sabato 29 maggio 2021

LIBERA E SELVAGGIA. Poesia di Luca Bagatin

Laetitia Casta, bellezza oltre il tempo

LIBERA E SELVAGGIA

Libera

Selvaggia

Al sole

Dell'estate

Appena sbocciata.

Il profumo dell'erba

Assolata

Appena tagliata

Si mescola

Alla tua fragranza

Femminile e selvatica.

Immaginare

Di far l'Amore

Con te.

In piena libertà

E senza inibizione.

L'Amore

Laddove

Due anime

Si incontrano

E si fondono

Con l'Universo

Che è Il Tutto.

Luca Bagatin

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ODE ALLA COMUNE DI PARIGI. Poesia di Luca Bagatin

ODE ALLA COMUNE DI PARIGI

Ti ergi e ti ergevi

Dal marciume e putridume

Della corruzione

Dell'animo umano.

Ti ergi e ti ergevi

Per purificare

L'anima e il mondo

Dal capitalismo sfruttatore.

Ti ergi e ti ergevi

In quell'Anno benedetto

Che fu il 1871.

Ti ergi e ti ergevi

Con un garofano rosso

Nel cuore.

Ti ergi e ti ergevi

Nel nome della Giustizia e dell'Emancipazione.

Ti ergi e ti ergevi,

Oh, Comune parigina,

Nel nome di Louise Michel

E di altri combattenti e martiri.

Nel nome del Socialismo e dell'Autogestione.

Nel nome della Fratellanza Universale.

Nel nome dell'Amore e della Libertà.

Luca Bagatin

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venerdì 28 maggio 2021

Un'economia fondata sul profitto è malata e disumanizzante. Articolo di Luca Bagatin

Il caso della Funivia Mottarone, ma anche il caso della Pelletteria Serena di Poggio a Caiano, la cui titolare, posta agli arresti, sfruttava i lavoratori e li pagava tre euro l'ora, pongono una seria riflessione.

Può essere sostenibile e accettabile un sistema economico e sociale fondato sull'egoismo ? Su questa profonda patologia umana che genera infiniti problemi quotidiani ?

Il capitalismo non nasce altro che da questo.

Mentre l'impresa, l'attività economica, che fornisce beni, servizi e prodotti, dovrebbe essere unicamente al servizio della comunità. E non di quel profitto privato che genera, a monte, sfruttamento e mette in gioco la vita delle persone.

Le imprese dovrebbero essere di proprietà di chi ci lavora ed essere controllate dalla comunità nelle quali tali imprese operano. Ovvero i cittadini dovrebbero esserne gli unici azionisti.

Questo un sistema sano, che permetterebbe di lavorare il giusto, per il tempo che serve a soddisfare i bisogni essenziali della comunità. Senza sprechi, senza eccessi, senza distruzione dell'ecosistema o meccanismi che obbligano i lavoratori ad essere sfruttati o ad essere licenziati.

Nel periodo post-pandemia, una riflessione seria in questo senso, andrebbe fatta. Perché l'unica possibile per uscire da una crisi endemica, fondata su un'economia malata alla radice e basata sullo sfruttamento del lavoro salariato e sul sistema dei mutui, dei prestiti e relativi interessi bancari (oltre che sugli ingiusti debiti degli Stati) che, nei fatti, generano ulteriore sfruttamento del lavoro, in un circolo vizioso senza fine.

Un'economia fondata sul profitto è, non solo destinata a implodere, ma a generare l'aumento di una disoccupazione che da tempo era già endemica, a sfruttare le risorse, a ridurre all'osso i diritti di chi lavora.

Ad oggi, un fenomeno molto pericoloso e totalmente sottovalutato, rimane peraltro l'accumulo di grandi capitali nelle mani di pochi e soprattutto di pochi che controllano settori sensibili, quali quello delle telecomunicazioni. Molto pericoloso il fatto che esistano monopoli o oligopoli come Google, Microsoft, Facebook, Twitter, Apple, Amazon, per non parlare di grandi società di telecomunicazione. Oligopoli che in questo periodo di emergenza sanitaria hanno accumulato ulteriori profitti.

I settori chiave dell'economia, fra cui questi, dovrebbero essere nazionalizzati e controllati direttamente dai cittadini/fruitori, anche in quanto raccolgono dati altamente sensibili legati alla privacy e come tali non dovrebbero rimere nelle mani di privati o di società quotate in borsa, che si arricchiscono sulle spalle di moltitudini di utenti e cittadini.

Altri settori chiave che andrebbero nazionalizzati, oltre a quello del credito e dell'energia, anche quello delle case farmaceutiche, che diventerà sempre più un settore sensibile e delicato e che non potrà essere più oggetto di profitto da parte delle multinazionali e di imprese private.

Ad oggi nessun governo ragiona in tali termini e non vi sono discussioni in tal senso, ma ciò è davvero molto serio e grave.

E sarà il caso di iniziare a rimettere tutto ciò in discussione.

Luca Bagatin

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Siria. Alle presidenziali stravince Assad. Articolo di Luca Bagatin

Stravince le elezioni del 26 maggio il Presidente siriano Bashar al-Assad, sostenuto dalla coalizione socialista Fronte Nazionale Progressista, comprendente, fra gli altri, il partito Ba'at (Partito del Risorgimento Arabo e Socialista) e il Partito Comunista Siriano, con il 95,1% dei voti (13.540.860 di voti).

Al secondo posto il candidato dell'Unione Socialista Democratica Araba, l'avvocato Mahmoud Ahmad Marei, con il 3,3% (470.276 voti) e al terzo posto l'ex Ministro Abdullah Sallum del Partito Socialista Unionista, con 1,5%.

L'affluenza è stata del 76,6%.

Il Presidente Assad guiderà il Paese per altri sette anni, ovvero sino al 2028.

Alle accuse di “elezioni farsa”, mosse da USA, Gran Bretagna e UE, il Presidente Assad – riaffermando sovranità e indipendenza - ha risposto ricordando come la maggioranza di quei Paesi abbia un passato coloniale con il quale non ha mai fatto i conti.

