martedì 1 luglio 2025

Scrivere con coerenza, dignità e senso dell'onore. Di Luca Bagatin

 

Scrivo su testate giornalistiche da circa 25 anni e ho evitato di fare carriera, perché significa dover rispondere e rendere conto a qualcuno.
Personalmente rispondo e rendo conto solo alla mia coscienza.
E così ho sempre lavorato. Da 25 anni a questa parte.
Riportando i fatti e/o scrivendo sulla base delle mie analisi, frutto di argomentazione.
La stessa cosa ho fatto scrivendo e pubblicando i miei cinque saggi, in particolare gli ultimi, i cui diritti non cederò mai a nessun editore, perché all'editoria privata ho imparato a non credere molti anni fa. 
Le ideologie le lascio ai preti o a chi ha una mentalità da prete. Ho le mie idee, ma le ideologie mi disgustano. Specie se estreme e specie se tirate per la giacchetta dalle destre, dai centri e dalle sinistre. Che sono, infondo, la stessa identica cosa.
Scrivere costa fatica, ma non tutti lo sanno o capiscono.
Io ho iniziato a scrivere sui blog e per varie testate giornalistiche, all'interno di un bar, quando non avevo la connessione internet a casa.
Poi ho scritto in una casa senza riscaldamento, quando non avevo la possibilità di metterlo.
Adesso scrivo, in estate, a 30 gradi fissi, perché la casa in cui sto è rovente.
Ho scritto e scrivo da 25 anni in ogni condizione possibile, in ogni stagione e con ogni condizione psicofisica (e non sto esagerando, solo che i fatti miei non li racconto). 
Permetterete che, quando ciò che scrivo non viene apprezzato e/o viene censurato, me la prendo e molto.
È così che me ne sono andato e senza rimpianti dal quotidiano L'Opinione; da La Voce Repubblicana; da Pensalibero quando Cariglia mi censurava, salvo rientrarvi molti anni dopo; dalla rivista Il Guastatore e dal Secolo Trentino. Per un'altra testata, invece, ho deciso alcuni anni fa, che mi sarei occupato solo ed esclusivamente di videogiochi. Preferendo non scrivere altro. Perché non avevo voglia di perdere tempo a duscutere e poi, non condividendo comunque la linea editoriale, mi va bene scrivere, lì, solo di quello.
In generale sono e sono stato molto copiato e molto censurato, allo stesso tempo. In nessun caso, ad ogni modo, rimango a guardare passivamente. Anzi. 
Oggi mi tocca smettere di collaborare con Electomagazine, per gli stessi motivi che mi hanno portato a smettere con altre testate. 
La coerenza è tutto nella vita. La coerenza, il senso di dignità e onore personale.
Ci resta solo quello, perché tutto il resto, quando ci si ammala o si muore o vengono meno i nostri cari, vi assicuro che non conta nulla.
Ma nessuno ne è mai abbastanza consapevole. 
 

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