Gentile Gianroberto Casaleggio,
da qualche tempo si parla del suo
recente saggio “Veni vidi web” che, mi dicono, abbia trovato
pessime recensioni sulla stampa e finanche nel movimento da lei
fondato, il Movimento Cinque Stelle, in pochi ne vogliano parlare.
Non nutro alcuna simpatia per il
Movimento da lei fondato e ne ho spiegato le ragioni in innumerevoli
articoli, ma le dirò che, poiché non amo i pregiudizi di nessun
genere, ho voluto approfondire le cose da lei scritte nel suo testo e
vi ho trovato diverse assonanze con le cose che andiamo dicendo
nell'ambito del pensatoio che ho fondato nel maggio 2013, ovvero
“Amore e Libertà” (www.amoreeliberta.altervista.org
– www.amoreeliberta.blogspot.it).
Unitamente alle assonanze ho trovato
anche parecchie dissonanze e assurdità non di poco conto. La prima
il suo contrapporre Garibaldi a Gandhi (che poi mi dicono che in
realtà lei vorrebbe sostituire le statue di Garibaldi con quelle di
Gengis Khan, più che con quelle di Gandhi !).
Si dà il caso che, tanto Garibaldi che
Gandhi siano figure ispiratrici del nostro pensatoio che, peraltro,
ha per simbolo una illustre Garibaldi, ovvero la combattente e
combattiva Anita.
Forse lei ignora che Giuseppe Garibaldi
e il Mahatma Gandhi furono entrambi teosofi, oltre che massoni.
Appartenenti proprio a quella Massoneria che il suo Movimento Cinque
Stelle tanto contesta e che vorrebbe rendere illegale e che, invece,
è associazione spirituale sulla quale possono fondarsi le basi di
un'autentica Fratellanza, Uguaglianza e Libertà fra le persone ed i
popoli.
Forse lei e il suo sodale Beppe Grillo
ignorate che in realtà fra Garibaldi e Gandhi vi sono fortissime
assonanze ed un nome che li unisce: Giuseppe Mazzini. Altra figura
ispiratrice del nostro “Amore e Libertà”.
Giuseppe Mazzini fu infatti autore di
un testo visionario per l'epoca, ovvero i “Doveri dell'Uomo”.
Testo rivolto agli operai ed alla povera gente, che parlava, per la
prima volta, di associazionismo, di autogestione, di unione fra
capitale e lavoro e di fratellanza fra i lavoratori ed i cittadini.
E, molto prima di Lei e di Grillo, parlava di Cittadini liberi ed
eguali. Oltre che poneva una seria critica al sistema politico
dell'epoca.
Si dà il caso che i “Doveri
dell'Uomo”, oltre ad aver ispirato Garibaldi – il quale fu,
assieme a Mazzini, fra i fondatori della Prima Internazionale dei
Lavoratori nel 1864 – ispirò il Mahatma Gandhi che ne fu avido
lettore al punto di fondare la sua Rivoluzione nonviolenta e l'India
da lui immaginata, su principi mazziniani, oltre che teosofici.
Forse lei ignora peraltro il fatto che
Garibaldi abbandonò il suo seggio in Parlamento per tornare a fare
l'agricoltore proprio perché non condivideva affatto le “pastette”
dei politicanti di allora, non dissimili da quelle di oggi.
Garibaldi, infatti, fu forse il primo esponente (anti)politico che
l'Italia abbia mai conosciuto !
Dunque le statue di Garibaldi, Eroe non
solo italiano ed europeo, ma anche latinoamericano di quell'America
Latina che si è poi ispirata al Socialismo del XXIesimo secolo ed al
Peronismo, non vanno sostituite. Ma accanto ad esse vanno aggiunte
statue di Giuseppe Mazzini, oltre che di Gandhi. E accanto a queste
andrebbero aggiunte statue di Anita Garibaldi, Eroina dei Due Mondi,
che morì per l'unica vera Repubblica che l'Italia abbia mai
conosciuto, ovvero la Repubblica Romana del 1849.
Precisato questo, che non ci pare
affatto cosa da poco, vorremmo andare oltre.
Lei profetizza un sistema elettorale di
estratti a sorte tanto quanto lo auspichiamo noi da quando siamo nati
(ed ancora oggi ci prendono per pazzi) e per questo siamo contrari ad
ogni tipo di sistema elettorale ed invitiamo gli elettori ad
astenersi ad ogni tornata elettorale. Addirittura noi sosteniamo che
i voti non espressi alle elezioni, ovvero il numero degli astenuti,
andrebbe ripartito ed assegnato a cittadini comuni estratti a sorte.