Luca Bagatin

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mercoledì 26 maggio 2021

Russia. Nazionalbolscevichi di Limonov e Comunisti di Russia ancora in prima linea in vista delle elezioni. Articolo di Luca Bagatin

Si è tenuta a Velikij Novgorod, sabato 22 maggio scorso, una delle tante conferenze che stanno organizzando, nel Paese, diverse forze dell'opposizione della sinistra patriottica, in vista delle elezioni parlamentari del settembre prossimo, in Russia.

In prima linea, fra gli organizzatori, i nazionalbolscevichi de “L'Altra Russia di Eduard Limonov” e i Comunisti di Russia di Maxim Suraykin.

Alla conferenza hanno partecipato anche i rappresentanti locali dell'Avanguardia della Gioventù Rossa e altri attivisti di estrazione sindacale e comunista.

Obiettivo, quello di organizzare un fronte di opposizione al liberal-capitalismo governativo, anche attraverso l'auto-organizzazione dei cittadini, ovvero la creazione di una possbile coalizione di opposizione di sinistra nella regione di Novgorod.

Presenti alla conferenza – fra gli altri - il coordinatore de “L'Altra Russia di Eduard Limonov”, Mikhail Axel; i componenti del consiglio politico, Mikhail Galyashkin e Andrei Pesotsky; il coordinatore cittadino Kirill Morozov e il Primo Segretario del partito dei Comunisti di Russia di Novgorod Dmitry Perevyazkin, oltre che molti altri esponenti e attivisti.

Tutti pressoché giovani e giovanissimi, stanchi di un governo che impedisce loro di presentare liste alle elezione, reprime il dissenso e promuove un sistema economico liberal-capitalista che, come in tutta Europa, dagli Anni '90 ad oggi, ha impoverito il Paese e arricchito pochi a discapito di molti.

In nome del socialismo popolare, della ricostituzione dell'URSS e della nazionalizzazione dei settori chiave dell'economia, questi giovani vogliono riprendersi il futuro. Riaffermando le proprie radici politiche, sociali e culturali.

Luca Bagatin

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Dieci anni fa ci lasciava Peter Boom, attore, cantante, scrittore e militante omosessuale. Articolo di Luca Bagatin

Dieci anni fa, il 26 maggio 2011, ci lasciava Peter Boom, attore, cantante, scrittore e militante per il movimento dei diritti civili degli omosessuali, oltre che teorico della pansessualità.

Peter Boom fu per me anche un caro amico, al quale diedi spazio sino al giorno prima della sua morte, sul mio primo blog controculturale.

Nato in Olanda, a Bloemendaal, nel 1936, giunse in Italia nel 1956 per studiare canto e recitazione e da allora non lasciò mai il nostro Paese, vivendo, negli ultimi anni, a Bagnaia, in provincia di Viterbo.

Lavorò con Nino Manfredi, Alberto Sordi, Massimo Troisi, Roberto Benigni e moltissimi altri grandi attori del cinema italiano.

Negli ultimi anni, quando lo incontrai l'ultima volta a Roma, stava recitando in “Habemus Papam” di Nanni Moretti, nella parte del Cardinale O'Neal.

Fervente anticlericale, massone e repubblicano, oltre che promotore della libertà sessuale, Peter Boom fu peraltro figura di spicco del mondo omosessuale italiano nel FUORI! (Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano!), primo movimento omosessuale italiano, fondato da Angelo Pezzana. Fu anche il primo cantante, negli Anni '70, a realizzare un disco a tematica omosessuale, con le canzoni “Lui ama lui” e “Fuori!”.

Fra i suoi romanzi, “Il Nuovo Messia” e il giallo “Vendetta al curaro”.

Poco prima di morire – ma uscito l'anno successivo alla sua morte – recitò nel film storico “Appartamento ad Atene”, di Ruggero Dipaola, al fianco di Laura Morante.

Con Peter se n'è andato per me – dieci anni fa - un caro amico, che sentivo al telefono quasi tutti i gironi.

Luca Bagatin

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martedì 25 maggio 2021

ANGELO NERO. Poesia di Luca Bagatin

ANGELO NERO

poesia di Luca Bagatin
foto di Alessandro Zucca @fotoinunclick
musa nelle foto: Carmen Sale

Angelo Nero

Con passo fiero

E sincero

Avanzi

Nella tua

Indomabile eleganza.

A passo

Quasi di danza.

Qual è,

Qual è,

Il tuo Mistero?

Di giorno

Le tue ali

Sono dischiuse,

Emanando

Un fascino felino

Capace di inebriare

I sensi meno acuti.

La notte,

Le tue ali si dispiegano

Ed emani

Una sensibilità che pochi

Riescono ad afferrare.

Impalpabile...

Imperscutabile...

Tranne che al cuore

Più puro

Che si appresta

All'ascolto delle note

Della tua Anima

Immortale.

Fierezza e Sensibilità

Sono di quell'Anima

L'essenza.

Luca Bagatin

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Presidenziali in Siria. Tre candidati socialisti per battere, ancora una volta, fondamentalismo e imperialismo. Articolo di Luca Bagatin

La Siria, ultimo avamposto di laicità e socialismo arabo in Medioriente, va al voto il 26 maggio prossimo, per eleggere il Presidente che rimarrà in carica sino al 2028.

I candidati sono tre socialisti: l'attuale Presidente Bashar al-Assad, sostenuto dal partito laico e socialista Ba'ath e dalla coalizione Fronte Nazionale Pogressista, comprendente anche il Partito Comunista Siriano; l'avvocato Mahmoud Ahmad Marei, leader dell'Organizzazione araba per i diritti umani e ex Segretario generale del Fronte Nazionale per la Liberazione della Siria, sostenuto dal partito Unione Socialista Democratica Araba e l'ex Ministro per i rapporti con il Parlamento Abdullah Sallum Abdullah, sostenuto dal Partito Socialista Unionista.

