martedì 8 giugno 2021

La nudità censurata dai social. Articolo di Luca Bagatin

Il nudo fa ancora scandalo, a giudicare dal fatto che, alcuni social network, come ad esempio Facebook, lo censurino ancora oggi, nel 2021.

Per quanto artistico, casto, tutt'altro che esibito in modo procace.

Il sottoscritto è stato bannato/bloccato per giorni su Facebook, in passato e finanche di recente, per queste ragioni. Per aver postato foto di nudi artistici tratti da opere del grande fotografo Helmut Newton o comunque scatti artistici nei quali si vedeva una donna completamente nuda, di spalle.

Aggiungendo talvolta una frase che mi sembra oggi più che mai evocativa: “Una delle cose che mi intriga di più in una donna è il suo spirito selvaggio.

Incatenato da secoli da una società di merda, fondata sul materialismo, la religione e il danaro (i più demoniaci degli strumenti inventati dalla mente umana malata), tale spirito aspetta solo di essere liberato.

Per congiungersi al Divino che è in lei/noi”.

Nel 2013 pubblicai un articolo, contenuto anche nel mio secondo saggio, “Ritratti di Donna” (Ipertesto Edizioni, 2014), dal titolo “Il mito della Donna Selvaggia e gli archetipi junghiani attraverso fiabe e miti”, nel quale analizzai il celebre testo “Donne che corrono coi lupi”, della psicanalista junghiana Clarissa Pinkola Estés.

Tale testo è fondamentale per comprendere come le religioni, in particolare quelle monoteiste istituzionalizzate e la cultura patriarcale-clericale, abbiano voluto distruggere tutto quanto di istintuale, naturale e “selvaggio” fosse custodito dalle più antiche civiltà della terra.

Non stupisce, dunque, che la nudità, la sessualità libera e non mercificata (dalla pubblicità commerciale, dalla prostituzione, dalla pornografia dietro pagamento di danaro), desti ancora oggi scandalo e debba essere perseguitata, così come tutti coloro i quali cercano di “liberarla”, attraverso immagini, testi, poesie, riflessioni.

Nel mito antico greco, la natura istintuale e selvaggia delle donne, era rappresentata da Baubo, la dea greca dell'oscenità e della sessualità sacra. Una dea senza testa, i cui occhi sono i capezzoli e la cui bocca è una vagina, la quale aveva il particolarissimo compito di raccontare storie oscene e piccanti, al fine di far sorridere Demetra e quindi trarla in salvo dalla depressione per la perdita della figlia, fornendole l'energia necessaria per riprenderne le ricerche.

Ecco che Baubo rappresenta l'energia sessuale, una vera medicina per lo spirito e pertanto, sin dalle più antiche Tradizioni, ritenuta sacra e paragonata all'umorismo, al sorriso che allevia ogni tristezza e collera.

Ovvero il contrario della repressione, della censura, della tristezza fomentata dalle ideologie, dalle religioni fanatiche e finanche dai social network che della censura (fatta passare per “standard della comunità”) fanno una bandiera.

Libera sessualità e nudità (simbolo della verità senza ipocrisie), libere appunto dalla mercificazione, dal pregiudizio e dalla violenza, furono invece la bandiera non solo degli hippie degli Anni '60, ma, più indietro nel tempo, delle comunità naturiste tedesche degli Anni '20, promosse dal pedagogista Adolf Koch, leader del movimento naturista e socialista Freikörperkultur (cultura del corpo libero), fondato nel 1898.

Ovvero uno dei primi movimenti nudisti a livello mondiale (recuperando le concezioni precedenti alla visione mortificatrice del nudo a partire dal triste e oscuro Medioevo), che, lontano da ogni forma di erotismo, proponeva semplicemente il nudismo – spesso legato a sport atletici - per migliorare il proprio benessere fisico e mentale, a contatto con la natura incontaminata.

Un aspetto peraltro già sperimentato da Gabriele d'Annunzio e dai suo Legionari, nella libera Repubblica di Fiume o Reggenza del Carnaro, nel 1919-1920. Nella Fiume d'annunziana non solo il nudismo era libero, ma era libera ogni forma di sessualità fra persone consenzienti.

Fatto sta che, proprio per il suo carattere libero e socialista, il movimento Freikörperkultur fu bandito e perseguitato dal nazismo.

Non stupisce che, ancora una volta, l'oscurantismo bigotto, conservatore e antisocialista, perseguiti forme di quella che amo definire libera-azione. E' così da secoli e, come per ogni forma di libero pensiero, tutto ciò è destinato, in un modo o nell'altro, a finire represso a vario modo.

Non sia mai che l'essere umano possa scoprire che egli è molto di più di un automa condizionato o condizionabile da ideologie, sovrastrutture, religioni o sistemi economici....

Persino lo scrittore nazionalbolscevico Eduard Limonov, negli Anni '70 e '80, posò per dei celebri scatti fotografici completamente nudo (alcune volte con le mogli dell'epoca, altre da solo).

Ma questi scatti destano ancora oggi scandalo...per i social network e non solo...quando invece l'oscenità è ben altrove.

E' nell'ipocrisia delle menti di chi guarda con occhio limitato e malizioso.

E così, anche questo articolo, nella sua home page, non può essere pubblicato con una foto di nudo, per non incappare nella censura. Ma con la foto della sagoma di una donna, nella natura, che ci da le spalle...forse per non vedere gli orrori del mondo ipocrita e ottuso che abbiamo costruito.

Luca Bagatin

www.amoreeliberta.blogspot.it

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