L'Argentina è in crisi e
la disoccupazione aumenta, devastata dalle politiche fallimentari del
Presidente liberale oligarca Mauricio Macri, che sta via via
distruggendo ogni conquista sociale e ambientalista attuata dal
peronismo in questi ultimi decenni e che - come ha ricordato
recentemente lo storico Gennaro Carotenuto sul suo blog
(http://www.gennarocarotenuto.it/28228-gabriela-michetti)
- è considerato "imperdonabile" dalla leader delle Nonne
di Plaza de Mayo Estela Carlotto in materia di diritti umani, avendo
non solo spesso minimizzato la terribile vicenda dei desaparecidos
durante le dittature militari, ma finanche bloccato la collaborazione
del governo con le Nonne di Plaza de Mayo per identificare i bambini
sottratti alle madri durante la dittatura (sic !).
Di fronte a questa
immensa vergogna la pasionaria del "peronismo di sinistra"
sta tornando. E' lei, Cristina Fernandez de Kirchner, ex
Presidentessa dal 2007 al 2015, paladina dei diritti sociali e civili
degli argentini assieme al marito, il compianto Nestor Kirchner (1950
- 2010), già Presidente dell'Argentina dal 2003 al 2007, la quale
attraverso un piano di nazionalizzazioni e di aumento dei dazi
doganali è riuscita a far fronte alla spesa pubblica galoppante e a
ridurre la povertà che, in tre anni, è passata dal 21% all'11% ed a
finanziare massicciamente il sistema scolastico ed educativo, oltre
che ad assicurare la casa ed il lavoro a disoccupati e disagiati e
ciò le ha permesso di ricevere il riconoscimento ufficiale della
FAO. Oltre a ciò la Krchner, nel 2010, legalizzò il matrimonio
omosessuale, importante conquista per un Paese a lungo dominato da
una certa cultura machista.
Cristina Kirchner alle
scorse elezioni presidenziali del 2015, non potendo più ricandidarsi
per un terzo mandato, ha sostenuto il suo compagno di partito Daniel
Scioli, il quale ha perduto al ballottaggio contro Macri solo per una
manciata di voti (600.000 circa) e ciò fu dovuto principalmente alle
divisioni nel fronte peronista, il quale non si presentò unito.
Ad ogni modo la Kirchner
torna in campo per le elezioni legislative dell'ottobre prossimo e lo
fa con la nuova lista peronista "Unidad ciudadana" (Unità
civica), affiancata da Jorge Taiana, sociologo, ex Ministro degli
Esteri kirchnerista e già componente del Movimiento Evita, movimento
sociale argentino che si rifà alla politica rivoluzionaria di Evita
Peron.
Cristina Kirchner e
Taiana si candidano dunque per un seggio al Senato in una delle
circoscrizioni di Buenos Aires più colpite dalla povertà degli
ultimi anni.
I sondaggi la danno in
crescita costante con oltre il 40%, l'unico problema, purtroppo,
rimane la spaccatura interna al fronte peronista che, ci auguriamo,
possa sanarsi in nome degli antichi ideali socialisti di Evita e Juan
Peron, che hanno reso l'Argentina socialmente giusta, economicamente
libera e politicamente sovrana. Solo così il totalitarismo
liberal-macrista potrà essere definitivamente sconfitto e
l'Argentina potrà tornare ad essere una terra prospera, attenta ai
diritti e libera dal bisogno.
Luca Bagatin
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