Le due corna, se così posso esprimermi con tutto il rispetto, dell'esile movimento radicale in Italia, sono rappresentate da Eugenio Scalfari, giornalista, fondatore di Repubblica, da sempre autorevole espressione della sinistra e da Marco Pannella, promotore di un'infinità di referendum, non sempre fortunati e protagonista di eventi di ogni genere, come si sa, finalizzati ad iniziative politiche. Talvolta elettoralmente legato anche a Berlusconi.
Stranamente, Papa Francesco ha trovato consenso in questa sottile area politica sia stabilendo rapporti epistolari con Scalfari che si tradurranno nel giro di pochi giorni in un libro strenna per Natale sia ottenendo, senza peraltro incontrarlo, un grande e rumoroso consenso da parte di Pannella che lo definisce “quest'amore de Papa” e ha presentato per le prossime elezioni regionali in Lucania una lista dedicata anche ai credenti.
Scalfari, che ha sempre avuto di se stesso una considerazione superiore a quella che il mondo in genere gli concedeva, trova oggi in questa corrispondenza pontificia, sugli altissimi problemi della vita e della coscienza, un appagamento che non ha mai avuto e forse il rischio è che faccia come la rana di Esopo e cioè scoppi dal piacere. Quanto a Pannella non è ancora riuscito a penetrare nelle stanze vaticane e si esprime da qualche tempo come un predicatore cristiano americano quelli, per intendersi dei tea-party tanto che se non si prende la linea giusta in certi orari si confonde facilmente Radio Radicale con la contigua Radio Maria. Preso questo mood, come si è detto, Pannella si è recato in Lucania a presentare questa lista radico-cristiana la quale, per ora, non ha ancora scelto con quale presidente stare visto che, come accade, il Pd presenterà un suo presidente e gli altri uno dei loro però nelle ultime ore sembrano orientati sul candidato di destra. Non pare questo un fatto importante per il gruppo degli strettissimi collaboratori pannelliani i quali inoltre hanno presentato la lista senza dire nulla all'associazione dei radicali italiani che per i comuni mortali sembrerebbe essere il partito o il movimento dei radicali. Non è vero, è stato spiegato che “i radicali italiani” sono una delle sette organizzazioni che compongo il movimento radicale in Italia (delle altre sei si hanno informazioni saltuarie e non sono in grado di farne l'elenco), inoltre il movimento radicale fa parte del partito radicale transnazionale, disperso un po' in tutto il mondo ma di cui spesso non si hanno notizie, come del suo segretario che è un avvocato del Mali ma di cui mancano informazioni da diverso tempo.
Naturalmente le due corna, con tutto il rispetto, del movimento radicale si odiano tra di loro e si detestano ma questo rapporto con il mondo vaticano sembra trovare una sua analoga linea concettuale seppur susseguosa per quanto riguarda Scalfari e stracciaculo, sempre con tutto il rispetto, per quanto riguarda Pannella. Il risultato sarà identico perché Papa Francesco è un gesuita e sa dove mettere le mani per ridicolizzare gli ultimi rari laici italiani.
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