Il 28 luglio scorso, si è svolto, in modalità online, il Forum Internazionale dei partiti marxisti, organizzato - come ogni anno - dal Dipartimento Internazionale del Partito Comunista Cinese (PCC).
Presenti circa 300 delegati in rappresentanza di oltre 100 partiti e movimenti marxisti, provenienti da 70 Paesi.
Fra gli altri, i rappresentanti dei partiti marxisti di Cuba, Portogallo, Russia, Spagna, Ungheria e Vietnam.
Il Primo Segretario del Partito Comunista di Cuba, nonché Presidente della Repubblica caraibica, Miguel Díaz-Canel, ha affermato, fra gli altri, la necessità di un'unità fra i partiti e i movimenti comunisti nel mondo.
Ha affermato i particolare come, per i cubani, essere marxista significhi imparare sempre dalla pratica, in modo da “integrare lo sviluppo delle scienze sociali”.
Ha evidenziato che i tre compiti dei comunisti cubani siano: “la battaglia economica, l'unità e la lotta per la pace e la fermezza ideologica”.
“Siamo fermamente convinti che il socialismo sia l'unica via di sviluppo per la giustizia sociale come superamento creativo del capitalismo, della sua irrazionalità insostenibile e dei valori che lo guidano”, ha aggiunto Díaz-Canel.
“La realtà del mondo di oggi conferma che è sempre più necessario e urgente che i partiti marxisti si uniscano per affrontare le grandi sfide che ci attendono. Solo l'unità nella diversità assicurerà la vittoria”, ha concluso.
Il Segretario Generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese e Presidente della Repubblica, Xi Jinping, nella sua lettera d'apertura, ha sottolineato come “il marxismo è una teoria aperta e in continua evoluzione”. Proseguendo, ha affermato che “Solo quando è adattato alle condizioni specifiche di ogni Paese può radicarsi in un Paese e solo quando è adattato ai tempi può essere pieno di vitalità. Grazie all'ardua esplorazione e agli sforzi concertati dei partiti politici marxisti di tutti i Paesi, il marxismo nel 21° secolo ha costantemente aperto nuovi orizzonti, fatto nuovi passi avanti e rivelato una vitalità crescente e fresca”.
In questo senso, Xi Jinping, ha fatto presente come “Il PCC si attiene all'adattamento dei principi di base del marxismo alle realtà specifiche della Cina e alla raffinata cultura tradizionale cinese, adattando costantemente il marxismo alle condizioni nazionali e ai tempi della Cina e avanzando incrollabilmente sulla strada del socialismo con caratteristiche cinesi”.
Il Presidente Xi Jinping ha sottolineato come il mondo di oggi “sta vivendo cambiamenti accelerati mai visti in un secolo e l'umanità si trova di nuovo a un bivio nella Storia”. In tale contesto, ha affermato che “Il PCC è pronto a rafforzare gli scambi e il dialogo con i partiti politici marxisti in altri Paesi, tenere presenti le rispettive condizioni nazionali, cogliere il polso dei tempi e continuare ad arricchire e sviluppare il marxismo”.
Possiamo dire senza dubbio che, i movimenti socialisti autentici, quelli che si rifanno agli insegnamenti di Marx, Engels e Lenin e che, dal 1848 ad oggi, hanno illuminato la strada del proletariato, non sono affatto defunti, come qualcuno, nei Paesi liberal-capitalisti, laddove la sinistra è praticamente scomparsa o si è camuffata, tenderebbe a voler pensare o credere.
Luca Bagatin