Tre candidati laici e socialisti in una realtà che, da dieci anni, sta resistendo al terrorismo fondamentalista islamico e alle sanzioni degli USA e dei suoi alleati.

Un Paese che, oggi, sostenuto storicamente dalla Russia, ha recuperato il controllo del 70% del Paese e vuole riaffermare la sua sovranità e indipendenza, anche da parte di coloro i quali, a torto, lo considerano una dittatura solo perché ultimo baluardo di socialismo nel mondo Mediorientale.

La Siria, da sempre crocevia di spiritualità cristiana e islamica, oltre che alawita e drusa, è diventata – grazie al partito di governo Ba'aht - anche esempio di laicità dello Stato e tutela delle minoranze.

Il Partito Ba'at, ovvero il Partito del Risorgimento Arabo e Socialista, fu fondato da due insegnanti, rispettivamente di religione cristiana ed islamica, ovvero Michel Aflaq (1910 – 1989) e Salah Al Bitar 1912 – 1980).

Studenti dell'Università della Sorbona a Parigi, Aflaq e Al Bitar, nella costituzione del Partito Ba'at, si ispirarono sia alle opere del nostro Giuseppe Mazzini che di Karl Marx, oltre che di Friedrich Nietzsche.

Un partito, dunque, dalle solide fondamenta risorgimentali, laiche, nazionali e socialiste non materialiste, bensì panarabe e che ispirerà per molti versi, tanto l'egiziano Nasser che il libico Gheddafi, i quali saranno successivamente, nel mondo arabo, i propugnatori di quello che viene definito Socialismo Arabo: laico e rispettoso della spiritualità, nazionale ed autogestionario.

Il Partito Ba'at è stato base e ispirazione per tutti i partiti socialisti oggi presenti in Siria.

Luca Bagatin

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lunedì 24 maggio 2021

SACRALITA' DEI SENSI. Poesie di Luca Bagatin

SENSUALE SACRALITA'

Nuda,

Con un teschio in mano

Che cela il tuo seno.

Mani con unghie dipinte di nero.

Io ad osservarti.

Immaginando di baciare il tuo collo.

Accarezzando la tua liscia pelle

Sulle mie labbra.

E poi più giù,

Assaporando ogni centimetro

Di sensuale fragranza

Femminile.

Mi sento così,

Ebbro

Della Sacralità

Del tuo corpo.

Luca Bagatin

 

PUREZZA DEI SENSI

La Strega che stringe

Una rosa al suo grembo.

La Fata che nutre

Una vita al suo seno.

Un fiore che nasce

Un fiore che muore.

Lassù il firmamento

E' quieto e sereno.

E adesso vediamo

Che il fuoco è riacceso.

Luca Bagatin

Sessualità, libera da dogmi e mercificazione, è Spiritualità

Ancora oggi, un seno femminile, un sesso femminile (per non parlare di quello maschile), è visto scandaloso.
È censurato sul web.
Si dice che no, è pornografia.
Questo modo di pensare mi sembra stupido. Prima ancora che sessuofobico e spiritualmente malato.
Il sesso non è che un simbolo di Divinità.
L'unione fra il sesso femminile e quello maschile, rappresenta, a livello simbolico (ma non solo), l'unione fra Terra e Cielo. Lo Shiva-Lingam indù.
Un simbolo che, nei secoli, ha dovuto e continua ad essere celato a causa della morale religiosa, priva di spiritualità.
Ciò ha peraltro causato un altro fenomeno aberrante.
Ovvero l'uso commerciale dei corpi e della sessualità.
Religione e capitalismo sono uniti nella distruzione dello Spirito.
 
Luca Bagatin

giovedì 20 maggio 2021

Libertà dall'ego, dalla materia, dall'illusione. Articolo di Luca Bagatin

L'essere umano ha edificato le sue basi sull'ego e sul possesso.

Vuole accumulare di più, consumare di più, possedere (anche sessualmente) di più.

Ciò ha gettato le basi per una società involuta, fondata sul danaro, la mercificazione, il materialismo.

Religione, danaro, proprietà privata, sistemi di governo, non sono che sovrastrutture create per difendere e rendere impermeabile l'ego umano che, pur nell'inconsapevolezza umana, è una patologia della mente e dell'anima.

Aspetti sconosciuti nelle società primitive e arcaiche, che fondavano la loro civilità sulla comunanza dei beni e sull'etica del dono e del baratto o libero scambio fra eguali.

Non esistevano diseguaglianze di sesso o sciocchi moralismo sessuali.

La sessualità è un veicolo molto potente. Può essere incanalata per evolvere spiritualmente, oppure involvere verso abiezioni che conducono all'ego, al possesso, alla violenza.

Tutti i pregiudizi relavi al sesso e alla sessualità sono figli dell'ego.

Fenomeni come la prostituzione, la pornografia, la mercificazione dei corpi, sono figli dell'ego e negano la libera sessualità.

Una civiltà libera dall'ego è una civiltà fondata sull'amore.

Fare sesso liberamente - con amore - superare la proprietà privata dei mezzi di produzione, gestire le risorse in comune, sono la via per la liberazione dalla patologia dell'ego, dello sfruttamento, del pregiudizio e della violenza.

Nessun Dio punisce. Nessun Dio impone una morale. Questo lo fanno gli esseri umani, giudati dalla mente egoica. I quali si trincerano dietro le religioni, le morali, le ideologie più fanatiche.

Anche la paura della morte è figlia della mente egoica.

La vita non è che una illusione proiettata dalla mente egoica. Come il mondo della materia.

In realtà esiste solo l'amore.

Questo l'insegnamento di tutte le più antiche tradizioni spirituali, non contaminate dai dogmi religiosi degli esseri umani non risvegliati. Ovvero dormienti e persi nell'incubo dell'ego.

Perché esiste la vita ? Perché esiste la morte ?

La vera domanda dovrebbe essere: perché siamo attaccati alla materia, che produce l'illusione del dualismo vita/morte ?

