Oggi la Segreteria di FARE per Fermare il Declino ha risposto al mio articolo/proposta di qualche giorno fa relativo alle scelte politiche di Michele Boldrin e del movimento da lui presieduto.
Di seguito la risposta a firma di Costantino De Blasi, membro della Direzione nazionale di FARE e la mia controreplica.
L.B.
Caro Luca,
Di seguito la risposta a firma di Costantino De Blasi, membro della Direzione nazionale di FARE e la mia controreplica.
L.B.
Missiva di Costantino De Blasi
per conto della Segreteria Nazionale di FARE per Fermare il Declino
per conto della Segreteria Nazionale di FARE per Fermare il Declino
confesso che alcuni passaggi della tua
lettera,la stessa vedo pubblicata sul tuo blog, mi lasciano perplesso.
Accanto a giuste riserve, quelle ad esempio sull'alleanza con partiti
che hanno attraversato la prima e la seconda repubblica e sulla quale
tornerò dopo, mi sfugge il senso dell'alternativa che proponi. Quello
che intuisco è che la tua proposta consta di una sorta di velleitarismo
antipartitico che ponga Fare al di fuori dell'agone politico (fai
riferimento all'Agorà greca) altrimenti Boldrin sarà destinato all'oblio
della memoria. Ti invito a ragionare sull'impatto che ha avuto sino ad
ora Amore e Libertà e su quale seguito potrà in un futuro breve contare.
A me non sembra che questo tipo di azione in Italia sia mai riuscito ad
uscire dal perimetro di una sterile autoreferenzialità. Non vedo
inoltre sul tuo blog alcuna proposta politica concreta né alcun
tentativo di dare al Paese risposte ai tanti problemi, soprattutto
economici, che lo attanagliano.
Nel tuo invito scrivi "Per essere visibili non sono necessari finanziamenti. Basta darsi da fare nella quotidianità".
Noi
lo stiamo facendo. Ci stiamo dando da fare nella quotidianità
attraverso banchetti nelle piazze, incontri con il mondo delle partite
iva, ascolto delle istanze di fasce della popolazione che non ce la
fanno più a tirare avanti con uno Stato violento e confuso. Tutto questo
però costa. E costa non soltanto in termini economici ma anche sotto il
profilo del tempo che sottraiamo alle nostre famiglie e alle nostre
professioni, giacché tutti, dal coordinatore nazionale all'ultimo dei
tesserati, siamo dei volontari della politica. Le idee, caro Luca, hanno
bisogno di gambe su cui camminare e le gambe hanno sempre bisogno di
energia.
In
Italia, ma non solo in Italia, la politica si fa sia nelle strade che
nelle istituzioni perché se si facesse solo nelle strade o sui blog il
numero delle persone che ascolterebbero le tue idee sarebbe
inevitabilmente trascurabile.
Noi
pensiamo di avere buone idee; pensiamo di avere la lucida visione della
situazione economica e delle ricette per risolverla. Se limitassimo la
nostra azione alla sterile enunciazione delle stesse molti dei nostri
potenziali interlocutori ci accuserebbero, giustamente, di fare
filosofia a danno della realtà quotidiana.
Le alleanze.
Alcuni
dei partiti con cui stiamo dialogando hanno effettivamente visioni non
propriamente coincidenti con le nostre. Abbiamo però voluto provare a
superare le differenze per esaltare di contro le affinità e metterle a
valor comune. Non sappiamo se questo esperimento avrà successo. I primi
segnali ci dicono di si. Tuttavia sentiamo il dovere di rinunciare a un
poco del nostro particolare per poter essere più forti e rappresentare
una vera alternativa per il maggior numero possibile di elettori. In
questo senso Passera è stato fino ad ora uno degli interlocutori più
affini e affidabili, avendo condiviso la necessità di imprimere una vera
svolta alla politica italiana. Da parte sua c'è il vantaggio di
conoscere bene il funzionamento della macchina dello Stato e di aver
individuato le criticità strutturali. Contrariamente a quello che
affermi, è stato molto critico con il governo di cui ha fatto parte e ha
provato, dall'interno, a combatterne le politiche economiche. Per ora
questo ci basta. Nelle prossime settimane vedremo se anche lui dalla
teoria vorrà passare alla pratica. Se lo farà avremo un partner
affidabile e credibile con cui lavorare.
Mi fermo qui per ora, disponibile ad un ulteriore confronto
Cordialità
Costantino De Blasi
Membro della Direzione Nazionale di Fare per Fermare il Declino
Risposta di Luca Bagatin
blogger, giornalista, Presidente fondatore di "Amore e Libertà"
Gentile Costantino,
innanzitutto permettimi di ringraziarti per questa tua risposta.
L'articolo a cui ti riferisci, nella sua prima parte, vuole semplicemente fotografare una realtà.
Una
realtà che, peraltro, ho vissuto in prima persona dal 1996 ad oggi,
ovvero da quando iniziai a fare politica nell'area laica, liberale,
libertaria e repubblicana.
