oggi. Il primo martire della Massoneria è stato Tommaso Crudeli, poeta fiorentino. Altro martire da ricordare è il conte Alessandro Cagliostro, che tanti erroneamente o volutamente associano a Giuseppe Balsamo. In realtà Balsamo era un impostore che la Chiesa cattolica aveva assoldato apposta per denigrare il conte di Cagliostro, che invece era un vero Grande Iniziato. A lui si deve la fondazione della Massoneria di Rito Egizio, con lo scopo di riunificare tutte le Obbedienze massoniche del mondo. Non esiste, infatti, una sola Massoneria: purtroppo c'è ancora una certa acredine fra la Massoneria di matrice “tradizionale” e anglosassone e la Massoneria di matrice liberale o francese.
Un’altra ragione per la quale la Massoneria è stata guardata con un certo sospetto è data dall'entrata in gioco del potere politico di re e regine, in particolare cattolici, che si sono accaniti contro i massoni temendo volessero sovvertire l’ordine costituito, perché i massoni parlavano di uguaglianza e in ambiente aristocratico era impensabile poter frequentare un borghese o un operaio.
In tempi recenti, con il falso scandalo P2, i partiti politici italiani, già compromessi –  e parlo in particolare delle forze del cosiddetto “compromesso storico” –  hanno fatto di tutto per dare la colpa ai massoni della crisi politica che attanagliava il nostro Paese. In realtà il malaffare era unicamente politico. Tuttavia, attraverso un’operazione mediatica, si è preferito incolpare Licio Gelli e tanti altri cosiddetti “piduisti”, che poi sono stati tutti assolti perché non complottavano contro nessuno. La medesima cosa è successivamente accaduta nell'ambito dell'inchiesta condotta dal giudice Agostino Cordova,  nella quale si è voluto ingiustamente equiparare la Massoneria alla mafia. Altra inchiesta finita con assoluzioni. In realtà, personalmente, non conosco neanche un massone che occupi un posto di potere. Conosco invece molti disoccupati che sono massoni. In tempi di crisi, in effetti...
D. Cosa ti fa essere così certo che lo scandalo P2 sia stato un po’ tutto gonfiato e che Gelli non abbia fatto alcun complotto o nulla di quanto fu accusato? Hai avuto accesso ai documenti giudiziari dell’inchiesta?
R. L'inchiesta relativa alla P2 si è conclusa con le sentenze di assoluzione di tutti i componenti della Loggia Propaganda numero 2. Le sentenze emesse dalla Corte d'Assise di Roma risalgono al 1994 e al 1996 e sono pubbliche. L' “affaire” P2 fu un falso scandalo e a dirlo sono le sentenze stesse.
Se poi vogliamo parlare del cosiddetto “programma” di Gelli, ovvero il famoso Piano di Rinascita Democratica – che altro non era che una lista di buoni propositi, purtroppo mai attuati – possiamo dire che fu un programma di riforme liberali, fatto passare dai media e dai soliti politicanti come un piano golpista. Gelli servì come perfetto capro espiatorio di tutto il malaffare politico dell'epoca, in particolare della Democrazia Cristiana e anche in qualche modo del Partito Comunista, che non poteva sopportare i programmi e i propositi di matrice liberaldemocratica, proposti, peraltro, da un massone. In quegli anni – parliamo della fine anni ’70 inizi anni ’80 –  stava evidentemente per scoppiare Tangentopoli e, per evitare tale scandalo, la DC e  il PCI in particolare, decisero di fare ricadere la responsabilità sui soliti massoni, approfittando del fatto che tanto sono sempre stati odiati da tutti: dai fascisti, dai comunisti e dalla Chiesa cattolica. Ecco come è nato il falso scandalo P2.
Che poi Gelli avesse in piedi eventuali affari dal punto di vista profano è un altro discorso, ma che esula completamente da ciò che è stata la Loggia Propaganda numero 2 e la Massoneria in particolare. La cosa curiosa di tutto ciò è che di queste cose ne ha parlato solo il giornalista Pier Carpi, ed è stato oscurato da tutti i media.
Pier Carpi –  giornalista, scrittore, regista e fumettista, molto amico di Licio Gelli –   faccio notare è morto povero, per cui non ha ricevuto alcun aiuto da Gelli. Non si poteva dire fosse pertanto un “raccomandato”. In “Universo Massonico” parlo diffusamente di Pier Carpi e dei suoi saggi in cui racconta la vita di Gelli, del falso scandalo P2 e quindi cosa è realmente accaduto. Sono stato l'unico ad aver recensito tali libri, assieme al saggio del prof. Aldo A. Mola, che, con tanto di documenti, dimostra che anche la cosiddetta Commissione Anselmi fu una grande bolla di sapone.