Perché siamo perduti nell'incubo dell'illusione materiale ?

Forse perché ciò è più rassicurante, come il neonato che non vuole uscire dal grembo materno al momento della sua nascita. Piange. E' disperato. Non vuole lasciare il sicuro grembo materno. E' forse ancora legato alle sue vite precedenti. E così trova ristoro nell'ego, antcamera del mondo della materia.

Le nostre menti non sono ancora pronte per liberarsi dall'illusione.

L'attaccamento è l'unico elemento che pensiamo di conoscere. E così soffriamo, dalla nascita alla morte.

E creiamo sovrastrutture per sopravvivere, ma in realtà ci leghiamo ancora di più alla materia e alla sofferenza.

Siamo più forti di così. Siamo più forti di così ? E' una affermazione e una domanda. Che dovremo porci.

Siamo più forti della materia (in virtù della nostra origine Divina) ? Siamo così forti dal poterci liberare dall'attaccamento terreno dei nostri sensi egoici ?

Viviamo in un sogno, ma chi è il sognatore ? E' una frase che viene detta all'interno della serie televisiva “Twin Peaks” di David Lynch e Mark Frost. Una serie che è molto di più di un'opera cinematografica e artistica. Spiega molte cose. Sulla vita e sulla morte. Ovvero sull'inesistenza di entrambi gli aspetti.

Ansia, paura, non sono che elementi sui quali facciamo leva per rimanere legati all'illusione. Per questa ragione c'è chi prega o medita, per liberarsi da ansie e paure.

Costui o costei utilizza, consapevolmente o meno, veicoli che gli permettono di distaccarsi per un momento dall'ego e ritrovare la propria dimensione Divina.

Chi è Dio ? Colui il quale ci libera dall'ego, dall'illusione. E ci riconduce all'amore.

Le religioni, con i loro dogmi, raffigurano Dio come un essere esterno, che vive in chissà quale luogo celeste.

Ma le più antiche tradizioni ci insegnano che Dio è un luogo dell'Anima.

Gli esseri umani combattono in nome del loro Dio, ma in realtà non lo conoscono, in quanto non conoscono la profondità della loro Anima, persi nell'ego e nell'illusione dei loro dogmi e delle loro ideologie fanatiche.

L'Anima Divina è un'Anima che ama. Libera dall'illusione e dalle sovrastrutture create dagli esseri umani, che credono così di essere nel giusto e di liberarsi dalle sofferenze...generandone di maggiori !

Prendiamo ad esempio il danaro. Il mondo si regge su di esso, su questa sovrastruttura e convenzione.

Il danaro è uno dei veicoli materiali che lega di più all'illusione. Si arriva ad uccidere, sfruttare, imbrogliare per danaro. Si sfasciano amicizie, famiglie e affetti. Che cosa si ottiene alla fine ? Solo ulteriore e spesso infinita sofferenza.

La vita materiale non è che un'eterna sofferenza se ad essa ci si lega.

Non siamo esseri/anime separate. Siamo cosmicamente uniti e come tali possiamo liberarci da sofferenza/ego/illusione unendo le forze nell'amore.

Cos'è l'amore?

La profondità della nostra Anima.

Quel luogo segreto che ci permette di liberarci dall'ego e provare un infinito piacere e benessere.

Molti ricercano il piacere attraverso le droghe.

Lungi da me dare giudizi morali. Antiche civiltà, usavano sostanze psicotrope per unirsi con il Divino, per mettersi in comunicazione con la propria Anima Divina.

Questo è un percorso interessante.

Da tempo molti usano certe sostanze, spesso alterate chimicamente, per mero piacere illusorio materiale. Arrivano persino a prostituirsi, a rubare e/o a uccidere, per potersele procurare.

Ciò lega fortemente alla materia e genera infinite sofferenze.

Il piacere materiale genera sempre e inevitabilmente sofferenze.

Queste riflessioni, il più possibile libere dal moralismo, vogliono essere solamente delle libere dissertazioni – frutto di osservazione, studi e esperienze personali – su meccanismi spesso difficili da comprendere. Ciò in quanto troppo spesso si è presi e persi nel vortice della materialità della vita terrena.

Non vogliono affatto essere dogmi, ma libere analisi che intersecano spiritualità, psicologia e politica.

Volendo offrire un libero contributo alla discussione su tematiche mai troppo abusate o trattate nel pubblico dibattito.

Luca Bagatin

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Condannato a cinque anni di libertà vigilata il leader di "Per un Nuovo Socialismo" Nikolay Platoshkin. Articolo di Luca Bagatin


Il tribunale Gagarinsky di Mosca ha annunciato la sentenza di condanna di Nikolay Platoshkin, leader del movimento di opposizione al governo liberal-conservatore di Putin “Per un Nuovo Socialismo”, Storico, politologo ed ex dipendente del Ministero degli Affari Esteri.

Platoshkin, già agli arresti domiciliari dal giugno 2020, è stato ritenuto colpevole di aver fomentato rivolte di massa e diffuso informazioni che – secondo la sentenza – minacciavano la vita dei cittadini. Ovvero avrebbe diffuso pubblicamente informazioni ritenute false relativamente alle misure di contenimento del Covid 19 da parte delle autorità della Federazione Russa.

Ciò attraverso il suo canale YouTube, che vanta circa 600.000 iscritti.

Il prof. Platoshkin è dunque stato condannato a cinque anni di libertà vigilata e a una multa di 700 mila rubli, ma ha già annunciato ricorso contro la condanna.

Condanna respinta sia dalle organizzazioni per i diritti umani, fra le quali Memorial Human Rights Center e Amnesty International, che ritengono il prof. Platoshkin un prigioniero politico e di coscienza, che dal Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF), maggior partito di opposizione alla Duma di Stato, parlamento russo.

