E' un socialista
autentico, che ha saputo portare avanti i suoi progetti e le sue idee
con coerenza e determinazione.
E' un leader indigeno,
fiero delle sue origini indigene, di etnia aymara.
E' presidente della
Bolivia dal 2006, ovvero oggi uno dei Paesi socialmente ed
economicamente più avanzati al mondo.
Parliamo di Evo Morales,
leader del Movimento per il Socialismo, che, alle elezioni
presidenziali del 20 ottobre prossimo, si ripresenta per il suo
quarto mandato consecutivo. E già i sondaggi lo danno in testa con
il 37% dei consensi, distaccando di oltre dieci punti il suo
oppositore, Carlos Mesa, fermo al 26% dei consensi nei sondaggi.
Il successo boliviano è
fondato sul recupero della sovranità economica e sociale del Paese.
Sull'uscita dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca
Mondiale, ovvero dalle logiche neoliberali, privatizzatrici e di
austerità. Su un modello che lo stesso Morales ha definito "modello
produttivo economico comunitario", fondato sulla
nazionalizzazione delle risorse naturali, oltre che delle industrie
energetiche e strategiche.
Il Paese, dal 2006 ad
oggi, ha investito inoltre in programmi sociali all'avanguardia, che
hanno permesso di far uscire dalla povertà oltre mezzo milione di
persone e di dichiarare da anni il Paese libero dall'analfabetismo.
Oltre a ciò, la Bolivia
ha aumentato di nove volte i proventi delle esportazioni nazionali e
dichiarato un suprlus fiscale, accumulando 15,5 milioni di dollari
nelle riserve internazionali. Il PIL del Paese si attesta sempre a
circa il 5% annuo, con una bassa inflazione stimata attorno al 3,5%,
su base annuale.
Diametralmente opposta,
invece, la situazione dell'Argentina, malgovernata dal liberale
Mauricio Macri che, con il suo piano di deregolamentazione,
privatizzazioni e ricette del Fondo Monetario Internazionale,
l'inflazione è salita al 60% annuo, con un aumento grave della
disoccupazione.
Nel suo 194esimo
anniversario dell'Indipendenza, la Bolivia ha di che festeggiare. Il
Vicepresidente Alvaro Garcia Linera ha infatti dichiarato nei giorni
seguenti alla televisione nazionale boliviana: “Celebriamo
questa festa della patria con buoni risultati e con ottimismo
guardiamo verso il futuro, affinché questi risultati migliorino
negli anni seguenti”.
La
Bolivia è anche in Paese che, da tempo, ha bandito - per volontà
popolare - sia il consumo di Coca Cola che la catena di fast food Mc
Donald's in quanto danneggiano l'ambiente, la salute, oltre che la
cultura e tradizione del Paese.
La Bolivia è dunque un
esempio positivo e prospero di Paese autenticamente socialista e
patriottico, orgolioso delle proprie radici indigene e che in
economia sta ottenendo, da oltre un decennio, ottimi risultati.
Il Presidente Morales si
è sempre detto profondamente anticapitalista e su questo si è
sempre basata l'azione del suo Movimento per il Socialismo ovvero:
"Bisogna pensare a modelli diversi di società rispetto al
capitalismo. Non è accettabile che nel XXI secolo alcuni paesi e
multinazionali continuino a provocare l'umanità e cerchino di
conquistare l'egemonia sul pianeta. Sono arrivato alla conclusione
che il capitalismo è il peggior nemico dell'umanità perché crea
egoismo, individualismo, guerre mentre è interesse dell'umanità
lottare per cambiare la situazione sociale ed ecologica del mondo".
In Europa ancora,
evidentemente, non lo abbiamo capito. Ancora una volta, abbiamo
molto, molto da imparare.
Luca Bagatin