Purtuttavia non è cosa che fa il movimento da lei fondato: il
Movimento Cinque Stelle, infatti, avalla il sistema elettorale e si
presenta alle elezioni eleggendo deputati, senatori, consiglieri di
ogni tipo. Peraltro dando precise indicazioni di “comportamento”
ai suoi eletti. Cosa che, in un sistema democratico, ovvero di
rappresentanza popolare diretta, senza mediazioni ai sorta, non
dovrebbe avvenire: ciascun cittadino dovrebbe essere libero di votare
come meglio gli detta la sua coscienza.
Lei poi nel suo saggio si pone “contro
il mercato”, ma è in palese contraddizione essendo lei stesso un
imprenditore, peraltro un imprenditore della comunicazione. Noi di
“Amore e Libertà”, diversamente, come si evince dal nostro
Manifesto d'intenti
(http://amoreeliberta.altervista.org/html/manifesto.htm),
ci poniamo in antitesi rispetto al mercato ed alla società di
mercato proponendo il sistema della cooperazione e dell'autogestione
diretta delle imprese da parte dei lavoratori, sostenendo peraltro la
socializzazione di imprese ex pubbliche, municipalizzate e/o
pubblico/private (dall'Eni alla Telecom/Tim sino all'Acea ed alla
Rai) e la conseguente autogestione di esse da parte di tutti i
cittadini. Non mi pare che lei ed il suo Movimento proponiate
altrettanto e, se fosse davvero coerente con quanto afferma, dovrebbe
lei per primo abbandonare il mercato e cedere la sua azienda ai suoi
dipendenti, che diventerebbero i nuovi proprietari associati e dunque
i nuovi produttori.
Oltretutto noi parliamo di introduzione
dell'economia del dono e del baratto, tipica delle Società
Matriarcali ancora oggi esistenti. Unica alternativa all'economia
fondata sul capitale e sull'egoismo, ovvero sulla speculazione.
La visione prospettata dal suo saggio,
che è poi quella che pratica assieme a Beppe Grillo nel suo
Movimento, è in realtà una visione piuttosto autoritaria ed imposta
dall'alto. Lo vediamo con le continue espulsioni nei confronti di
coloro i quali “non seguono la linea” da voi dettata e stabilita.
Diversamente, la visione di “Amore e
Libertà”, essendo una visione sentimentale e non ideologica, è
l'unica visione autenticamente democratica, perché permette a
chiunque di autogestirsi e di tentare di comprendere, anche
attraverso gli errori, il proprio prossimo.
E' chiaro che, per elevare le
coscienze, più che delle “rieducazioni forzate” come lei
prospetta, noi proponiamo la costituzione di scuole di formazione
politica, culturale, spirituale ecc... totalmente gratuite ed
accessibili a tutti. I partiti elettoralistici stessi – che
perderebbero ogni loro funzione - e le loro Fondazioni potrebbero
essere riconvertiti in scuole di formazione politica sin da ora !
Vi sono innegabilmente aspetti comuni
fra il suo pensiero ed il nostro, ma noi non dimentichiamo di dire –
e lo ricordiamo sempre - che sono aspetti che hanno radici antiche e
traggono lifa dal pensiero gnostico, esoterico, spirituale, oltre che
socialista libertario, mazziniano, anarchico, finanche massonico.
Dalle Società Matriarcali (vedi il punto relativo alla cura dei
figli disagiati da parte della comuità, oltre che l'aspetto
dell'economia del dono) sino al socialismo di Saint Simon (al quale
si rifaceva anche Garibaldi); dalla Teosofia sino al pensiero
mazziniano, passando persino per talune battaglie storiche del
Partito Radicale prima maniera e del Partito dell'Amore di Moana
Pozzi.
Noi di “Amore e Libertà”, ad ogni
modo, siamo coerenti e conseguenti. Non siamo un partito
elettoralistico, ma un libero pensatoio che è consapevole – sin
dal suo simbolo rappresentato da Anita Garibaldi su fondo rosso,
contornata da una miriade di cuori bianchi – di avere radici
antiche.
Voi del Movimento Cinque Stelle, in
realtà, sembrate più che altro parte del Sistema che noi e solo
noi, al momento, vorremmo modificare.
Se quanto le ho scritto le accenderà
qualche “lampadina” e le “risuonerà” in qualche modo,
saremmo pronti ad un serio confronto sul presente e sul futuro di
quanto ci circonda.
Diversamente sarà l'ennesima occasione
perduta.
Cordiali saluti.
Luca Bagatin