I deputati del KPRF avevano già chesto, nelle scorse settimane, la scarcerazione di Nikolay Platoshkin e dichiarato che “Le accuse non reggono, visto che non c'è stata una sola azione di protesta, per non parlare di alcuna violazione della sicurezza pubblica o danni alla proprietà. I tentativi di etichettare l'ex diplomatico come un estremista di Youtube sono ancora più ridicoli. Il Paese si pronuncia apertamente contro il procedimento penale illegale, definendo il caso contro di lui apertamente politico e l'imputato stesso un prigioniero di coscienza. Deputati e personaggi pubblici hanno chiesto e continuano a chiedere l'immediato rilascio di Platoshkin”.

Non essendo nuove le persecuzioni contro i componenti della sinistra patriottica russa, da parte delle autorità, il Partito Comunista della Federazione Russa ha anche istituito un Comitato di protezione dalle Prosecuzioni Politiche, guidato dall'avvocato Yuri Petrovich Sinelshikov.

Solidarietà a Platoshkin è stata espressa anche dai nazionalbolscevichi de “L'Altra Russia di Eduard Limonov” sul loro sito web.

Nikolai Platoshkin, classe 1965, ha fondato, nel 2019, il movimento politico “Per un Nuovo Socialismo”, che intende ripristinare in Russia una forma di socialismo rinnovato, attraverso mezzi legali e pacifici, mantenendo forme di proprietà privata, nazionalizzando i settori chiave dell'economia e promuovendo la libertà di parola e di associazione.

Nel 2019 Platoshkin è stato candidato dal Partito Comunista della Federazione Russa a deputato alle elezioni supplettive alla Duma di Stato (Parlamento russo), arrivando secondo e conquistando il 24,5% dei consensi.

Da tempo, in vista delle elezioni politiche di settembre, in diverse realtà locali, sono stati organizzati incontri pubblici fra i vari movimenti della sinistra patriottica russa, fra i quali “Per un Nuovo Socialismo”, il Partito Comunista della Federazione Russa, il Fronte di Sinistra e “L'Altra Russia di Eduard Limonov”. Tentativi di trovare un terreno comune di opposizione per battere il partito liberal conservatore “Russia Unita” di Putin, che - da troppo tempo - tiene il Paese sotto il pugno di ferro, favorendo le classi più agiate e impedendo la libertà di espressione.

Luca Bagatin

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lunedì 17 maggio 2021

Cile. Elezioni amministrative e per l'Assemblea costituente vinte dalle sinistra. Sconfitto il governo liberal conservatore. Articolo di Luca Bagatin

Il Cile è stato chiamato alle urne per le elezioni amministrative, oltre che per i 155 seggi dell'Assemblea costituente, voluta a seguito del referendum dell'autunno scorso, che ha abrogato la Costituzione introdotta dal dittatore Augusto Pinochet e in vigore da trent'anni.

Le elezioni hanno fortemente penalizzato la coalizione liberal conservatrice di governo, retto da Sebastian Pinera, già oggetto di proteste a seguito delle politiche di austerità non gradite alla popolazione.

La coalizione governativa di centrodestra Vamos por Chie, infatti, si è fermata al 20,8% dei consensi alle elezioni per l'Assemblea costituente, mentre - il blocco delle sinistra, composto da Partito Comunista, Lista Apruebo e Apruebo Dignidad - ha conquistato il 33,2% e, sempre un terzo dei voti, è stato ottenuto dai candidati indipendenti dell'opposizione.

Ottimo risultato del Partito Comunista anche nella capitale, Santiago del Cile, che elegge a Sindaco la trentunenne economista Iraci Hassler, che, con il 38,6% ha battuto l'attuale Sindaco liberal conservatore Felipe Alessandri.

Pinera ha ammesso la sconfitta, dichiarando che: “In queste elezioni, la cittadinanza ha inviato un messaggio forte e chiaro al governo e a tutte le forze politiche tradizionali: non siamo sintonizzati in modo adeguato con le richieste e i desideri dei cittadini e siamo chiamati al confronto da nuove espressioni e da nuovi leader”.

Il 21 novembre prossimo, in Cile, si terranno le elezioni presidanziali e i più recenti sondaggi danno in testa la candidata del Partito Umanista (populismo di sinistra/socialismo libertario), Pamela Jiles (ex iscritta al Partito Comunista), al 18%; a seguire il candidato del Partito Comunista Daniel Jadue, con l'11% dei consensi e, al terzo posto, il candidato liberal conservatore Joaquin Lavin con il 10%.

Luca Bagatin

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sabato 15 maggio 2021

Presente e futuro del populismo (di sinistra). Articolo di Luca Bagatin

Interessante l'articolo del prof. Marco Tarchi, politologo e studioso in particolare di populismo, sul quotidiano “Domani” del 14 maggio scorso, dal titolo “Il sogno del populismo di sinistra si è scontrato con la realtà”.

Il prof. Tarchi si riferisce, in particolare, alla fine politica dell'ex politico Pablo Iglesias ed alla china presa dal suo movimento Podemos che, una volta andato al governo con il Partito Socialista di Sanchez (consentendo a Iglesias di divenire Vicepremier), ha finito per perdere consensi e annacquare il suo programma rivoluzionario.

Ciò, ha portato al ritiro dalla scena politica di Sanchez, dopo la sconfitta alle amministrative di Madrid e, già nel 2019, portò alla scissione di Podemos ed alla formazione del movimento populista-socialista Mas Pais.

Il prof. Tarchi, nel suo articolo, fa un'analisi interessante dei fasti passati di Podemos e del suo più recente declino, spiegando come anche questo movimento, come Syriza di Tsipras in Grecia, la France Insoumise in Francia e Die Linke in Germania, finendo per abbracciare il “liberalismo sociale” - esattamente come tutti i sedicenti partiti “socialisti” europei, - abbiano finito per annacquarsi e perdere la loro essenza originaria.

In realtà, si potrebbe dire che, in Europa, non esista ancora un autentico “populismo” o “populismo di sinistra”, salvo i tentativi di cui sopra, falliti proprio perché si è tradito alla base il concetto stesso di populismo, che è politica socialista di popolo, senza alcun compromesso con le élite liberali, siano esse di sinistra o di destra.