Una
realtà che, purtroppo, è diventata sterile ed autoreferenziale a causa
di ideologie che la maggior parte dei cittadini non conosce (e ciò è un
peccato e non a caso, da anni, propongo di istituire Fondazioni
culturali di alto profilo intellettuale, in luogo di partiti o movimenti
politici, affinché i giovani possano conoscere la Storia dei partiti
storici che hanno fatto grande questo Paese). Ed in particolare a causa
di dirigenti politici che, anziché inseguire il bene comune, ovvero il
buonsenso, hanno preferito o perseguire il proprio tornaconto personale
oppure scelte politiche senza alcun costrutto.
In
passato lo abbiamo visto con i vari Poli Laici (di Taradash e Giovanni
Negri) e Case Laiche (di Diaconale e Giacalone), con le Rose nel Pugno
(di Pannella e Boselli) e, oggi, con quest'improvvisata alleanza di partitini.
Sono
cose che sappiamo tutti come sono finite e mi ha davvero stupito che
una personalità estranea al mondo politico/partitico come Michele
Boldrin si sia lasciata prendere la mano in questo senso.
Detto
ciò, passo a risponderti a quanto scrivi: tu mi scrivi "ti invito a
ragionare sull'impatto che ha avuto sino ad ora Amore e Libertà e su
quale seguito in futuro breve potrà contare".
Il
punto è che le tue premesse sono errate. "Amore e Libertà", così come
scritto nel nostro Manifesto d'intenti, non ha di queste pretese. Anzi,
non ha alcuna pretesa. E' un pensatoio. Un pensatoio pubblico (anche con
tutta l'ironia del gioco di parole, poiché è l'ironia che ci fa
muovere, non c'erto la competizione). "Amore e Libertà" si limita a
veicolare proposte. Un elenco di proposte appannaggio di chiunque. Senza
chiedere danari. Senza essere o pretendere di essere un'organizzazione.
Come dico sempre: siamo un simbolo (quello di Anita Garibaldi e ciò che
la sua figura rappresenta, tutt'oggi, pur nell'ignoranza mediatica
generale) ed un manifesto. Non ambiamo ad essere più di questo.
Nel
Manifesto d'intenti non ci sono risposte a tutto, certo. Non siamo né
una Chiesa né un Partito. Vorremmo solo stimolare le persona a ragionare
e a proporre.
In
questo senso va la mia proposta a Michele Boldrin ad aderire a questo
Manifesto. Le sue idee economiche e sull'abolizione del diritto d'autore
sono preziose e non vanno sprecate/perdute confondendosi con la mera politica-partitica.
Tutto
ciò che fate, confondendovi con i partiti e con i partitini, finirà per
essere vano. Per essere stata una mera perdita di tempo. Lo dico per
esserci già passato, ma, ad ogni modo, ciascuno è libero di seguire la
propria strada come meglio crede.
Le
energie politiche, in questo Paese, sono mancate proprio a causa di una
classe politica e di un sistema politico-economico (Ron Paul negli USA
insegna, a proposito della sua denuncia del sistema FED) che ha frodato i
cittadini.
Ed
in questo senso i cittadini si stanno disinteressando alla politica. E
lo stanno facendo anche coloro i quali, anni fa, alla politica hanno
dato importanti contributi. Non è antipolitica (che oggi è rappresentata
unicamente dalle forze che siedono in Parlamento), ma un dato di fatto.
Sembra che ciò vi sfugga completamente. Quantomeno oggi.
Allorquando
FARE fu costituito ricordo che scrissi un'entusiastico pezzo che
l'amico Cesare Lanza pubblicò sul suo sito ufficiale
(http://www.lamescolanza.com/Temp=2012/082012/oscar_giannino=010812.htm).
Allora, però, FARE sembrava un'altra cosa. Sembrava puntare sulla
società civile e non sulle alleanze partitocratiche (con partiti che
peraltro hanno rinnegato la loro Storia da quel dì, da Einaudi sino a
Mario Pannunzio...se qualcuno li ricorda ancora).
Tu
mi scrivi che i primi segnali di quest'alleanza con i partitini
dimostrano che sarà un successo. Un successo di che cosa e di chi
(ammesso che riusciate a superare l'1%, che è la soglia massima alla
quale ragionevolmente potrete ambire) ?
Sono decenni che si parla di "svolta", ma nessuno declina mai che cosa sia questa "svolta".
La
vera svolta, io credo, dovrebbe essere una politica fatta d'amore e con
amore. Da persone consapevoli, libere, aperte da ogni condizionamento.
Da persone comuni che fanno ciò che fanno unicamente per passione.
Sull'esempio di Anita Garibaldi, che, peraltro, morì giovanissima per
difendere l'unica vera Repubblica democratica che questo Paese abbia mai
conosciuto, ovvero la Repubblica Romana (tradita dalla non-Repubblica
dei partiti antirisorgimentali e antilaici, nel 1948).
Ti rinnovo ad ogni modo i ringraziamenti per questa tua missiva, a cui sarà mia cura dare
pubblicazione al fine di contribuire al dibattito. Dibattito al quale mi farebbe piacere partecipasse quanto prima anche Michele Boldrin.
Con viva cordialità,
Luca Bagatin
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