giovedì 18 settembre 2025

Il Congresso argentino respinge i veti di Miei e approva le leggi per l'aumento dei finanziamenti per l'assistenza pediatrica e l'università. Esulta la piazza, che inneggia all'opposizione peronista. Articolo di Luca Bagatin

E dopo aver perso le elezioni nella provincia di Buenos Aires, lo scorso 7 settembre, il regime liberal capitalista di Javier Milei, ha perduto anche l'appoggio del Congresso argentino, che mercoledì scorso ha votato, a larghissima maggioranza, contro i veti che egli aveva posto contro due leggi che prevedevano maggiori finanziamenti nell'ambito dell'assistenza pediatrica (aumento di stipendio per tutti gli operatori sanitari e acquisto di forniture per gli ospedali pediatrici) e delle università pubbliche.

L'opposizione peronista ed anche diversi deputati un tempo sostenitori di Milei, bocciando tali veti, hanno dunque approvato in via definitiva le due leggi.

Grande esultanza di gran parte della popolazione argentina, che è scesa festante nella piazza di fronte al Congresso e in diverse città argentine quali Rosario, Córdoba, Santa Fe e Tucumán.

Una folla in festa si è riunita – cantando canzoni peroniste, dedicate alla memoria di Evita e Juan Domingo Perón, ma anche dell'ex Presidente peronista Nestor Kirchner - anche sotto al balcone dell'abitazione dell'ex Presidentessa argentina, la peronista Cristina Fernandez de Kirchner, agli arresti domiciliari con la pretestuosa accusa di corruzione.

Cristina Kirchner, che non potrà presentarsi alle elezioni legislative del prossimo 26 ottobre, è diventata il simbolo della lotta peronista contro il regime liberal capitalista di Milei e le sue politiche di macelleria sociale (dalla scuola alla sanità) e di distruzione dei diritti civili.

Cristina Kirchner, sui social ha commentato, in merito: "Oggi la Camera dei Deputati della Nazione ha respinto i veti di Javier Milei contro le leggi sull'emergenza in pediatria e sul finanziamento universitario.

Al 1111 di San Jose, il Paese non cambia idea... segue le bandiere di Evita e Perón... Difende la salute dei bambini e l'Università Pubblica".

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

domenica 14 settembre 2025

MUSA SELVAGGIA. Poesia di Luca Bagatin

   MUSA SELVAGGIA 

Poesia di Luca Bagatin

Musa nella foto: Vasilisa Semiletova 

 

Musa

Elegante e selvaggia

Al tempo stesso.

Musa,

Che infondi coraggio

Nel poeta che ti ammira

E, al tempo stesso,

Lo fai cadere in estasi.

Il tuo volto,

I tuoi occhi,

Il tuo sorriso,

Il tuo corpo curato.

Regali

A noi poeti

La tua bellezza.

Musa,

Dai rossi capelli,

Con la tua pelle bianca

E il tuo sorriso

Sensuale.

Mi guardi e rapisci

E mai e poi mai

Chi ami tradisci.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

Poesie romantiche al tramonto di Luca Bagatin

POESIE ROMANTICHE AL TRAMONTO 

di Luca Bagatin 

Musa nella foto: Vasilisa Semiletova

 

VISIONE AL TRAMONTO

Al tramonto

Una bellissima visione.

Una Donna

Degna di questo nome.

Sta riflettendo.

I suoi pensieri sono profondi

Mentre il vento le accarezza i capelli.

Io la ammiro

Nel suo essere seducente

Con la sua forza interiore.

Il cuore mi batte.

Mentre scrivo

Questi versi.

Per lei

Luca Bagatin 

 

 ILLUMINAZIONE AL TRAMONTO

Il tramonto

Illumina

Una nuova alba

Che sei tu

Affascinante ragazza

Le cui mani e i cui piedi

Seducono

Da sole.

La cui essenza

Può essere percepita

Dallo spirito più sensibile.