Qui è necessaria una piccola premessa storica. Ovvero occorre tenere presente che il populismo nacque fra il 1860 e il 1880, in Russia, ad opera dei narodniki (da narod = popolo), ovvero dei socialisti russi che vollero alfabetizzare le masse contadine e oppresse e proposero una riforma agraria in senso socialista, in quanto ritennero che i contadini fossero l'unica classe rivoluzionaria in grado di opporsi all'occidentalizzazione della Russia e all'espansione del capitalismo.

Un filo rosso lega il socialismo originario, in particolare le battaglie della Prima Internazionale dei Lavoratori (1864 - 1876), di matrice socialista, mazziniana, garibaldina e anarchica e il populismo - rettamente inteso - ovvero privo delle falsificazioni linguistiche e concettuali operate dal linguaggio mediatico corrente, influenzato dall'ideologia liberale e borghese.

Fatta tale doverosa premessa, possiamo dire, con i filosofi Alain de Benoist, Jean-Claude Michéa e Christopher Lasch, che il populismo è, in sostanza, una delle più moderne forme di democrazia attiva e partecipativa. Potremmo dire che è una delle forme più pure di socialismo conservatore, ovvero di rottura con la modernità liberale e capitalista, che tutto ha messo in vendita. Dagli elettrodomestici agli embrioni, oltre che i corpi e le menti dei lavoratori e delle prostitute.

Va da sé che, il cosiddetto “populismo di destra”, tanto sbandierato dalla stampa e dai media quando si parla o si parlava di Salvini, Trump, la Meloni, Bolsonaro e compagnia, non è affatto populismo, ma liberal-conservatorismo. In quanto volto a conservare l'attuale sistema economico-sociale fondato essenzialmente su: crescita economica; sfruttamento delle risorse; sostegni agli imprenditori (ma non ai lavoratori o ai precari); conservatorismo nell'ambito dei diritti civili.

Quanto al populismo autentico (che potrebbe anche essere definito “populismo di sinistra” o “nazionalismo di sinistra”), che è ed è stato la base dei movienti del Socialismo del XXI secolo latinoamericani (dal socialismo del venezuelano Hugo Chavez al peronismo argentino dei coniugi Kirchner, passando per il correismo ecuadoriano al sandinismo nicaraguense, sino alla Bolivia di Evo Morales e all'Uruguay di “Pepe” Mujica), ma lo è anche del nazionalbolscevismo russo, dei vari partiti comunisti russi e - per moltissimi versi - del movimento trasversale e civico dei Gilet Gialli francesi, è un'altra cosa.

Ed è un'altra cosa perché, innanzitutto, ha un progetto di società e di economia radicalmente diverso rispetto al modello liberal-capitalista, fondato sulla crescita e sullo sfruttamento delle risorse e del lavoro. Ovvero si fonda sul superamento del capitalismo; sulla ricerca del lavoro in comune (la famosa unione del capitale e del lavoro predicata anche dal nostro Giuseppe Mazzini in epoca risorgimentale); sulla redistribuzione delle risorse e sulla valorizzazione delle risorse naturali e dell'ecosistema. Oltre che su partecipazione più diretta dei cittadini e dei lavoratori alle decisioni politiche.

E' chiaro che, per attuare progetti di questo tipo, è fondamentale non scendere a compromessi con alcun partito di governo. O si arriva da soli al governo, oppure si continua la lotta.

In questo senso, l'ex Presidente venezuelano Hugo Chavez, fu un chiaro esempio.

Dopo il tentativo di insurrezione popolare - contro i governanti corrotti - nel 1992 e anni di invito all'astensionismo elettorale, si candidò, nel 1998, con un suo movimento – il Movimento Bolivariano Quinta Republica – e, ottenendo il 56% dei consensi, fu eletto Presidente. Senza scendere a compromessi con nessuno.

E' chiaro che, se Podemos scende a compromessi con i sedicenti “socialisti” di Sanchez, che hanno un programma fondamentalmente liberal-capitalista, non possono che dover rinunciare ai loro progetti rivoluzionari e socialisti autentici E, dunque, finire per perdere consensi, come infatti è accaduto.

Che è esattamente quanto successo al Movimento Cinque Stelle (benché non fosse né sia né populista, né socialista), alleandosi prima con la Lega e poi con il PD. Cosa ne è rimasto dei loro programmi originari ? Nulla. Cosa sta rimanendo del loro partito ? E' in caduta libera in tutti i sondaggi.

E' chiaro, dunque, che il presente e il futuro del populismo, ovvero del socialismo originario, è una radicale rottura con il sistema attuale. Ma ciò presuppone, in Europa, un radicale modo di pensare che, per molti versi, solo il movimento civico dei Gilet Gialli francesi è riuscito – in questi anni - a comprendere.

Rottura con l'Unione Europea - utile solo ai ricchi investitori – e con il Fondo Monetario Internazionale (e le sue politiche di austerità, fra cui il probabile ritorno dell'IMU sulla prima casa in Italia...sic !).

Rottura con il capitalismo e con il sistema della crescita economica, che genera sfruttamento del lavoro, precariato sociale e insicurezza.

Promozione di un sistema sociale e socialista fondato sul lavoro in comune (lavorare meno e il necessario a soddisfare i bisogni primari), l'autogestione delle risorse, la sicurazza economica e sociale per tutti (nessuno escluso), investimenti massicci in sanità, ricerca e valorizzazione dell'ambiente e dell'ecosistema.

Comprendere tali necessità, in una realtà abituata all'ideologia liberal-capitalista (lastricata di “buone intenzioni”, ma in realtà portatrice del contrario), non sarà certo facile.

Ma sarebbe già molto se si riuscisse ad aprire un dibattito in merito.

Luca Bagatin

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venerdì 14 maggio 2021

FRAGRANZE DI DONNA. Tre poesie di Luca Bagatin

 

AMAZZONE INDOMITA

Bellezza dell'Est, 

Con sguardo profondo e orgoglioso. 

