Il socialismo bolivariano venezuelano ha sempre tentato di porre accento e attuazione a processi di partecipazione diretta dei cittadini ai processi decisionali.
Questo fu, peraltro, uno degli obiettivi del Presidente Hugo Chavez, sin dal suo primo insediamento, alla fine degli Anni '90.
Lo scorso martedì 8 giugno, il Presidente socialista del Venezuela, Nicolas Maduro, ha presieduto l'insediamento del Consiglio Presidenziale del Governo Popolare dei Comuni. Un organismo che avrà, fra i suoi compiti, quello di coordinare le politiche del governo nei confronti delle comunità del Paese.
“Ci accingiamo a ricostruire, a rilanciare i Consigli Presidenziali del Governo Popolare come espressione della democrazia diretta del potere popolare al potere, in diretto esercizio del potere politico centrale del Paese”, ha affertmato il Presidente Maduro. Aggiungendo: “Vengo qui come Presidente Costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, per delegare tutti i miei poteri e consegnarli ai Comuni, ai Consigli Comunali, all'uomo e alla donna della strada. Oggi, nell'istituzione del Consiglio presidenziale dei Comuni, per governare dal basso, per governare dalla base, per governare con il popolo, dal popolo e per il popolo”, ha proseguito il Presidente venezuelano durante l'evento.
Il Presidente ha inoltre parlato della prossima approvazione – all'Assemblea Nazionale - della “Legge sulle città comunali” e quella sul “Parlamento comunale”, ovvero nuovi strumenti legali che serviranno da guida nella costruzione dello Stato Comunale in Venezuela, atto a delegare poteri ai Comuni e alle comunità cittadine.
“La costituzione di questo Consiglio di Presidenza è parte del processo per aprire nuovi spazi di partecipazione e protagonismo sociale, politico ed economico”, ha affermato Maduro.
Luca Bagatin
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