martedì 25 luglio 2017

Il ritorno di Cristina Fernandez de Kirchner, la pasionaria degli umili. Articolo di Luca Bagatin

L'Argentina è in crisi e la disoccupazione aumenta, devastata dalle politiche fallimentari del Presidente liberale oligarca Mauricio Macri, che sta via via distruggendo ogni conquista sociale e ambientalista attuata dal peronismo in questi ultimi decenni e che - come ha ricordato recentemente lo storico Gennaro Carotenuto sul suo blog (http://www.gennarocarotenuto.it/28228-gabriela-michetti) - è considerato "imperdonabile" dalla leader delle Nonne di Plaza de Mayo Estela Carlotto in materia di diritti umani, avendo non solo spesso minimizzato la terribile vicenda dei desaparecidos durante le dittature militari, ma finanche bloccato la collaborazione del governo con le Nonne di Plaza de Mayo per identificare i bambini sottratti alle madri durante la dittatura (sic !).
Di fronte a questa immensa vergogna la pasionaria del "peronismo di sinistra" sta tornando. E' lei, Cristina Fernandez de Kirchner, ex Presidentessa dal 2007 al 2015, paladina dei diritti sociali e civili degli argentini assieme al marito, il compianto Nestor Kirchner (1950 - 2010), già Presidente dell'Argentina dal 2003 al 2007, la quale attraverso un piano di nazionalizzazioni e di aumento dei dazi doganali è riuscita a far fronte alla spesa pubblica galoppante e a ridurre la povertà che, in tre anni, è passata dal 21% all'11% ed a finanziare massicciamente il sistema scolastico ed educativo, oltre che ad assicurare la casa ed il lavoro a disoccupati e disagiati e ciò le ha permesso di ricevere il riconoscimento ufficiale della FAO. Oltre a ciò la Krchner, nel 2010, legalizzò il matrimonio omosessuale, importante conquista per un Paese a lungo dominato da una certa cultura machista.
Cristina Kirchner alle scorse elezioni presidenziali del 2015, non potendo più ricandidarsi per un terzo mandato, ha sostenuto il suo compagno di partito Daniel Scioli, il quale ha perduto al ballottaggio contro Macri solo per una manciata di voti (600.000 circa) e ciò fu dovuto principalmente alle divisioni nel fronte peronista, il quale non si presentò unito.
Ad ogni modo la Kirchner torna in campo per le elezioni legislative dell'ottobre prossimo e lo fa con la nuova lista peronista "Unidad ciudadana" (Unità civica), affiancata da Jorge Taiana, sociologo, ex Ministro degli Esteri kirchnerista e già componente del Movimiento Evita, movimento sociale argentino che si rifà alla politica rivoluzionaria di Evita Peron.
Cristina Kirchner e Taiana si candidano dunque per un seggio al Senato in una delle circoscrizioni di Buenos Aires più colpite dalla povertà degli ultimi anni.
I sondaggi la danno in crescita costante con oltre il 40%, l'unico problema, purtroppo, rimane la spaccatura interna al fronte peronista che, ci auguriamo, possa sanarsi in nome degli antichi ideali socialisti di Evita e Juan Peron, che hanno reso l'Argentina socialmente giusta, economicamente libera e politicamente sovrana. Solo così il totalitarismo liberal-macrista potrà essere definitivamente sconfitto e l'Argentina potrà tornare ad essere una terra prospera, attenta ai diritti e libera dal bisogno.

Luca Bagatin


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