Amazzone indomita.

Questo risveglia il cuore

Dell'Eroe che sa capire

In profondità

La tua Anima.

Luca Bagatin

 

SENSUALITA' ARMONIOSA

Sensualità armoniosa,

Sensualità che il cuore

Rafforza e rende più puro.

Sensualità che si ammira,

Per sognare, ancora

Poggiando le labbra

Laddove la tua femminilità

Ravviva l'Anima

Di chi la assapora.

Luca Bagatin

 

ANIMA SELVATICA

E' l'Anima selvatica

L'essenza femminile

Che risveglia

I sensi addormentati

Di un cuore inaridito.

E' l'Anima selvatica

Che risveglia la Natura

Che si cela oltre il guado.

E' l'Anima selvatica

Che, superando ogni inibizione,

Arriva sicura e fiera al porto.

Il porto dell'Amore.

Luca Bagatin

Il popolo colombiano viene represso, ma il Parlamento Europeo vorrebbe fare pressione sulla Bolivia.... Articolo di Luca Bagatin

Il popolo colombiano protesta – dal 28 aprile scorso - contro il governo conservatore retto da Ivan Duque, che continua a reprimere le rivolte popolari con la violenza, come denunciato anche da diverse organizzazioni per i diritti umani.

Le proteste sono nate a seguito delle riforme introdotte dal governo, che andranno a penalizzare i ceti medi e poveri. Tali riforme prevedono un aumento delle tasse, a iniziare dall'IVA, mentre la riforma sanitaria sarà ispirata al modello statunitense, con l'introduzione di polizze private e prezzi differenti a seconda delle patologie delle persone.

Mentre le proteste del popolo colombiano vengono represse nella violenza, la Vicepresidente del Parlamento Europeo, la liberal conservatrice Dita Charazová, vuole fare pressione non già sulla Colombia, bensì sulla Bolivia, che si appresta a condannare l'ex presidente golpista Jeanine Añez e i suoi complici.

Il Parlamento Europeo, infatti, nelle scorse settimane ha votato a maggioranza una mozione dell'estrema destra, nella quale si vorrebbe invitare il governo socialista della Bolivia - retto da Luis Arce - a rilasciare i golpisti che – nell'autunno del 2019 – con un golpe, presero il potere nel Paese, attuando politiche di macelleria sociale e di repressione del dissenso.

Il governo Arce – da parte sua - ha respinto ogni forma di interferenza da parte del Parlamento Europeo in merito al processo che vedrà imputata la Añez e i suoi complici.

Luca Bagatin

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martedì 11 maggio 2021

Riaperture ? Ovvero un ritorno al vecchio sistema e al vecchio sfruttamento

Continuo a pensare che, con questa pandemia, si sia perduta una grande occasione.
Ovvero sovvertire l'economia per come l'abbiamo conosciuta.
Pretendere la fine del capitalismo, delle grandi imprese private, delle multinazionali.
Pretendere l'abolizione del debito pubblico per gli Stati.
Pretendere il lavoro in comune e autogestito e la gestione diretta delle imprese da parte di chi vi lavora.
Pretendere un reddito UNIVERSALE per tutti.
Si è protestato per puttanate.
Per riaperture che porteranno al vecchio sistema e al vecchio sfruttamento.
E già si contano i primi morti sul lavoro.
Il mondo, in generale, poi, è, tristemente, ancora in una nuova forma di Guerra Fredda.
Nonostante il rischio di pandemie sia ancora e sempre dietro l'angolo. E sia particolarmente pressante, oggi, nei Paesi più poveri.

Luca Bagatin

venerdì 7 maggio 2021

Russia. Muore, a 101 anni, Egor Ligaciov, il leone leninista che sfidò Gorbaciov. Articolo di Luca Bagatin


Oggi 7 maggio, è morto Egor Ligaciov, dirigente sovietico di lungo corso.

Ligaciov nacque nel 1920 e festeggiò il suo centesimo compleanno lo scorso autunno. Nel periodo dal 1965 al 1983, fu a capo della regione di Tomsk e, dal 1985 al 1990, fu membro del Politburo del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS).
Al 28esimo Congresso del PCUS, nel 1990, criticò pesantemente Gorbaciov per le sue posizioni revisioniste e per aver aggirato il Partito, attraverso la sua presidenza.
Durante lo stesso Congresso, sfidò Gorbaciov per la carica di Segretario Generale del Partito, presentandosi come candidato "leninista" (contrapponendosi al "riformismo" di Gorbaciov).
Come dirigente dell'URSS, durante il periodo della Perestrojka, difese il sistema monopartitico nel Paese e i valori del socialismo, contro ogni forma di revisionismo e di golpismo eltsiniano.
Dopo la fine dell'URSS, fu eletto tre volte deputato alla Duma di Stato nelle file del Partito Comunista della Federazione Russa, di cui fu anche dirigente.

Luca Bagatin
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Perù. Socialisti populisti e centrosinistra uniti contro il liberal-conservatorismo fujimorista. Articolo di Luca Bagatin

Alle elezioni presidenziali dello scorso 11 aprile, Pedro Castillo, maestro elementare e leader del partito socialista e populista Perù Libre, si è posizionato al primo posto, conquistando il 19% dei consensi.

Il 6 giugno dovrà vedersela al ballottaggio con la candidata liberal-conservatrice Keiki Fujimori, figlia dell'ex dittatore Alberto che, candidata di Forza Popolare, si è piazzata al secondo posto con il 13% dei voti.

Castillo, nei giorni scorsi, in vista del ballottaggio, ha siglato un accordo elettorale con Veronika Mendoza, candidata alla presidenza per il partito di sinistra e centrosinistra patriottici Uniti per il Perù.

