E' capitato a me, ma poteva capitare a
chiunque. Se non è già, di fatto, capitato anche a voi.
Capita in Italia. In un'Italia che non
funziona e non solo a causa della classe politica, ma anche di una
classe imprenditoriale - parliamo delle grosse aziende, specie quelle
un tempo pubbliche ed oggi privatizzate, svendute, smembrate,
distrutte – incapace e menefreghista. Oltre che del personale
incapace che assume, senza alcun merito e criterio.
Parliamo di Telecom e di come per me
sia stato difficile, trasferitomi nella Capitale (e sottolineo che
parliamo della Capitale e non di uno sperduto paese situato chissà dove),
avere una connessione ADSL. Nonostante il fottìo di pubblicità
propinato da questa azienda ad ogni angolo di strada, nei messaggi
del cellulare, in televisione.
Parliamo di come alla fine di maggio
contatto il call center del settore commerciale di Telecom, per
ordinare una linea ADSL. Mi propongono la nuova offerta con fibra
ottica. Accetto, fornisco tutti i miei dati (compreso il mio
indirizzo, fornito per l'ennesima volta...sic !), fisso
l'appuntamento con il tecnico per...il 6 giugno.
In quella data non posso essere in
casa. Ritelefono al call center per spostare l'appuntamento e qui
scopro che... “Gentile utente, non possiamo metterle l'ADSL come da
lei richiesto perché ci risulta che lei abbia Alice Casa”. Rimango
sbigottito e rispondo: “Ci dev'essere un errore. Ho semplicemente
una normalissima linea telefonica, senza ADSL, altrimenti non ve
l'avrei richiesto”. Dall'altra parte, un po' spazientiti
rispondono: “Mi dispiace, ma ci risulta che lei ha Alice Casa e
quindi non possiamo assolvere alla sua richiesta”. “Ma scusate”
- rispondo io - “quindi se non vi avessi chiamati per cambiare la
data dell'appuntamento con il tecnico, voi non mi avreste mai
chiamato per dirmi di questa cosa...di questo disguido....”.
Silenzio dall'altra parte. Riprendo il discorso, risoluto: “Senta,
io ho bisogno di una connessione ad internet ! Mi serve per lavoro !
E non mi venga a dire che ho Alice Casa perché è una balla che vi
siete inventati voi !”. Dall'altra parte, con calma: “Provvederò
a segnalare la cosa”.
La conversazione finisce e riprende,
sullo stesso tono, nei giorni successivi, per almeno una settimana (e
parliamo di più telefonate al giorno). Loro a dirmi che “forse
qualche collega ha erroneamente processato un
ordine Alice Casa (che, fra parentesi, non è nemmeno più
commercializzato...sic !)” “che, gentile utente, deve attendere
la fine del processo...forse fra qualche giorno...meglio fra una
settimana...sicuramente per il 18 giugno”. “18 giugno ?!? Ma
siete matti ?”. Dopo l'ennesima chiamata su questo tono passo alle
minacce: “Cari
signori, sarà mia cura segnalare la cosa ai giornali, visto che, sui
giornali ci scrivo anche”. Poche ore dopo ecco un sms sul mio
cellulare che suona pressappoco così: “Gentile utente, la
informiamo che abbiamo preso in carico la sua richiesta per l'ADSL”.
Chiamo il call center e – finalmente – riesco a fissare un
appuntamento con il tecnico !
Purtuttavia
mi richiedono (per l'ennesima volta !) il mio indirizzo. Qualche
giorno fa mi contatta il tecnico e mi richiede l'indirizzo, dicendo
che quelli del call center non glielo hanno fornito.
Oggi
mi contatta il vettore per l'invio dei cordless previsti nel
pacchetto dell'offerta Telecom che ho sottoscritto e...mi richiede
nuovamente il mio indirizzo ! Ma, ca...volaccio, ma al call center
Telecom dormite ? L'indirizzo ve l'ho comunicato in aprile per
iscritto, ve l'ho comunicato almeno cinque o sei volte per
telefono...ma, dormite davvero o mi/ci state prendendo per i fondelli
????
Come
se non bastasse, fra le varie telefonate al call center scopro (solo
perché l'ho chiesto io) che la mia richiesta scritta – fatta,
badate bene, alla metà di aprile - di addebito delle bollette sul
mio conto corrente bancario non è andata a buon fine. Mancano il mio
documento d'identità ed il mio codice fiscale. Ma avvisarmi per
telefono per tempo, no ????
Un
giorno poi, magari, aprirò il capitolo ENI ed i disservizi
relativi....ma per ora mi fermo qui, segnalando peraltro che – cosa
unica in un Paese civile – vi sono un sacco di zone in Italia senza
alcuna copertura ADSL...anche all'interno dello stesso Comune di
Roma, peraltro ! Telecom latita sotto ogni punto di vista.
Stanti
così le cose non chiediamoci tanto quando o come finirà la crisi,
ma perché l'Italia è in crisi da quel dì. Non scandalizziamoci
nemmeno o solo per i giri di tangenti del Mose e di quelli storici e
storicizzati, quanto che cosa hanno fatto questi signori, siano essi
politici o imprenditori delle varie società di telecomunicazioni,
del gas, della luce eccetera.
Fra
un po', peraltro, delocalizzeranno pure i call center, con relativi
problemi connessi. Linguistici e non solo.
Meno
offerte a poco prezzo, cari signori, più servizi di qualità !
Meno
puttanate pubblicitarie e maggiore serietà nelle persone che
assumete !
Il
che vuol dire: meritocrazia e trasparenza. Due concetti ostici,
spesso, all'italiano medio che in questi giorni è tutto preso nel
guardare un mondiale che, indipendentemente dal risultato, non
cambierà la vita di nessuno.
Sarà
l'ennesima illusione-disillusione mediatica ove a guadagnarci saranno
solo gli sponsor e gli operatori della deformazione. In barba al
cittadino-consumatore che rimarrà lì, inebetito, a lamentasi ma a
seguitare a non fare nulla per cambiare le cose...sic !
Luca Bagatin
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