Il nudo fa ancora
scandalo, a giudicare dal fatto che, alcuni social network, come ad
esempio Facebook, lo censurino ancora oggi, nel 2021.
Per quanto artistico,
casto, tutt'altro che esibito in modo procace.
Il sottoscritto è stato
bannato/bloccato per giorni su Facebook, in passato e finanche di recente, per queste ragioni. Per
aver postato foto di nudi artistici tratti da opere del grande
fotografo Helmut Newton o comunque scatti artistici nei quali si
vedeva una donna completamente nuda, di spalle.
Aggiungendo talvolta una
frase che mi sembra oggi più che mai evocativa: “Una delle cose
che mi intriga di più in una donna è il suo spirito selvaggio.
Incatenato da secoli
da una società di merda, fondata sul materialismo, la religione e il
danaro (i più demoniaci degli strumenti inventati dalla mente umana
malata), tale spirito aspetta solo di essere liberato.
Per congiungersi al
Divino che è in lei/noi”.
Nel 2013 pubblicai un
articolo, contenuto anche nel mio secondo saggio, “Ritratti di
Donna” (Ipertesto Edizioni, 2014), dal titolo “Il mito della
Donna Selvaggia e gli archetipi junghiani attraverso fiabe e miti”,
nel quale analizzai il celebre testo “Donne che corrono coi lupi”,
della psicanalista junghiana Clarissa Pinkola Estés.
Tale testo è
fondamentale per comprendere come le religioni, in particolare quelle
monoteiste istituzionalizzate e la cultura patriarcale-clericale,
abbiano voluto distruggere tutto quanto di istintuale, naturale e
“selvaggio” fosse custodito dalle più antiche civiltà della
terra.
Non stupisce, dunque, che
la nudità, la sessualità libera e non mercificata (dalla pubblicità
commerciale, dalla prostituzione, dalla pornografia dietro pagamento
di danaro), desti ancora oggi scandalo e debba essere perseguitata,
così come tutti coloro i quali cercano di “liberarla”,
attraverso immagini, testi, poesie, riflessioni.
Nel mito antico greco, la
natura istintuale e selvaggia delle donne, era rappresentata da
Baubo, la dea greca dell'oscenità e della sessualità sacra. Una dea
senza testa, i cui occhi sono i capezzoli e la cui bocca è una
vagina, la quale aveva il particolarissimo compito di raccontare
storie oscene e piccanti, al fine di far sorridere Demetra e quindi
trarla in salvo dalla depressione per la perdita della figlia,
fornendole l'energia necessaria per riprenderne le ricerche.
Ecco che Baubo
rappresenta l'energia sessuale, una vera medicina per lo spirito e
pertanto, sin dalle più antiche Tradizioni, ritenuta sacra e
paragonata all'umorismo, al sorriso che allevia ogni tristezza e
collera.
Ovvero il contrario della
repressione, della censura, della tristezza fomentata dalle
ideologie, dalle religioni fanatiche e finanche dai social network
che della censura (fatta passare per “standard della comunità”)
fanno una bandiera.
Libera
sessualità e nudità (simbolo della verità senza ipocrisie), libere
appunto dalla mercificazione, dal pregiudizio e dalla violenza,
furono invece la bandiera non solo degli hippie degli Anni '60, ma,
più indietro nel tempo, delle comunità naturiste tedesche degli
Anni '20, promosse dal pedagogista Adolf Koch, leader del movimento
naturista e socialista Freikörperkultur (cultura del corpo libero),
fondato nel 1898.
Ovvero uno dei primi
movimenti nudisti a livello mondiale (recuperando le concezioni
precedenti alla visione mortificatrice del nudo a partire dal triste
e oscuro Medioevo), che, lontano da ogni forma di erotismo, proponeva
semplicemente il nudismo – spesso legato a sport atletici - per
migliorare il proprio benessere fisico e mentale, a contatto con la
natura incontaminata.
Un aspetto peraltro già
sperimentato da Gabriele d'Annunzio e dai suo Legionari, nella libera
Repubblica di Fiume o Reggenza del Carnaro, nel 1919-1920. Nella
Fiume d'annunziana non solo il nudismo era libero, ma era libera ogni
forma di sessualità fra persone consenzienti.
Fatto sta che, proprio
per il suo carattere libero e socialista, il movimento
Freikörperkultur fu bandito e perseguitato dal nazismo.
Non stupisce che, ancora
una volta, l'oscurantismo bigotto, conservatore e antisocialista,
perseguiti forme di quella che amo definire libera-azione. E' così
da secoli e, come per ogni forma di libero pensiero, tutto ciò è
destinato, in un modo o nell'altro, a finire represso a vario modo.
Non sia mai che l'essere
umano possa scoprire che egli è molto di più di un automa
condizionato o condizionabile da ideologie, sovrastrutture, religioni
o sistemi economici....
Persino lo scrittore
nazionalbolscevico Eduard Limonov, negli Anni '70 e '80, posò per
dei celebri scatti fotografici completamente nudo (alcune volte con
le mogli dell'epoca, altre da solo).
Ma questi scatti destano
ancora oggi scandalo...per i social network e non solo...quando
invece l'oscenità è ben altrove.
E' nell'ipocrisia delle
menti di chi guarda con occhio limitato e malizioso.
E così, anche questo
articolo, nella sua home page, non può essere pubblicato con una
foto di nudo, per non incappare nella censura. Ma con la foto della
sagoma di una donna, nella natura, che ci da le spalle...forse per
non vedere gli orrori del mondo ipocrita e ottuso che abbiamo
costruito.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it