Il cui spirito

Indomito

Selvaggio

Rivoluzionario

Sconvolge

I miei sensi

Luca Bagatin

 

SGUARDI AL TRAMONTO

Rapito

Dallo sguardo

Di te

Che guardi

L'orizzonte

Di fronte al mare.

Rapito

Dai tuoi capelli rossi

Dalle tue affusolate mani

Dalla tua essenza

Che risalta il tuo intrinseco fascino

Dai tuoi occhiali

Che illuminano un volto

Sempre

Così elegantemente raffinato.

Rapito

Dalla tua eleganza

Dalla tua essenza

Che emana un profumo

Ancestrale

Che si unisce

A quello del mare.

Rapito

Mi sento rimescolare

Come cullato dalle onde

E queste parole delicate

Escono dalla mia mente

E le dedico a te

Con tutto il cuore

Luca Bagatin

sabato 13 settembre 2025

Celebrati, in Cina, gli eroi occidentali della Guerra di Resistenza Popolare Cinese contro l'aggressione giapponese. Articolo di Luca Bagatin

Norman Bethune (1890 - 1939)

Nell'ambito dell'80esimo anniversario della Vittoria nella Guerra di Resistenza Popolare Cinese contro l'aggressione giapponese e nella Guerra Mondiale Antifascista, la Repubblica Popolare Cinese ha celebrato e ricordato anche quegli eroi occidentali che si sono sacrificati, accanto al popolo cinese, contro l'imperialismo giapponese.

E' stato infatti ricordato il Dr. Norman Bethune (1890 - 1939), canadese di origine scozzese, elogiato dal Presidente Mao Tse-Tung come “un uomo di nobile carattere, un uomo di puro spirito, un uomo di integrità morale, un uomo libero da interessi volgari, un uomo che è stato di beneficio al popolo”.

Bethune, iscritto al Partito Comunista Canadese, fu attivo come medico chirurgo nelle fila antifranchiste e antifasciste durante la Guerra Civile Spagnola (1936 – 1937). Successivamente, nel 1938-1939, prestò servizio come medico nella Guerra di Resistenza Popolare Cinese contro l'imperialismo giapponese, nelle fila dell'Esercito Popolare di Liberazione, ove morì a seguito di un'infezione contratta a causa di una ferita da taglio.

Negli Anni '60 divenne l'Occidentale più noto nella Repubblica Popolare Cinese e gli furono tributati molti onori per il suo eroismo e servizio.

Bethune si batté molto, nel mondo anglosassone, per promuovere il sistema sanitario universale gratuito, che aveva visto applicato, per la prima volta, in URSS.

A lui furono dedicati due film: “Bethune”, del 1977 e “Bethune: The Making of a Hero” del 1990, impersonati entrambi da Donald Sutherland.

Nell'ambito di tale storico anniversario, è stato ricordato anche Eric Liddell (1902 - 1945), campione olimpico di origine scozzese, nato in Cina e che in Cina, dopo la sua attività sportiva, fu educatore e missionario congregazionista e sostenitore della resistenza dell'Ottava Armata contro i giapponesi e, per questo, internato in un campo di concentramento giapponese, ove morì, all'età di 43 anni.

Alla sua vita di sportivo è ispirato il celebre film, “Momenti di gloria”, del 1981 ed è sepolto nel Mausoleo dei Martiri, in Cina, nella città di Shijiazhuang.

Mio padre amava la Cina e il popolo cinese. Ecco perché, nonostante il suo grande successo alle Olimpiadi di Parigi del 1924, e subito dopo la laurea all'Università di Edimburgo, tornò in Cina”, dichiarò la figlia, Patricia Liddell Russell.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

venerdì 12 settembre 2025

Amore, cooperazione, armonia, Libertà. Riflessioni di Luca Bagatin

 

Una società violenta e che promuove una falsa idea di libertà (edonismo, consumismo, benessere effimero e conseguente noia) produce violenza e odio.
Una società ordinata e volta alla cooperazione e al miglioramento della comunità nel suo insieme, sviluppa gli anticorpi per evitare odio e violenza.
 
(Luca Bagatin)
 

Non amo né il femminismo né il maschilismo.

