
Di fronte a questa
immensa vergogna la pasionaria del "peronismo di sinistra"
sta tornando. E' lei, Cristina Fernandez de Kirchner, ex
Presidentessa dal 2007 al 2015, paladina dei diritti sociali e civili
degli argentini assieme al marito, il compianto Nestor Kirchner (1950
- 2010), già Presidente dell'Argentina dal 2003 al 2007, la quale
attraverso un piano di nazionalizzazioni e di aumento dei dazi
doganali è riuscita a far fronte alla spesa pubblica galoppante e a
ridurre la povertà che, in tre anni, è passata dal 21% all'11% ed a
finanziare massicciamente il sistema scolastico ed educativo, oltre
che ad assicurare la casa ed il lavoro a disoccupati e disagiati e
ciò le ha permesso di ricevere il riconoscimento ufficiale della
FAO. Oltre a ciò la Krchner, nel 2010, legalizzò il matrimonio
omosessuale, importante conquista per un Paese a lungo dominato da
una certa cultura machista.

Ad ogni modo la Kirchner
torna in campo per le elezioni legislative dell'ottobre prossimo e lo
fa con la nuova lista peronista "Unidad ciudadana" (Unità
civica), affiancata da Jorge Taiana, sociologo, ex Ministro degli
Esteri kirchnerista e già componente del Movimiento Evita, movimento
sociale argentino che si rifà alla politica rivoluzionaria di Evita
Peron.
Cristina Kirchner e
Taiana si candidano dunque per un seggio al Senato in una delle
circoscrizioni di Buenos Aires più colpite dalla povertà degli
ultimi anni.
I sondaggi la danno in
crescita costante con oltre il 40%, l'unico problema, purtroppo,
rimane la spaccatura interna al fronte peronista che, ci auguriamo,
possa sanarsi in nome degli antichi ideali socialisti di Evita e Juan
Peron, che hanno reso l'Argentina socialmente giusta, economicamente
libera e politicamente sovrana. Solo così il totalitarismo
liberal-macrista potrà essere definitivamente sconfitto e
l'Argentina potrà tornare ad essere una terra prospera, attenta ai
diritti e libera dal bisogno.
Luca Bagatin
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