Il colpo di Stato in Bolivia del novembre 2019, che ha obbligato il Presidente eletto Evo Morales all'esilio e che aveva portato al governo la liberale Jeanine Añez, sostenuta dagli USA con l'avallo dell'Unione Europea, non è rimasto impunito.
Il Ministro Eduardo Del Castillo, neoministro del governo socialista presieduto da Luis Arce, ha comunicato al popolo boliviano su Twitter che “La signora Jeanine Añez è stata arrestata ed è attualmente nelle mani della Polizia”.
Il Procuratore del Dipartimento di La Paz ha infatti emesso un mandato di cattura nei confronti della Añez, con l'accusa di “terrorismo, sequestro e cospirazione”, assieme ai suoi ex Ministri Arturo Murillo; Luis Fernando Lopez; Alvaro Coimbra e Rodrigo Guzman.
Medesimo ordine di cattura è stato spiccato contro numerosi militari all'epoca in carica, fra i quali, in particolare, l'ex comandante in capo delle forze armate Williams Kaliman, per la sua partecipazione al golpe.
Il golpe militare della Añez aveva provocato un'escalation di violenza nel Paese, l'avvento al governo di elementi razzisti e fondamentalisti religiosi e, in ambito economico, aveva distrutto tutte le conquiste sociali ed economiche portate avanti dai governi socialisti di Evo Morales.
Con la recente vittoria alle elezioni di Luis Arce, ex Ministro di Morales, il vento della democrazia, in Bolivia, ha ricominciato a soffiare.
Luca Bagatin
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