E' di queste ore la notizia di un
possibile aumento dell'IVA al 25% nel corso dei prossimi anni, se la
cosiddetta “spending review” prevista dal Governo con l'ultima
legge di (in)Stabilità non sarà sufficiente a comprimere la spesa
pubblica.
In sostanza, a pagare, saranno sempre e
solo tutti i cittadini italiani: sia coloro i quali hanno avuto il
bonus degli 80 euro, sia coloro i quali – magari disoccupati e/o
nullatenenti, ma che pur devono mangiare – quel bonus non l'hanno
mai ricevuto (e mai lo riceveranno).
Ecco, dunque, l'ennesimo proposito del
Governo più antisociale ed autoritario che la storia della nostra
povera Repubblica abbia mai avuto.
Certo che Matteino Renzi - l'ultimo
televenditore che l'Italia ha acquisito - ha un bel coraggio nel
seguitare a prendere in giro gli italiani parlando di riduzione delle
imposte, visto peraltro che anche per quanto riguarda l'Irap non è
affatto vero che l'imposta sarà diminuita per le aziende a
conduzione famigliare o con dipendenti con contratto a tempo
determinato o atipico. Oltretutto l'imposta – per le aziende che
hanno dipendenti con contratti a tempo indeterminato - sarà ridotta
nel 2015, mentre l'imposta del 2014 è stata aumentata
retroattivamente dal 3,5% al 3,9%, come riportato dal quotidiano
economico “Il Sole 24 Ore”.
E tutto ciò perché ? Per non tagliare
la vera spesa pubblica improduttiva, ovvero quella dei politicanti e
dei numerosi enti inutili, a cominciare dalle Province che, di fatto,
non sono ancora state abolite. Oltre che per seguitare a dar credito
al fallimentare progetto dell'Unione Europea che, di fatto, ha
impoverito le economie di quasi tutti i Paesi, portando benefici
unicamente alle elite economico-politiche (Angela Merkel ed i sigg.
Van Rompuy e Mario Draghi in testa) che, di fatto, fanno il bello ed
il cattivo tempo sulle spalle dei popoli.
Questa Unione Europea, nei fatti, è
l'esatto opposto degli Stati Uniti d'Europa proposti da Giuseppe
Mazzini e da Giuseppe Garibaldi prima e successivamente da Ernesto
Rossi, Altiero Spinelli ed Eugenio Colorni. Non è un'unione di
popoli affratellati, bensì è un'Unione di politicanti e banchieri
affamapopoli e lo stiamo sempre più osservando man mano che la crisi
economica - causata anche e proprio da questo sistema economico privo
di ogni logica umana – sta mietendo le sue vittime, fra lavoratori
ed imprenditori. Molti dei quali hanno anche perso la vita, oltre che
la speranza.
Occorre invertire la tendenza e
smettere di credere ai soliti “incantatori di serpenti” ed ai
soliti “pifferai di Hamelin”. E' l'ora dei popoli. Dei popoli
fratelli, contro le elite e le ruberie di Stato.
Luca Bagatin
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