Personalmente poi, sono un caro amico del Generale in pensione Umberto Granati, che peraltro era iscritto alla Loggia Propaganda 2. Sono l'unico, anche qui, ad aver recensito il suo libro, “Diario di un piduista”, ove racconta tutta la vicenda.
D. Mi citi testimonianze di persone che o facevano parte della P2 o erano legate da amicizia a Gelli. Non credi che questi legami sottraggano credibilità alla loro tesi?
R. Il prof. Aldo A. Mola è uno studioso accreditato in tutto il mondo, che certo non fece parte della Loggia Propaganda 2.Ne fecero parte invece il cantante Claudio Villa, il comico Alighiero Noschese, addirittura l'eroe dell'antiterrorismo e della lotta alla mafia Carlo Alberto Dalla Chiesa (mandato a morire in Sicilia, senza scorta, dal Governo Spadolini). Tutti criminali, costoro? Ma siamo seri, per favore.
D. Come hai accennato, la Massoneria è fatta spesso passare come un gruppo dove conviene entrare per essere tutelati e agevolati con reciproci scambi. Nel definire la Massoneria invece parli di un’adesione legata “solo” ad una condivisione di ideali. Di questo rimarranno delusi in molti che si chiederanno dov’è allora l’utile di entrare in Massoneria. In fondo per sentirsi appartenere a degli ideali non serve la Massoneria…
R. Chi entra in Massoneria per ricavarne vantaggi personali farebbe meglio a rivolgersi altrove. È al massimo fra i politici che ci si spartisce il potere, spesso, non certo fra massoni. L’ideale di base della Massoneria è costituito, è vero, dal reciproco aiuto, ma nel senso che tutti i massoni si considerano fratelli e mirano alla fratellanza universale. I massoni aiutano, attraverso il loro percorso spirituale e attività di beneficenza anche il prossimo, ovvero anche persone al di fuori della Massoneria. Come dicevo prima, la Massoneria è un’istituzione spirituale e filosofica. Chiaramente non è indispensabile entrare in Massoneria per portare avanti un certo tipo di principi e di valori. Voltaire, grande filosofo, entrò in Massoneria solo un anno prima di morire, infatti, rimanendo Apprendista per tutta la vita. Penso che il suo esempio dovrebbe essere d'insegnamento per molti. Profani e massoni.
Con questo non voglio dire che non ci sono state persone corrotte in Massoneria, purtroppo ci sono e ci sono state, come in qualsiasi altra associazione culturale, partito politico o sindacato. Ad ogni modo, se si entra in Massoneria per interessi privati, perché attraverso la conoscenza di persone importanti ci si aspetta una certa “convenienza”, allora credo che si sia sbagliato posto. In Massoneria si trovano persone di tutti i ceti sociali, per cui essendo un posto sociale,  un po’ come facebook, puoi stringere amicizia con persone importanti ed entrare in un certo giro importante. Può accadere in Massoneria, così come in qualsiasi altra associazione. Relativamente alla corruzione posso solo dire che è un aspetto purtroppo connaturato all'essere umano. In Massoneria, almeno, ti insegnano a trascendere l'umano per raggiungere il divino. Sta a te scegliere se elevarti e quindi “levigare la tua pietra grezza” –  come si dice in gergo massonico – oppure rimanere, nei fatti, un semplice profano corrotto.
D. Mi hai parlato di più Obbedienze massoniche. Quante esistono oggi in Italia?
R. Moltissime perché è sufficiente recarsi da un notaio per costituire, con regolare atto, un'Obbedienza massonica. Tuttavia ritengo che la regolarità massonica vada analizzata sotto il profilo storico-esoterico, oltre che spirituale e iniziatico. Da questo punto di vista le uniche Obbedienze massoniche storiche e accreditate sono il Grande Oriente d’Italia, fondato nel 1805, e la Gran Loggia d’Italia degli ALAM, fondata da Saverio Fera nel 1908 e originata da una scissione del GOI. Attualmente è peraltro l’unica Obbedienza massonica che permette anche alle donne di entrare.
D. Mi anticipi una domanda: tra le varie interviste riportate verso la fine del tuo “Universo massonico” citi un unico libro che ha trattato l’argomento donne e Massoneria (l’autrice è Francesca Vigni). Che ruolo hanno le donne? Possono entrare in Massoneria però non fare un certo percorso di carriera o vi è parità con gli uomini?