La prevaricazione e la lotta fra i sessi è l'ennesima patologia partorita dall'essere umano addormentato e alla ricerca, ancora una volta, di una culla.

Culla che sia ideologica, religiosa o di appartenenza a un genere.

Tutte sciocchezze, visto che tutti noi siamo ben altro dall'essere incasellati o incasellabili in SCIOCCHE categorie terrene.

Aleister Crowley scrisse: "Ogni uomo e ogni donna è una stella".

Ciascuno di noi è unico e autosufficiente. Alla ricerca della sua Vera Volontà.

(Luca Bagatin)


È molto facile parlare di "libertà", quando i i "regimi della libertà" trovano comunque sistemi subdoli per tapparti la bocca.

L'ipocrisia è un crimine contro l'intelligenza umana.

Non ci può essere vera libertà senza ricerca della propria Vera Volontà.

Per questo alla Libertà, autentica e rettamente intesa, va anteposto il termine "Amore".

L'AMORE È LA LEGGE.

L'AMORE SOTTO LA VOLONTÀ "

(Luca Bagatin)

 

 

mercoledì 10 settembre 2025

Il Blocco Patriottico dei socialisti e dei comunisti moldavi presenta il suo programma fondato su giustizia sociale e sovranità nazionale. Articolo di Luca Bagatin

 

E, mentre nel resto d'Europa, le cosiddette sinistre (o, meglio, quelle che si dichiarano tali), ormai non più socialiste da tempo, arrancano e non si oppongono minimamente al liberal capitalismo che tutto mette in vendita (escludendo le ottime prospettive del britannico Jeremy Corbyn e Zarah Sultana e del suo “Your Party”; quelle del britannico George Galloway e del Partito dei Lavoratori della Gran Bretagna e quelle dei socialdemocratici slovacchi di Robert Fico e Peter Pellegrini), in Moldavia, il “Blocco Elettorale Patriottico dei Socialisti, dei Comunisti, del Cuore e del Futuro della Moldavia”, è pronto per sfidare il governo liberal capitalista di Maia Sandu, alle elezioni del 28 settembre prossimo.

E lo è con un programma socialista senza equivoci e che è recentemente stato presentato in conferenza stampa.

Fra i punti salienti, quelli incentrati in particolare sulla giustizia sociale e la sovranità nazionale, ovvero: ritorno dell'età pensionabile a 57 anni per le donne e 62 anni per gli uomini; ripristino del meccanismo di indicizzazione delle pensioni due volte l'anno; introduzione di un contributo finanziario agli anziani con pensioni basse, una tantum, nei giorni delle festività pasquali e della Giornata Internazionale degli Anziani; politica estera fondata sulla preservazione dell'autonomia della Moldavia e sulla neutralità geopolitica del Paese; ripristino del corso scolastico sulla “Storia della Moldavia”; istituzione di una banca pubblica; introduzione di una tariffa fissa del gas; cancellazione della celebrazione della Giornata dell'Europa del 9 maggio e celebrazione della stessa come Giorno della Vittoria contro il nazifascismo; utilizzo della lingua russa per comunicare all'estero; supporto alle famiglie e alla fertilità delle stesse, con anche età pensionabile ridotta di tre anni per le mamme con più di tre figli; investimenti nel settore sanitario, con anche ampliamento dell'elenco dei medicinali rimborsati dallo Stato; investimenti nel settore scolastico (con anche l'aumento delle borse di studio pubbliche) e degli asili pubblici; riduzione dell'IVA per i prodotti destinati all'infanzia; abolizione dell'imposta sul reddito per le madri con figli piccoli; aumento degli assegni sociali per i figli fino a 5 anni; alloggi gratuiti per i giovani che decideranno di lavorare nelle aree rurali; sviluppo dell'infrastruttura stradale nazionale; creazione di un Fondo Statale per lo Sviluppo Industriale per il periodo 2025-2029 e creazione di 18 piattaforme industriali multifunzionali nei centri distrettuali del Paese, in modo da industrializzare il Paese; controllo pubblico dei prezzi dei prodotti socialmente rilevanti; finanziamento pubblico di progetti di micro-imprese nelle zone rurali; riduzione del numero dei Ministeri; introduzione di un'aliquota zero dedicata agli operatori economici che investiranno in settori chiave determinati dallo Stato.