Voglio invitare tutte le forze democratiche del Paese, i giovani, le donne, le organizzazioni sociali, i sindacati, i collettivi, a unire le forze in modo che insieme possiamo ricostruire la nostra patria. In modo che, insieme, possiamo finalmente scrivere una Costituzione fatta dalle persone per le persone”, ha dichiarato la Mendoza ad accordo siglato.

Aggiungendo: “In questo 2021 stiamo rispondendo alla chiamata del prof. Castillo, stiamo rispondendo alla chiamata del popolo e siamo chiamati a costruire una vera democrazia e a unire le forze”.

L'accordo elettorale fra Perù Libre e Uniti per il Perù prevede di “realizzare un governo del popolo e promuovere i profondi cambiamenti di cui il Perù ha bisogno, per sbarrare la strada all'autoritarismo ed alle forze corrotte e inaugurare una nuova era, nella quale tutte le voci vengano ascoltate e la sovranità venga rivendicata, al fine di costruire un nuovo patto sociale attraverso un'Assemblea popolare costituente”.

Quattro sono i punti rilevanti dell'accordo siglato: affrontare la crisi sanitaria, sociale ed economica causata dalla pandemia Covid19, rafforzando il sistema sanitario pubblico; necessità di creare posti di lavoro abbandonando il modello economico liberale, imposto dalla dittatura di Fujimori, che ha favorito solamente i pochi ceti privilegiati; lotta alla corruzione e all'impunità per coloro i quali derubano il Paese; l'ultimo punto riguarda la ricostituzione dello Stato, il rafforzamento della democrazia e la garanzia dei diritti di tutti e per tutti, in piena eguaglianza e senza alcuna forma di discriminazione.

Luca Bagatin

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Russia. I comunisti chiedono la scarcerazione di Nikolay Platoshkin, leader di "Per un Nuovo Socialismo". Articolo di Luca Bagatin

Nikolay Platoshkin è uno Storico russo, ex dipendente del Ministero degli Affari Esteri.

Oltre che leader del movimento di opposizione al governo liberal-conservatore di Putin “Per un Nuovo Socialismo”.

Platoshkin, dal giugno 2020, è accusato – dalle autorità del suo Paese - di aver fomentato rivolte di piazza – anche attraverso il suo canale YouTube, che vanta circa 595.000 iscritti - ed è attualmente ancora agli arresti domiciliari.

In sua difesa si sono levate – nei giorni scorsi - le proteste dei deputati del Partito Comunista della Federazione Russa, i quali hanno affermato, in un comunicato, che “Le accuse non reggono, visto che non c'è stata una sola azione di protesta, per non parlare di alcuna violazione della sicurezza pubblica o danni alla proprietà. I tentativi di etichettare l'ex diplomatico come un estremista di Youtube sono ancora più ridicoli. Il Paese si pronuncia apertamente contro il procedimento penale illegale, definendo il caso contro di lui apertamente politico e l'imputato stesso un prigioniero di coscienza. Deputati e personaggi pubblici hanno chiesto e continuano a chiedere l'immediato rilascio di Platoshkin”.

I parlamentari comunisti ritengono che il “caso Platoshkin” sia l'ennesimo atto di persecuzione politica contro i rappresentanti del Partito Comunista della Federazione Russa.

Nikolai Platoshkin, classe 1965, ha fondato, nel 2019, il movimento politico "Per un Nuovo Socialismo", che intende ripristinare in Russia una forma di socialismo rinnovato, attraverso mezzi legali e pacifici, mantenendo forme di proprietà privata, nazionalizzando i settori chiave dell'economia e promuovendo la libertà di parola e di associazione.

Nel 2019 Platoshkin è stato candidato dal Partito Comunista della Federazione Russa a deputato alle elezioni supplettive alla Duma di Stato (Parlamento russo), nel Territorio di Khabarovsk, pur sconfitto dal candidato del Partito Liberal Democratico di Zhirinovsky, arrivando secondo e conquistando il 24,5% dei consensi. La sua campagna elettorale ha ad ogni modo impressionato positivamente persino Zhirinovksy.

Anche il Memorial Human Rights Center e Amnesty International hanno riconosciuto a Nikolay Platoshkin lo status di prigioniero di coscienza e, per la sua scarcerazione, si sono espressi anche i nazionalbolscevichi de “L'Altra Russia di Eduard Limonov”, con dei picchetti dimostrativi nella città di Vologda.

Luca Bagatin

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giovedì 6 maggio 2021

Non si può morire sul posto di lavoro, né di lavoro

Il Quinto Stato di Hernán Chavar

Non si piò morire sul posto di lavoro, né di lavoro.
Il lavoro rende schiavi. Solo i nazisti scrivevano – all'ingresso dei campi di concentramento – che “il lavoro rende liberi”.
Una autentica Repubblica non dovrebbe fondarsi sul lavoro, ma sui lavoratori, liberi dalla schiavitù del salario e dallo sfruttamento del capitalismo e del capitalista.
Ovvero liberi dal consumismo e dall'ideologia del produttivismo.
Sino a che non saremo liberi da tali ideologie (del lavoro, del consumo, del produttivismo), e dalla schiavitù del lavoro salariato e dipendente, non ne usciremo mai.
 
(Luca Bagatin)
 
La società borghese è un male e il borghese è fondamentalmente un malato inconsapevole.
Il fascismo fu un male dell'Italia e affondò le sue radici nella borghesia capitalista (esattamente come nazismo e franchismo, al netto di chi pensò di aderirvi vedendovi una forma di socialismo, mentre in realtà fu solo utilizzato ad uso e consumo della borghesia).
Anche ciò che accadde dopo il fascismo non fu che una nuova forma di nuovo fascismo, ovvero di società borghese, capitalista e consumista (la DC, la televisione commerciale, la pubblicità commerciale).
Pier Paolo Pasolini denunciò tutto ciò.
E siamo ancora al punto di partenza. Non è cambiato nulla. Anzi. Il processo si è drammaticamente accelerato (il precariato, il commercio online con conseguente sfruttamento di manodopera, le società di telecomunicazione private...)
 
(Luca Bagatin)