R. Nella Gran Loggia d’Italia possono entrare tranquillamente e intraprendere il normale percorso iniziatico. Per quanto riguarda il Grande Oriente d’Italia invece, purtroppo ancora oggi non è possibile. Il GOI ritiene, infatti, che il  simbolismo massonico sia solamente solare – e quindi maschile – e non lunare. Tuttavia se si osservano gli antichi culti solari, quello di Iside ad esempio, erano officiati da sacerdotesse, quindi da donne. Mi auguro che il GOI, pertanto, sani presto tale contraddizione massonica.
Nel mio secondo libro, “Ritratti di Donna”, all’ultimo capitolo parlo del mito della Donna Selvaggia, di cui racconta la dott.ssa Clarissa Pinkola Estés, psicanalista junghiana. Lei parla proprio degli archetipi simbolici che si rifanno per molti versi anche al simbolismo massonico, di matrice femminile. Per cui è veramente antistorico e assurdo che vi siano Obbedienze massoniche ove permangono ancora tali pregiudizi. In Francia, nel Grande Oriente di Francia, gemellato peraltro con la Gran Loggia d’Italia, è solo dal 2010 che fanno entrare anche le donne.
Nella Gran Loggia d’Italia le donne hanno iniziato ad entrare durante la gran maestranza di Giovanni Ghinazzi. Ad ogni modo ci sono dei precedenti storici che risalgono al Gran Maestro Giuseppe Garibaldi, allora Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, il quale iniziava le donne. Ha iniziato per esempio Madame Blavatsky, un’occultista russa di cui parlo molto anche in “Universo Massonico”, che ha combattuto con lui nella battaglia di Mentana. E poi c’è stato Ernesto Nathan, grande sindaco di Roma, mazziniano  e garibaldino, anche lui assolutamente favorevole all’entrata delle donne.
Sia nel primo sia nel secondo mio libro ho inserito l’intervista realizzata all’ex Gran Maestra della Gran Loggia Femminile d’Italia, Gabriella Bagnolesi – Obbedienza fondata, fra l’altro, da Franca Bettoja, moglie di Ugo Tognazzi.
D. Soffermiamoci su queste due Obbedienze massoniche storiche. C’è una prassi da seguire per entrarci, immagino.
R. La domanda di adesione può essere presentata anche via internet, oppure attraverso la conoscenza di un amico che fa già parte di un'Obbedienza massonica. Successivamente l'aspirante iniziato è chiamato ad un colloquio, ove si indagano le motivazioni che spingono il candidato ad entrare in Massoneria. Se al termine del colloquio permane l’intenzione dell'aspirante iniziato ad entrare nell'Istituzione, sono fissati successivi colloqui sino ad arrivare all’iniziazione. Tutto ciò è una sorta di pre-selezione legata semplicemente all’intenzione di capire chi si ha davanti, se le sue motivazioni sono mosse da effettivo interesse per il percorso massonico, se si hanno eventuali pendenze penali, ecc. A tal proposito si chiede, infatti, il certificato penale, che deve essere assolutamente pulito pena il rigetto della domanda.
D. Superati questi scalini selettivi si arriva all’iniziazione. Come avviene la cerimonia dell’iniziazione? Quali i particolari rituali?
R. Il rito d'iniziazione è molto particolare e ovviamente non può essere pubblico, così come anche le varie tornate di loggia, al fine di garantire il giusto raccoglimento meditativo da parte dei partecipanti. Non possono essere presenti persone estranee anche per evitare derisioni da parte di esterni nel vedere magari qualche massone anziano camminare facendo particolari rituali che rientrano nel cerimoniale. Per chi, infatti, non ha conoscenza della Massoneria, presenziare ad un rito di  iniziazione potrebbe far sorridere. In realtà, studiando e approfondendo il significato dei simboli, si comprendono le ragioni per cui vengono fatti in un determinato modo. I rituali d'iniziazione si trovano in numerose pubblicazioni massoniche reperibili in qualsiasi libreria. È chiaro che è sconsigliato all'aspirante iniziando di leggerlo prima, ma ciò solo in quanto, conoscendolo già, si perderebbe, per così dire, tutta la “magia” dell'iniziazione rituale”.