Questi alcuni dei punti del programma della coalizione della sinistra moldava, costituita da: Partito dei Socialisti della Repubblica di Moldavia (PSRM), guidato dall'ex Presidente della Repubblica di Moldavia Igor Dodon; Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldavia (PCRM), guidato da Vladimir Voronin; Partito Repubblicano Cuore della Moldavia (o Inima Moldovei), guidato dall'ex governatrice comunista della Gagauzia, Irina Vlah e dal Futuro della Moldavia, guidato dall'ex Primo Ministro comunista Vasile Tarlev.

Una coalizione che ha per simbolo una stella rossa e bianca, che racchiude un cuore rosso e bianco, con al centro una falce e martello.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

martedì 9 settembre 2025

Il Presidente socialista brasiliano Lula al vertice virtuale BRICS: “L'unilateralismo non porterà mai pace, giustizia e prosperità". Articolo di Luca Bagatin

 

Il Presidente socialista del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ha convocato, nei giorni scorsi, un vertice virtuale del gruppo dei BRICS (comprendente, oltre al Brasile, Cina, Russia, Sudafrica, India, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Indonesia, Iran e Arabia Saudita).

Durante il vertice, egli ha promosso un sistema volto alla cooperazione, capace di superare ogni forma di rivalità e di difendere il multilateralismo.

Lula ha affermato che i fondamenti dell'ordine internazionale, costituito nel 1945, sono stati rapidamente e irresponsabilmente minacciati dall'unilateralismo (USA, anche se Lula, nel suo discorso, non li ha voluti nominare direttamente) e che l'Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è paralizzata da anni.

In poche settimane, misure unilaterali hanno trasformato in lettera morta i principi fondamentali del libero scambio come le clausole della nazione più favorita e del trattamento nazionale. Ora assistiamo alla sepoltura formale di questi principi. I nostri Paesi sono diventati vittime di pratiche commerciali ingiustificate e illegali”, ha sottolineato il Presidente Lula.

Dividere per conquistare è la strategia dell'unilateralismo”, ha affermato Lula, aggiungendo che “Il ricatto tariffario si sta normalizzando come strumento per conquistare i mercati e interferire con questioni interne. L'imposizione di misure extraterritoriali minaccia le nostre istituzioni”.

Il gruppo dei BRICS, il suo sistema di commercio e l'integrazione finanziaria dei vari Paesi che lo compongono, ad ogni modo, stanno attenuando gli effetti del protezionismo, ha ricordato il Presidente brasiliano.

Abbiamo la legittimità necessaria per guidare la rifondazione del sistema commerciale multilaterale su basi moderne, flessibili e orientate alle nostre esigenze di sviluppo. Per questo dobbiamo andare uniti alla 14a conferenza ministeriale dell'OMC, il prossimo anno in Camerun”, ha proseguito.

Egli, ha inoltre spiegato come l'impatto dell'unilateralismo sia grave anche in ambito ambientale, ricordando come i Paesi in via di sviluppo siano i più colpiti dal cambiamento climatico.

In merito ha sottolineato che “Oltre a lavorare per la decarbonizzazione pianificata dell'economia globale, possiamo utilizzare i combustibili fossili per finanziare la transizione ecologica. Abbiamo bisogno di una governance climatica più forte, in grado di esercitare una supervisione efficace”.

Egli, ha inoltre fatto presente come i Paesi del Sud del Mondo possano creare le condizioni per promuovere un nuovo paradigma di sviluppo, volto ad arginare una nuova Guerra Fredda.

In tal senso, ha concluso affermando che: “L'unilateralismo non porterà mai alla realizzazione degli scopi di pace, giustizia e prosperità che i nostri antenati hanno delineato nel 1945 (... ). BRICS è già il nuovo nome della difesa del multilateralismo”.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it