D. Si parla di carriera nella Massoneria. Come avviene la scalata?
R. Più che di carriera e di “scalata”, parlerei di percorso iniziatico, spirituale. La carriera ha senso se hai posizioni di potere, ma in Massoneria tutti sono liberi ed eguali. Vi sono solo gradi diversi, perché diversa è la profondità della meditazione che in ambito massonico si pratica. Ci sono quindi, in questo senso, diversi gradi che potremmo definire di “apprendimento”. Il primo grado è quello di Apprendista, che consente di assistere alle cerimonie senza però poter intervenire. Poi c’è il grado di Compagno e infine quello di Maestro. Questa è la cosiddetta Massoneria Azzurra. Poi ci sono, eventualmente, gli Alti Gradi, contenuti in vari Riti. La Gran Loggia d’Italia riconosce, dopo il grado di Maestro Massone, solo il Rito Scozzese Antico ed Accettato, che si rifà anche ad un certo simbolismo dei Templari nel periodo in cui si rifugiarono in Scozia per sfuggire alle persecuzioni di Filippo il Bello e dell'Inquisizione. Nel Grande Oriente d’Italia, invece, vi sono vari Riti oltre quello Scozzese: c’è il Rito di York, il Rito Simbolico Italiano, il Rito Noachita e il Rito Egizio di Memphis e Misraim.
Il funzionamento è un po’ come l’università: una scuola dove approfondisci sempre di più gli studi.  L’unico divieto in Massoneria è parlare di religione o di politica, perché sono due argomenti che creano divisione e, dovendo essere preservata l’unità tra fratelli e sorelle, si evitano. Non parlare di religione tuttavia non vuol dire essere ateo, perché per entrare in Massoneria è necessario avere una visione spirituale della vita.
D. Se non si può parlare di politica perché ritenuto un argomento fonte di conflitti e divisioni tra fratelli e sorelle, non è un controsenso poi accettare l’ingresso di politici?
R. I politici sono pur sempre persone  e come tali hanno la possibilità di entrare in qualsiasi tipo di associazione, purché ne rispettino le regole. Regole che in Massoneria sono chiare: in loggia non si parla né di politica né di religione. Puoi parlare di spiritualità e di questioni sociali, ma è un altro tipo di discorso.
D. La parlamentare del M5S Tiziana Ciprini agli inizi di giugno ha scatenato un nuovo chiacchiericcio sui massoni, perché durante un intervento in aula a Montecitorio, ha fatto il gesto di infilare la mano nella giacca, e lo stesso ha fatto il suo collega di partito seduto accanto. I media hanno parlato di gesto massonico, facendo notare che anche Grillo lo fece durante la trasmissione di Bruno Vespa nella quale fu ospitato, e sono state comparate foto di personaggi storici, dichiarati massoni, nell’atto dello stesso gesto, da Napoleone a Karl Marx, George Washington, Mozart, Cavour, Giuseppe Mazzini, fino ad arrivare a Berlusconi. Casualità o un reale linguaggio in codice della massoneria?
R. Veramente, fra i personaggi storici che citi, vi sono anche non massoni, a onor del vero. Penso a Mazzini, ad esempio, ma non solo. A parte questo, non mi risulta che il gesto della signora Ciprini sia, ad ogni modo, un gesto – per così dire –  “massonico”. Anche se lo fosse sarebbe assurdo, visto che i cosiddetti gesti rituali si fanno solo in loggia, se non altro perché è li che hanno un significato.
D. Se i simboli massonici hanno significato solo in loggia, perché allora, come dichiari anche nel tuo libro “Universo Massonico”, esistono numerosi simboli massonici disseminati nella letteratura e in alcune opere musicali contemporanee? E perché questa esigenza di lasciare simboli nelle opere, di utilizzare cioè un linguaggio in fin dei conti decodificabile solo da una nicchia di persone?
R. La letteratura e la musica sono forme di espressione artistiche e la Massoneria è chiamata anche Arte Reale, ovvero l'arte di coloro i quali costruiscono il proprio Tempio interiore. Quali arti migliori della letteratura e della musica per trasmettere, dunque, ideali e principi così alti e profondi, anche e proprio attraverso l'emozione di un romanzo o di una composizione musicale? È pratica antichissima che gli artisti nascondano nelle loro opere messaggi di tipo esoterico, anche non strettamente massonici. Fra i musicisti contemporanei che, attraverso le loro opere, trasmettono messaggi esoterici posso citarti un caro amico: Fabio Mengozzi, giovane astigiano la cui musica è riconosciuta e suonata a livello internazionale. E, oltre ad averlo intervistato di recente, gli ho dedicato un'intera sezione del mio “Universo Massonico”. Lui, fra l'altro, a sua volta, mi dedicò la composizione “Segreta Luce”, come si può osservare anche nel frontespizio dello spartito musicale – presente anche in un video su Youtube – che reca il mio nome.

Marzia Pomponio
http://notiziebucate.blogspot.it

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